Ho deciso di mettere in piedi anche questa pagina: una piccola galleria per mostrarvi o forse raccontarvi, in un modo o nell'altro, i mei personaggi ... quelli a cui sono più affezionato, per lo meno. In effetti questo è anche un modo per dare un po' più di spazio anche alle storie masterizzate da altri ... Storie di cui spesso non esistono diari ... e che rischiano di cadere nell'oblio.

Dei vari personaggi vi presenterò qualche descrizione, qualche commento, qualche scheda qua e la ... il tutto semplicemente secondo i miei desideri e secondo il materiale che ho a disposizione. Già perche anche in quanto a PG il materiale è tanto ... anzi ERA tanto: schede, mappe, appunti, background ... ma spesso è ormai andato perso chissà dove.

Come si potrà notare le mie preferenze vanno ai maghi ed ai chierici ... forse perchè mi piace un po' "magia" nelle cose che faccio ... ed ai nani ... gente fiera, forte e magari un po' rozza, ma con un cuore grande!

Ecco i miei eroi:

Forge & Kaladish Huntfur

Questi due personaggi (il warforged FORGE e lo shifter KALADISH HUNTFUR) sono quelli che ho creato ed usato nella serie di storie ambientate in Eberron che Alberto ha msterizzato per noi del gruppo del mercoledì; quindi le rispettive schede le trovate sotto "The Forgotten Forge" (un'altra pagina di questo sito sconclusionato).

Kaladish è stato abbandonato perchè "mi annoiavo" ... non avevo trovato il modo giusto di viverlo. Forge invece è stato fonte di divertimento e soddisfazioni nonostante alcune circostanze impreviste ed alcune "ingerenze" del DM che hanno creato situazioni inaspettate.

Galworth Fireforge

LA STORIA:

 

Sono nato al Nord … in un piccolo clan di minatori. Il mio clan produceva il miglior ferro della regione e praticamente tutta la vita del clan ruotava attorno alle miniere ed alle fonderie.
È per questo che fui scelto, settimo di dodici fratelli, per dedicare la mia vita al servizio di una divinità … onore in guerra, famiglia, figli … tutto per me doveva passare in secondo piano!
E nel mio clan il dio più pregato ed invocato non è Moradin, il sommo padre, cui comunque si tributa il dovuto rispetto; è Dumathoin, custode delle montagne e dei tesori e dei segreti che esse nascondono.

 

Dopo anni di duro apprendistato finalmente fui ordinato chierico … e subito fui sommerso di incarichi (come tutti i nuovi ordinati prima di me) … non me ne lamentavo, sapevo che era mio compito.
Finalmente dopo sei mesi un incarico serio: dovevo accompagnare dei giovani minatori ad esplorare una serie di nuove gallerie … tutte zone già esplorate dagli “esperti”, ovviamente … niente di pericoloso … solo qualcosa per “fare esperienza” … insomma qualcosa che mi ha messo addosso una gran fifa ed un gran senso di responsabilità per quei giovani minatori.
Poi successe qualcosa di impensabile … un goblin, non so se fosse stato lasciato lì apposta o se fosse sfuggito alla sorveglianza … un goblin ci sbarra il passo e prova a fare il gradasso con dei “ragazzini … cuccioli di nano” … potevamo cavarcela … magari avremmo pure imparato qualcosa … comincio a dare gli ordini (lo sentivo come un dovere) su come affrontare la minaccia verde … poi Gerth, un giovane tranquillo coi capelli rossicci sempre timido ed in disparte esplode in un urlo di rabbia, si rivolge ai suoi compagni “Lasciatelo a me … vi farò vedere io se sono il codardo che credete …” … estrae una boccetta dalla cintura e si lancia urlando contro il goblin (che si stava spaventando a vedere la scena)…
Poi capisco … olio di impatto …
E realizzo … uno strano odore nell’aria … gas di miniera …
Il mio “NO! Fermo!” arriva troppo tardi …


KABOOOM!

L’esplosione ci travolge tutti … Gerth ed il goblin finiscono dilaniati … la mia barba è in fiamme ma, non so come riesco a trovare la freddezza necessaria per spartire le poche cure che sono in grado di lanciare tra i feriti …
Il bilancio è comunque grave … dodici giovani minatori morti … quattro feriti più o meno gravi … ed io con una orrenda ustione che mi deturpa corpo e viso … e barba!
Nessuno mi dà la colpa dell’accaduto … le testimonianze dei superstiti chiariscono la situazione … nessuno tranne me stesso!

Così d’accordo col mio mentore e con i famigliari più stretti decido di partire … un breve viaggio per trovare un famoso eremita e discutere con lui, il nano più saggio del Nord secondo alcuni, di quello che è successo …
L’eremita, un vecchio nano senza un braccio che porta tatuati sul petto i simboli di tutte le divinità naniche mi accoglie con freddezza … mi va già bene che mi abbia accolto.

 

Passo altri due anni con lui raccolto in meditazione ed in preghiera e discutendo della fede e di quanto mi è successo … la maggior parte del tempo, però, lo passiamo lavorando: il lavoro permette di concentrare meglio i pensieri … di capire meglio chi siamo … lui lavora la pietra (è impressionante vedere come fa con una mano sola) … io mi dedico ai metalli, lavoro di forgia certo, ma mi diletto anche ad impreziosire con le rune che preferisco i miei lavori …
È così che capisco che quelle rune “decorative” possono essere veicolo di potenti magie … e mi applico affinchè ciò avvenga.
Sto imparando di nuovo, finalmente convinto che Dumathoin mi guarda benevolo.
Sono un nano nuovo quando quattro goblin hanno la sventurata idea di venire a cercare qui oro e cibarie … l’eremita intavola una trattativa … i goblin rispondono con le armi … io reagisco … e mentre ne abbatto un paio a martellate, invoco Dumathoin che sciolga le armi degli altri due … funziona! La battaglia è vinta … la mia prima battaglia è vinta!
L’eremita mi guarda soddisfatto mentre col braccio buono sferra un micidiale pugno ad un goblin morente per finirlo … “… è ora che tu torni a casa …”!

Certo torno a casa … ma non mi fermo lì … non c’è bisogno di me, e Dumathoin mi spinge a viaggiare … tanti sono i segreti che le montagne devono ancora rivelare … e ancora di più sono quelli che non dovranno mai essere rivelati.

 

Parto dopo solo un mese di riposo a casa … la prima destinazione saranno le valli elfiche … sono proprio curioso di vedere gli elfi con le loro orecchie a punta da … da … da elfi!
 

Nota.

Galworth Fireforge è un personaggio strano ... nato in un momento in cui la mia fantasia non mi ha portato niente di nuovo, e sviluppato con l'idea di provare a fare una modifica: invece di un chierico standard (da manuale D&D 3,5) abbiamo convenuto che poteva essere interessante creare un chierico con meno incantesimi a disposizione ma con più poteri legati ai domini ... 

L'esperimento è stato Galworth ... ed è riuscito benino anche se è risultato essere molto più limitato di un chierico normale.

L'avventura del maranga è stata una continua sequela di follie (sempre col fine recondito di salvare il mondo) e si è conclusa con una "temporanea morte di Galworth" e con la distruzione dle mondo solo rimandata ... ma vabbeh! In definitiva è stata divertente ... anche per la stranezza del gruppo di cui il prode chierico di Dumathoin si è trovato giocoforza a far parte.

Scorondul "Threebarrel" Koboldwin

Background:


… mi chiamo Scorundul … ma tanti mi chiamano “tre barili” o semplicemente “tribarrel”. No … non volete sapere perché! Ah lo volete sapere? OK … è successo tutto la sera della festa del topo … avevamo bevuto tanto, tutti. Ormai eravamo solo in tre a giocarci il titolo di maggior bevitore e … bevitore di cosa? Birra di topo, ovvio! Dicevo, eravamo rimasti in tre … e gli ultimi boccali erano davvero pesanti ed offuscati. Alla fine ho arrivato secondo … Ma … ho battuto tutti … tre barili di vomito … tre barili ho riempito! Ne vado fiero, certo … non è mica da tutti.
E poi, cosa volete farci, sono goloso … mangio di tutto … o perlomeno ci provo .. poi magari sto male e sporco le braghe, ma sono cose che capitano. Quando ci saranno i tempi di fame ed io potrò magiare i goblin e voi no toccherà a me ridere. Ah, giusto … non mangio gli altri koboldi … sarebbe un che di sacrilego, di sbagliato … e poi anche il capo dice che non abbiamo un buon sapore.

 

Ecco, il capo … il capo è un … un … una grossa lucertola blu che sputa fulmini e mangia quello che gli pare e che … si bravo! Un drago … giusto. Insomma io ed il mio clan lavoriamo per lui, scaviamo gemme, puliamo la caverna … questo genere di cose … Oh! Ed all’occorrenza la difendiamo dai ladri di tesori … il nostro capo ne ha tanti, oro, gemme, monete, oggetti prodigiosi incantati …


Cosa ci faccio con questi tre fuori dalla tana?

Ecco veramente abbiamo combinato un guaio … un grosso guaio … Siamo fratelli, tutti e quattro … eh si; la nostra è una famiglia piccola. Ecco il nostro capo era a caccia di elfi … dice che sono buoni, specie le orecchie; noi dovevamo difendere il suo tesoro … era un compito importante. Ed abbiamo fallito miseramente. Imbrogliati da un gruppo di goblin abbiamo perso un po’ di roba. E il capo la rivuole, cioè ha detto che abbiamo un saporaccio e che quindi non ci mangerà, ma vuole che noi quattro recuperiamo i soldi che ha perso … 10000 monete d’oro … in gemme … io non so quanto è ma sono forzuto e quindi picchio. Sono gli altri tre i furbi …
Ecco insomma noi quattro siamo stati incaricati di fare così e se non ci riusciamo il capo friggerà di sputi il resto del clan … oh beh a ben guardare al limite se noi non torniamo più a casa saremo salvi lo stesso! Che non è male no!?


Ecco vedete, è proprio il capo che mi ispira … voglio dire, lui è potente e sputa fulmini e vola … c’ha le gemme ed i tesori … e soprattutto mangia tanto! Mangia tutto quello che vuole! Ecco io vorrei essere come lui. No! Non voglio diventare blu; il blu non è il mio colore preferito … voglio essere potente ed avere i miei koboldi servi … o altri servi al posto dei koboldi … e magari essere il capo di tanti koboldi che avranno loro dei servi. Un giorno voglio che il mio clan sia proprio il MIO clan … e magari anche senza più un altro capo più grande.

Serbelius

Serbelius è uno gnomo (Chierico 5° / ladro 4°) che avevo creato per una campagna masterizzataa dal Pisquo tanto tempo fa.  Non esistono motli altri dettagli ... e non trovo nemmeno traccia del Background. Ricordo solo uno spaicevole incontro/scontro con un drago nero, abbattuto dal mitico Arturo con una lancia lanciata alla perfezione.

Mezzer di Gond

Mezzer di Gond è, per l'appunto, il chierico di Gond divenuto techsmith che ho creato ed usato in "City of the Spider Queen" ... alla fine della campagna avevo raggiunto il 14° livello. Anche qui non ho molto di più ... ricordo solo che il mio "gondsman" (una specie di costrutto di legno e ferrazza) si chiamava Cog ... non ho ritrovato nemmeno uno straccio di background.

Grunt "Crimson Thunder" Laven

Grunt Laven detto "Crimson Thunder" è uno strano PG che ho creato per una vecchissima sessione di Alberto ... un PG nato sotto Natale, un po' per caso ... il PG che ha segnato il mio ritorno nel gruppo del mercoledì.

Grunt è mezzorco forte ed agile; un combattente (guerriero/barabaro), nato per fare un attacco in carico che uccide il nemico ... di conseguenza è uno che ha l'aspettativa di vita piuttosto bassa.

 

Il suo background recita così:

"Nato in un piccolo villaggio della regione conosciuta come "The North" è il figlio di un'umana ... frutto della violenza da partre di un orco durante una razzia. Ancora giovane fugge di casa e si unisce ad una banda di banditi orchi ... non è certo uno stinco di santo. Con i banditi impara a combattere e fortifica la sua fede in Illneval, una potente e violenta divinità degli orchi. Proprio durante questo periodo comincia a raccogliere informazioni su chi potesse essere suo padre ... con l'intento di vendicarsi di lui, in qualche modo e per motivi non del tutto chiari. Scopre di essere figlio di un chierico proprio di Illneval ...

Cresce "più orco che umano".

Mentre è a caccia con un compagno la sua banda viene sterminata da un paio di giganti. Non ha più una casa ... e di tornare dalla mamma non se ne parla proprio. I due sopravvissuti, dopo un po' di vagabondaggio e piccole rapine, si uniscono ad un gruppo di mercenari. La sua vita cambia. E sul campo di battaglia il nostro mezzorco perfeziona il suo stile di combattimento ed impara il suo "headlong rush" che lo renderà celebre e che gli frutterà il nomignolo di Crimson Thunder. lo stare nella compagnia di mercenari lo ha fatto trasferire nel Cormanthor dove pareva dovesse scoppiare una guerra ... ma la guerra non scoppiò e lui si ritrovò improvvisamente senza lavoro con la compagnia di mercenari sul punto di sciolgliersi.

A questo punto il nostro eroe,abbandonato anche dal suo ex compagno di brigantaggio, incontra uno strano nano ... i due si mettono in viaggio insieme, in cerca di avventure e di vendetta, stando al nano, almeno. E ben presto le trovano. O meglio, trovano una strana creatura ... "una figura simil-umana ma con ali da pipistrello" che li sconfigge e li umilia due volte nel giro di poco tempo. I due giurano vendetta e si uniscono ad un gruppo di avventurieri che è in cerca proprio di quella msiteriosa figura."

Julian Ross

Julian Ross è il mio personalissimo "Buffone Arrogante". Lo so che il nome non è il più originale che potessi pensare ma è nato così ... dal fisico deboluccio ... e mi ha ispirato subito.

Julian Ross è un chierico ... nella fattispecie un chierico/aruspician devoto a Tymora, dea della fortuna ... ed era la fortuna (o se volete il caso che si manifestava con un tiro di dado) a scegliere per lui gli incantesimi giorno per giorno. Un frequente ROLL ROLL che faceva saltare i nervi di DM-Tus.

Anche per questo vecchio PG non c'è traccia di background ... tranne una nota: "... quando è meditabondo o pensieroso continua a lanciare in aria una moneta d'argento riprendendola al volo ...".

Jethro

Jethro è nato molti molti anni fa (ben prima di NCIS). Si tratta di uno dei primi personaggi di D&D 3.0 ... ed è sicuramente il mio primo gnomo. 

Dunque si tratta di uno gnomo barbaro/guerriero/ladro (costruito ancora secondo le regole della 3.0) ...

 

Non c'è traccia di background.

 

Ricordo però che era uno dei personaggi protagonisti di una vecchia avventura masterizzata dal Tus ... un'avventura carica di non morti e con "budella appesa al soffitto come festoni ad una festa" ... un'avventura in cui prima abbiamo dovuto eliminare una sorgente di male puro (che il buon Daniele ha preso bellamente a spadate finendo lui stesso al creatore); e che poi ci ha portato attraverso diversi piani a scontrarci con dei simpatici e pazzoidi gith.

Kathryn

Non molto tempo dopo l'uscita di un bel disco dei Labyrinth, ispirato da una delle canzoni ivi contenute, è nata Kathryn ... necromante ed incantatrix (ancora in versione 3.0) ... Purtroppo non esiste più il suo background ... perso in chissà quali vecchi PC o backup ... Non ricordo la campagna in cui l'ho impiegata, credo che il DM fosse Alberto, ma non ci giurerei (è passato davvero troppo tempo). Ha chiuso la sua carriera (ancora viva e vegeta, comunque) al 10° livello ... chissà che non possa tornare un giorno.

 

Bryan Galanodel

Bryan Galonedel è stato il mio primo personaggio di D&D 3.0 ... il master era il Tus ... il gruppo era l'embrione dell'odierno gruppo del mercoledì sera ... io dovevo fare un personaggio di supporto per "aiutare il master del momento nell'istruzione dei giovani adepti" ...

Così è nato Bryan ... umano, bardo, allevato dagli elfi ed attirato dai loro modi di vivere e di combattere ... ma pur sempre umano (con un filo di rimpianto in questo, forse).

Non ricordo le avventure vissute, anche queste si perdono nella notte dei tempi e nella taverna di Villa Vicentina, ricordo solo che abbiamo combattuto con un bel po' di draghi colorati ... e che siamo sopravvissuti!

Jan Aramil

Un bel giorno il buon Giorgio se ne esce con l'idea di provare a masterizzare ... e sceglie una avventura ufficiale wizards: "Return to the temple of elemental evil".

Vedendo di buon grado il cambio dall'altra parte dello schermo tiro le mie caratteristiche e ne esce una serie di valori piuttosto nella media ... niente di incredibilmente alto ... niente di incredibilmente basso ... nessuna classe sembrava adatta: troppo debole per picchiare, troppo stupido per lanciare incantesimi ... che fare?

Con questi dubbi in testa (ma con un nome già pronto scaturito da chissà dove) mi rtendo conto di dover mescolare un po' di roba per ottenere qualcosa che compensasse con i suoi poteri incredibili e versatili il fatto di non avere carattersitiche incredibili ... nasce così un mezzelfo paladino / ranger, un cacciatore di demoni (o meglio uno che puntava a divenirlo) ... a questo ho aggiunto la classe di prestigio del "master of the Yuirwood", una specie di cacciatore strano con un po' di incantesimi arcani ed alcuni poteri particolari ... due spade corte come armi preferite ed il gioco è fatto ... è nato Jan Aramil.

 

Yan Gunnyhelm

Yan Gunnyhelm è stato il mio tentativo di personaggio nel tentativo di campagna di Pathfinder che abbiamo intrapreso con DM-Matteo. 

Yan Gunnyhelm (col nome preso in prestito da "Topolino e la spada di ghiaccio") è un nano chierico ... col permesso del master mi sono appoggiato al pantheon asgardiano, per tanto questo nano con la benda sull'occhio è diventato giocoforza un chierico di Odino.

 

Il background relativo non lo trovo ... anche se ero convinto di averlo ... Ora come ora è di 4° livello, chissà se ritornerà mai su un tavolo?

Darkahan Es Zakhan

Darkahan Es Zakhan è un minotauro, fervente seguace di Sargas, mistico e sorcerer ... una macchina da guerra che mescola incantesimi squisitamente divini ad altri arcani, tutto nel nome del suo unico fiammeggiante dio.
Darkahan è il mio personaggio di Dragonlance, creato per la campagna di Arturo ... uno dei prodi che ha combattuto e sconfitto il Furioso George.

Anche in questo caso manca il BG completo ... anche se ero convinto di averlo scritto ... probabilmente ce l'ha il master ... 

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Ed infatti, a distanza di anni, accade la magia: incredibilmente dalla raccolta di schede del buon Arturo, master della prima campagna di Dragonlance, è venuto fuori il background di Darkahan ... e devo ammettere che ne sono stato sorpreso anche io; alcune cose me le ricordavo (un minimo) altre proprio no ... al più presto ve lo proporrò ... magari assieme alla scheda del PG.

BACKGROUND DI DARKAHAN ES-ZAKHAN

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Sono Darkahan, il quarto figlio di Turakan Es-Zhakan e di sua moglie Kahana. Ho tre fratelli maggiori (una è una sorella, in realtà) e due minori (due gemelli, un fratello ed una sorella). Mio padre è un guerriero, un valente guerriero ... Un cavaliere direbbero forse gli umani ... o forse, più probabilmente, lo definirebbero un pirata? Poco importa. È un guerriero che comanda le nostre navi da guerra, la IMPERSCRUTABILE ... e tanto vi deve bastare.
Mia madre segue i precetti di Sargas ed era una vera e propria chierica un tempo. Ora si è ritirata per dedicarsi alla famiglia, a noi suoi figli ed alla gestione della nostra piccola tenuta vicino al villaggio di Meitol, sulla nostra isola: Mithas ... Ovviamente! La tenuta è di mio padre! Mio padre è da poco stato nominato governatore del villaggio di Meitol ... dovrei esserne fiero ... anzi, in effetti lo sono ... davvero ... ma forse non abbastanza, non quanto lui si aspettava da me!

 

Fin da piccolo ho manifestato strani poteri: posso far scaturire fiamme dalle mani da quando avevo cinque anni ... Ricordo che mia madre ne era felice ... Onorata! Ero stato "BENEDETTO DAL TOCCO DI SARGAS" secondo lei. Mio padre, invece, non vedeva la cosa di buon occhio; voleva fare di me un guerriero ed i miei poteri potevano rappresentare un impiccio. Non lo sarò mai! Non sarò mai un semplice guerriero ... Certo! Ho la guerra nel sangue e non disdegno certo una bella battaglia, un po' come tutti i miei simili, ma ... come dire ... in qualche modo questo non mi basta; la battaglia non è il mio unico e principale interesse. Voglio capire. Voglio saperne di più su di me e sui miei poteri ... voglio scoprire e raggiungere il mio (ed il loro) limite ...

E poi ...

Voglio un posto nella storia ...
Lo so! Suona terribilmente arrogante, ma è la pura e semplice verità.

Voglio una casata che porti il Mio nome ... Non c'è niente di cui vergognarsi ad essere della stirpe di Zhakan, ma non mi basta! Il fuoco di Sargas brucia con forza ed ambizione dentro di me. Voglio diventare forte ... Oltre ogni limite. Mi sono messo in viaghio perché voglio trovare un bel regno da conquistare, tornare in patria a reclutare qualche soldato ... e magari trovarmi una brava moglie ... Dopodiché attraverserò di nuovo il mare, conquisterò il mio regno e darò origine alla mia stirpe ... la stirpe di Darkahan il Conquistatore ... Es-Darkahan!

Ma torniamo alla mia storia.

Mio padre mi ha spedito sulle navi da guerra a "fare esperienze" quando avevo solo dodici anni. Servivo su una nave corsara chiamata "CORNO D'ORO" ... È stato duro, è stato terribile; ma mi è servito. Ora so combattere, o quanto meno me la cavo; mi sono abituato alle spade a due mani piuttosto che alle tradizionali scimitarre; ma cosa ci posso fare? Ero troppo piccolo per usarne una con una mano sola in modo efficace ... Il falchion è stato una scelta logica ed oggi si dimostra un buon compromesso ... Nel frattempo nel tempo libero (che era poco, certo, ma c'era) ho potuto affinare un minimo i miei poteri magici. Ed ora dopo qualche anno eccomi qua, pronto a fare nuove esperienze ed a vivere nuove avventure ... in nome di Sargas ... in nome dei minotauri ... ma soprattutto in nome mio, in nome di Darkahan Es-Zhakan.

 

Per il resto ... Mi piace mangiare, molto e bene ... Non bevo, cioè non molto; non molto rispetto ai miei fratelli. Odio gli elfi, il loro modo di fare, come vestono, come trattano gli altri ... perfino come ridono. Anche se in effetti la parola "odio" è un po' forte; il mio non è un vero e proprio odio, è più una forte antipatia ... Ma credo sia normale dopo quello che ci hanno fatto sulla nave ...

Stavamo tranquillamente facendo i nostri affari (da pirati) e stavamo barattando merci con una nave di solamnici ... Ok! Stavamo depredando una nave di solamnici appena abbordata ... Quando all'improvviso, dalla nebbia, sbuca una nave che sembrava d'argento con le vele verdi e azzurre ... Ci attaccano immediatamente con frecce e potenti magie incendiarie ... Il ponte della nave dei solamnici, occupato dalla nostra ciurma, viene investito da una sfera di fuoco e si incendia ... La nave di solamnici cola a picco in pochi istanti ed almeno trenta umani ed una ventina di minotauri muoiono per questo.
Dopo questo primo, devastante ed unico attacco alla nave degli umani, tocca alla nostra ... In breve gli alberi sono spezzati con la magia e le vele in fiamme ... I nostri marinai vengono falciati da una pioggia di frecce. Io mi riparo in un barile, sotto le scale di prua; me ne vergogno ancora, ma ero troppo giovane ed inesperto allora. In breve il nostro glorioso CORNO D'ORO è bruciacchiato ed alla deriva, coperto di caduti ... Fortunatamente molti erano solo feriti (più o meno gravi, certo) ed abbiamo potuto salvarli; a pensarci bene credo sia stata questa la prima volta che dalle mie mani è uscito un potere curativo. A questo punto gli elfi, perché tali erano i marinai della nave argentata, invece di darci il colpo di grazia si limitano a ripescare un unico uomo dal mare (non so nemmeno se fosse morto o vivo), lo issano a bordo della loro nave immacolata come fosse un tonno, e se ne vanno come se nulla fosse accaduto e come se la distruzione da loro portata non li riguardasse minimamente. Se ne vanno così, lasciando sulla loro scia morti, feriti, una nave affondata con tutto il suo prezioso carico (che spreco!), ed una seconda nave in condizioni gravissime. Fortunatamente il mio capitano e maestro Dunan Koryun riesce a mantenere il controllo della ciurma e della situazione ... Domati gli incendi, salvati i salvabili (persino quattro umani ed un kender) e recuperato tutto il possibile dal mare, siamo riusciti a tornare in porto ... a casa ... a remi ... dopo giorni di faticosissima navigazione.

 

I kender ... Strana gente! Ancora non so quanti soldi e quante cose mi abbia "preso in prestito" (come diceva lui) quell'unico kender raccolto dal "naufragio" della nave di solamnici ... il suo nome era Brik, o almeno credo ... In tutta la mia vita non mi sono mai divertito tanto quanto il periodo in cui ho viaggiato con lui ... i suoi racconti, gli scherzi, l'allegria ... beh, effettivamente tutto quello che faceva Brik finiva per diventare comico, in un modo o nell'altro.
Per questo mi sono simpatici, è grazie a Brik ... certo, è sempre meglio tenere d'occhio le proprie cose con un kender nei paraggi; ma non sono cattivi, ed anzi in linea di massima sono persone piacevoli ... spero di incontrarne altri durante questo mio nuovo viaggio. Io, invece, a volte sono troppo burbero e poco socievole (anche Brik me lo diceva spesso, in effetti ... anzi, a dire la verità lo diceva a tutti i minotauri), e magari questo mette la gente a disagio ... ed i kender più a disagio degli altri. Sta di fatto che mi sono simpatici ... Spero solo di non incontrarne mai uno che mi faccia cambiare idea ... Mai! Sono convinto che ci sia del "giusto" nella loro allegria e nel loro modo di affrontare la vita.

John Graves

Il Maranga qualche tempo fa ci ha annunciato di voler masterizzare una lunga e folle campagna per portarci ad alti livelli ...

Ed io ho scelto di creare un mago (un po' particolare) per questa odissea; così è nato John Graves, il necromante ... in realtà necromante è riduttivo dato che è una specie di mago-guerriero (un "Rhaumathari Battlemage") che usa la sua fida spada bastarda in adamantio per rendere se possibile ancora più micidiali i suoi incantesimi ...

Questo personaggio mi ha dato molte soddisfazioni e sono riuscito a portarlo fino al 20° livello ... una figata pazzesca.

Non credo di aver mai scritto un background, dato che partivo semplicemente come assistente del mago della città dei Forgotten Realms da cui siamo partiti; nè ricordo i dettagli della campagna ... a parte tre sorelle drow che erano per un periodo le nostre più acerrime rivali ...

Karyn “Luna” Razorclam

Una nuova maga è giunta in città ... ma non è solo maga è anche chierica ... in fondo è proprio un po' STREGA ... 

Luna è il personaggio che ho creato per l'avventura (anche se campgana rende meglio vista la durata finale) che MarangaMaster ha deciso di farci vivere nelle sue Silver Marshes. Si tratta di una donna umana che ha dedicato la sua vita a Mystra (dea della magia), alla magia arcana ed alla sorellanza delle Streghe dell'Est ... è una strega del Rashemen ... ed un giorno sarà una vera e proria Hathran!

 

La sua storia non è proprio allegra. Figlia di una strega viene indirizzata fin da piccola allo studio della magia sia nella sua forma arcana sia in quella divina legata al culto di Mystra. Come vuole la tradizione viene allontanata dalla sua casa natale dopo pochi anni e ben prsto le sue consorelle streghe diventano la sua vera famiglia. La scoperta che la sua maestra è in realtà anche la sua vera madre la colpisce profondamente: può una madre infliggere certe terribili punizioni ed impartire altri terribili insegnamenti a sua figlia? Nel lontano Est evidentemente si! E così proprio quando il suo cuore trova la giusta calma e serenità per diventare una vera strega dell'Est ed accettare sua madre nel doppio e contrastante ruolo di madre dolce e di severa maestra, accade l'imprevedibile. Una strega rivale ... una Durthan attacca proprio colei che le è stata maestra e madre e la uccide a tradimento ... proprio mentre era intenta ad insegnare la via delle Hathran ad altre giovani adepte. 
L'assassina scappa ... e le streghe, riunite in concilio, decidono che sarà onere ed onore di Karyn, ribattezzata "Luna" per l'occasione, trovarla ed ucciderla come giusta punizione per l'omicidio commesso. Solo allora Karyn potrà definirsi veramente una strega dell'Est. Ed è qui che comincia il lungo viaggio di questa maga-chierica.

 

Dopo alcuni mesi di ricerche e peripezie il triste lungo viaggio si è concluso: vendetta e giustizia sono calate sul capo della Durthan sotto forma di falce della morte ... ed è stat Luna a portarla in dono, grazie anche all'aiuto della strana banda di compari cui si era nel frattempo legata. Ora anche il compito di questa strana compagnia, compito comunque all'ombra della chiesa di Mystra, si è concluso la nostra strega (a tutti gli effetti finalmente) potrà tornare a casa, dire addio ai suoi compagni ed alla sua prima discepola e prendere il posto che le spetta di diritto tra le Streghe.

Nami ... del clan "Beardsteel"

Cosa ci fa una giovane nana sulla riva del fiume? Non è uno scherzo, non è una barzelletta! Anche se mi rendo conto che, in effetti, la domanda è strana …
Nel mio caso la risposta è semplice: rischia la sua vita … anzi … rischi la sua vita e cambia la sua vita. Infatti tutto è cominciato così!
Non ricordo nemmeno perché mia madre mi abbia portato fuori quel giorno di tanti anni fa … ricordo solo che doveva essere un gran giorno per me; avrei dovuto consacrare la mia vita alla spada, alla guerra … ad Haela Brightaxe, come vuole la tradizione della mia famiglia.
Ma qualcosa non andò per il verso giusto e caddi nel fiume …
Faceva freddo … era inverno …
Qualcuno mi ripescò … un giovane nano mi dissero … ma io ormai ero fredda come il ghiaccio, più morta che viva. I miei genitori, ormai senza speranze, stavano già prendendo accordi per la mia sepoltura. Fu mia nonna ad opporsi ed a fare di tutto per tenermi in vita … e ci riuscì, ovviamente. Sono caparbie le nonne dei nani!

Solo che il mio fisico ne aveva risentito: ero malata; e la malattia mi aveva debilitato molto e dovetti passare lungo tempo, lunghi mesi, a riposo e senza fare sforzi fisici, senza allenamenti … non sarei mai più diventata una guerriera di Haela. La mia vita sembrava distrutta. Fu allora che cominciai a leggere, per diletto all’inizio … poi la sete di conoscenza mi aprì nuove porte e decisi, col consenso dei miei genitori ancora increduli di fronte alla mia guarigione, di seguire gli insegnamenti di Marassus, il nostro mago. Certo, loro non volevano, ma forse avevano deciso che se Haela mi aveva regalato una nuova vita, era saggio che fossi io a scegliere come viverla.
Ci sono voluti anni di studio … la magia non è certo facile per noi popolo di roccia, ma quando impari a dominarla ed a metterla al servizio tuo e degli altri è una grande soddisfazione … credo che Haela sia comunque fiera di me! La servirò così, con gioia, aiutando gli altri in battaglia; dopotutto coi tempi che corrono un buon supporto magico è sempre più fondamentale.
Ed alla fine eccomi qua, pronta a lasciare casa per il mio viaggio di iniziazione … per il viaggio che farà di me un’adulta in grado di badare a se stessa.
Non ho una vera destinazione … mi limiterò, per ora, a raggiungere un amico che è partito prima di me verso nord. Viaggiare da soli non è consigliabile nemmeno per il più esperto dei maghi … questo è stato il primo insegnamento di Marassus. Beh … Non è proprio un amico. È il padre del giovane che mi ha salvato rischiando la sua stessa vita … e voglio incontrarlo per ringraziare anche lui e per … He he he! Questi sono fatti privati!

Khan

Sono un mezz’orco … ed ho una sorella maggiore ... e questo è tutto!

Beh no, non tutto! Mi ha cresciuto mia madre nella sua tribù di orchi dato che, fino a quel momento, non aveva altri figli maschi di sangue puro. Anche io, come mia sorella, sono figlio di un umano sopravvissuto ad un rituale di “High Hunt”, ma io e lei non abbiamo lo stesso padre ... lei è un po' più vecchia di me. Comunque sia, in ogni caso poi mio padre è sparito dalla mia vita, ed io non so né chi sia né dove sia … ma non mi interessa.

Nella tribù sono sempre stato trattato male ed umiliato, anche dalla mia famiglia … sono solo un mezzosangue, dopotutto; ma nonostante questo sono cresciuto come forte guerriero addestrato da Urko, un vecchio orco del villaggio che non aveva figli maschi e che mi ha preso in simpatia ... vai a capire tu perchè. Quindi sono diventato un guerriero con un forte senso di onore, un senso anche “antico” che magari gli orchi giovani non hanno più rispetto al vecchio che mi ha addestrato, e con una sana “determinazione orchesca” a diventare più forte ... il più forte di tutti ... il capo.

Anzi più che altro a diventare RE DEGLI ORCHI, se ripenso per bene a quegli anni. La mia poca pazienza (virtù da sempre rara tra gli orchi)è stata la causa che ha portato al mio allontanamento dal villaggio: ho sfidato il capo, troppo presto, e lui mi ha sconfitto ed umiliato … ma non mi ha ucciso; dietro suggerimento di una vecchia sciamana, o forse della mia stessa madre, mi ha lasciato in vita, mi ha torturato un po’ lasciandomi il corpo pieno di cicatrici, e mi ha esiliato.

Non mi sono dato per vinto ... sapevo che il mio posto non era lì. Il mio esilio mi ha portato a viaggiare molto sempre alla ricerca di una nuova battaglia per diventare più forte. E l'inzio del mio viaggio mi ha portato a conoscere Bane ed i suoi principi di ordine imposto con la forza … la tirannia come unico sistema di governo che funziona; i miei maestri sono stati riluttanti all'inizio; non mi volevano tra i loro discepoli ... ma poi il mio ardore li ha convinti e mi sono guadagnato il titolo di paladino della tirannia con tutti gli onori ... beh col massimo degli onori previsti per uno della mia "razza". Umano per gli orchi ... Orco per gli umani ... sempre in mezzo odiato da tutti.

Mi sono rimesso in viaggio; il mio esilio non è ancora finito ... e proprio l’esilio mi ha spinto lontano … fino al Rashemen dove ho vissuto per qualche tempo assieme ad un gruppo locale di barbari: la loggia mi ha accolto bene, per la prima volta in vita mia sono stato giudicato con onestà per ciò che sapevo fare e non per chi sembrava che fossi. Ed i precetti di Bane si adattavano bene a quei barbari che mettevena forza ed onore della tribù al centro di tutto ... la perfetta fusione tra gli insegnamenti di Urko e quelli di Bane. Poi l’ennesima lite, un paio di deboli umani mandati al tappeto ed un nuovo esilio. Cacciato di nuovo. Sembra che io non isa destinato a trovare un posto da chiamre casa ... almeno fino a quando non ne conquisterò uno!

A quel punto mi sono diretto di nuovo a nord ... di nuovo verso la mia terra natia ... ma non mi sono fermato e, avendo sentito che qui c'era del lavoro da fare, mi sono diretto in queste terre di ghiaccio ... vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Erk'ann Tel'Cathan ... "E.T.C."

Per una breve side-quest dell'avventura in cui gioco/impersono Khan, il MarangaMaster ci ha sparati su Ravenloft e ci ha chiesto di preparare un personaggio apposito: non buono, non mago nè sorcerer, anche con un level adjustment di 1 se ci fa piacere ... Avevo varie idee per la testa ma tutte vertevano sul mago o sul sorcerer e quindi sono state scartate.

Poi mi sono detto: per una situazione così posso fare anche qualcosa di strambo ... un minotauro bardo tipo ... proprio sul modello di E.T.C. (uno dei miei personaggi preferiti di HEROES OF THE STORM) ... e così mi sono impuntato a cercare di ricrearlo un minimo ... un picchiatore a suon di musica (Heavy Metal!) con un po' di abilità per stordire i nemici ... ancora non so se sarà efficace, ma la scelta di farlo un po' matto ed imprudente, ma bravo a parole e sempre pronto a tirare fuori la frase ad effetto (presa da qualche bella canzone metal, ovviamente) nei momenti eroici ... anzi in tutti i momenti!

Mi pare divertente ... così è nato il mio personalissimo E.T.C. ed ho anche voluto tenere lo stesso nome, (pur con una piccola modifica).

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BACKGROUND DI ETC

Vengo da Mithas una delle isole dei minotauri ... sono un bardo, un guerriero, un gladiatore, un seduttore, un pirata ... sono ETC per gli amici ... e WOW per le amiche! He he he!

Ero per mare con la capitana Spezzanani sulla nave "Paradiso Perduto" ... siamo incappati in un banco di nebbia ... e la nebbia si sa porta male! Dalla nebbia è sbucata fuori velocissima una nave d'argento ... ho dato l'allarme non appena ho potuto; un vecchio amico, Darkahan, mi aveva raccontato delle sue disavventure contro una nave d'argento ... io non gli ho mai creduto ma la storia era bella e l'ho fatta mia, raccontandola in lungo ed in largo. Lo spettacolo deve andara avanti no?! Insomma ho dato l'allarme ricordando il massacro che mi aveva narrato Darkahan, e quato ci ha dato modo di non venire affondati ... non subito almeno ... abbiamo combattutto per un bel po'. In effetti ho suggerito io alla capitana di essere noi ad attaccare dato che pare fossero proprio gli attacchi a distanza la specialità dei nostri temibili avversari dalle orecchie puntute.

Così siamo andati all'arrembaggio. Dopo un bel Inno di battaglia, via: spada contro spada, sul ponte ... sembrava quasi facile, per un attimo ho pensato addirittura che ce l'avremmo fatta. poi è apparso questo elfo vestito di bianco che ha scatenato un vortice di vento ... un vento che scielglieva chi buttare a mare e chi no ... in breve tutti i minotauri erano in acqua e la nostra nave era in pezzi. poi li ho visti bene i due smodati elementali dell'aria che ci hanno attaccato e che hanno distrutto la nostra bella nave. Ormai era tardi ... eravamo alla deriva attaccati a poche assi galleggianti o ad una botte.

Alla deriva! Una corrente improvvisa mi ha rapito ... me solo in mezzo agli altri (forse venti) naufraghi. sono approdato su una spiaggia sconosciuta ... l'ISOLA DELLE NEBBIE, io credo ... quel posto di cui tutti i marinai parlano come di un luogo dove chi vi giunge non torna mai indietro. Un luogo feroce, inospitale ... mi sono ripreso .. ha radunato tutto quello che ho trovato di utile sulla spiaggia e mi sono allontanato alla ricerca di acqua e cibo. E così ho trovato "Violet" la mia chitarra ... beh mia ... beh chitarra ... Quell'elfo aveva l'aria stremata ... l'ho caricato a testa bassa e l'ho incornato. Ucciso con un colpo solo. Avevo trovato cibo! E tra i suoi possediemnti una strana chitarra elfica, piccola forse ma con un suono tutto suo ... bello metallico!

Ho vissuto da solo canticchiando nella forseta per qualche tempo ... non saprei come definire il giorno in questo posto ... poi una sera un lupo mi attacca convinto che fossi una facile preda ... Non così in fretta baby! Non tutte le mucche sono erbivore. Così mi sono difeso e l'ho abbattuto. Poi ho scoperto che era una specie di cucciolo di un gruppo di ... come definirli ... una specie di carovana di zingari ... ma socievoli ... crudeli certo, ma socievoli. In fondo gli è bastato che uccidessi tre o quattro schiavi nell'arena per essere accettato tra di loro. 

Credo che fosse solo una questione di "musica" raccontano un sacco di belle storie sui loro antenati e sui grandi del loro clan ... ma gli manca un bardo, qualcuno che. in effetti, ne canti le gesta. E da quel giorno mi sono occupato di questo ... dopotutto io sono "E.T.C. lo spettacolo viaggiante" ... "della dannazione eterna" diceva sempre la mia mamma!

 

Axana "Mama" Bethany

Axana non è il suo vero nome ... quello lo ha abbandonato.

La nana è nata al Nord, nelle terre a ridosso della Spine of the World, nel clan dell'incudine spezzata. La vita al servizio di Moradin che aveva intrapreso da giovane ed un matrimonio combinato ma tutto sommato felice si erano rivelati essere una gratificazione sufficiente per lei. Poi sono arrivati i figli, due gemelli, e lei ha rinunciato ai suoi incarichi clericali per dedicarsi alla famiglia: la sua vera gioia. Tutto sembrava perfetto a questo punto.

 

Anni dopo, con i figli già cresciuti a sufficenza per cominciare i loro addestramenti personali, durante un violento attacco da parte di una banda di orchi, i chierici di Moradin hanno chiesto il suo aiuto ... Nessuno si aspettava che lei usasse ancora la magia, ma si sarebbe comunque rivelata utile dopotutto era pur sempre una esperta guaritrice.

La battaglia era cruenta, ma i nani sanno come gestire i "pelle di cuoio" ... tutto era sotto controllo. O almeno questo è ciò che i nani credevano. Ad un tratto qualcosa è cambiato ... qualcosa ha cominciato a confondere nani ed orchi ... la battaglia era diventata un tutti contro tutti ... poi qualcuno ha chiesto aiuto per difendere il luogo dove erano tenuti al sicuro i bambini. La nana non se l'è fatto ripetere e, ripetendosi "so ancora come si impugna un'ascia" si è unita ai pochi difensori dei piccoli.

La tragedia è arrivata in pochi istanti ... alla fine anche lei si è fatta prendere dalla frenesia della battaglia ... non riusciva più a controllarsi sapeva solo di dover difendere da sola, contro tutto e contro tutti i poveri piccoli nascosti dietro quella porta. Quando è tornata la calma è proprio così che si è ritrovata ... da sola ... in mezzo ad un mare di cadaveri ... i piccoli erano salvi, certo, ma a quale prezzo. Guardandosi attorno stordita e anche stupita dall'aver sopportato e causato quella carneficina la tremenda scoperta: tra i morti che la circondavano i cadaveri dei suoi due figli ... feriti a morte da colpi di ascia ... Axana non sapeva se fosse stata lei in prima persona o qualcun altro a colpirli a morte ... ma non importava ... lei sentiva di aver ucciso i suoi propri figli.

Cadde in uno stato di profondo shock ...

Gli anziani del clan, temendo potesse fare qualcosa di negativo per il clan stavano meditando di "farla sparire" o di rinchiuderla. Fu il marito a metterla in salvo ... la portò fuori dalla fortezza da un vecchio passaggio ormai in disuso, la convinse a dimenticare il suo nome e l'accompagnò lontano, ospite di un suo vecchio amico: un eremita ... un vecchio nano senza un braccio che porta tatuati sul petto i simboli di tutte le divinità naniche ... uno che ha rifiutato l'uso delle armi pur seguedo la via della forza. Tutto ciò per tenerla al sicuro dalle cattive intenzioni degli anziani ... perchè in fondo era stata una moglie devota ... perchè in fondo era stata una madre amorevole ... perchè in fondo, forse, l'amava.

 

Cominciò così una nuova vita ...

 

Il nano tatuato era freddo ... poco socievole ... ma riuscì ad insegnare alla nana, che a questo punto decise di prendere per se il nome di Axana assieme a quello di sua madre Bethany, un nuovo modo di vedere le cose. Fu durante questi anni che, forse era destino o forse a causa delle troppe lacrime versate, i suoi occhi cominciarono ad indebolirsi ... non era cieca, non del tutto almeno ... ma il Mondo era diventato più sfuocato e meno definito ...

 

Fu sotto la guida di quel nano tatuato che Axana imparò a meditare ... e fu così che piano piano recuperò se stessa e recuperò la lucidità mentale. Fu allora che capì che qualcosa di oscuro aveva costretto i nani ad uccidersi tra loro ... la stessa oscurità che offuscava il giudizio degli anziani (almeno stando a quanto gli stava raccontando il nano tatuato ... il suo maestro). Axana sente ancora il peso della morte dei suoi figli, questo è certo, ma è convinta che ci sia qualcosa di più grave sotto ... qualcosa che forse minaccia l'esistenza del suo clan ... anche se forse il clan non la considera più "sua" ... qualcosa di terribile ed oscuro che minaccia la vita stessa.

Con l'andare del tempo ritrovò anche la fede ... non più in Moradin, il grande padre ... o non come prima; ma nell'amore materno che per i nani aveva il nome ed il volto della grande madre Berronar Truesilver; ed in nome di Berronar la magia tornò a scorrere dalle sue mani.

 

Fu un percorso di anni ... niente armi ... nuove preghiere ... nuova magia. Finchè un giorno il suo maestro le disse: "Ora è tempo che tu vada ... a Sud ... oltre il deserto ... oltre il paese del vento e del fuoco ... qui non c'è più posto per te. Un'altra anima ha bisogno del mio aiuto per essere salvata e riportata alla luce!"

 

Così Axana si mise in viaggio ... rattristata da un nuovo abbandono ma comunque grata al suo maestro senza nome che l'ha effettivamente riportata alla vita. Le sue doti di guaritrice si dimostrano molto utili durante i suoi viaggi ... ed alla fine la portano a raggiungere il Chult ... non sa bene perchè ... ma pare sia qui il suo destino. E durante questi viaggi si è guadagnata il semplice soprannome di Mama ... per la sua gentilezza e per la cura che ha sempre mostrato nei confornti dei suoi compagni di viaggio.

 

Oggi Axana è una nana matura che porta ancora su di se le ferite del passato,  a che ha saputo rinascere per aiutare gli altri ... specialmente i giovani, che lei considera un po' suoi figli ... questo talvolta sfocia in comportamenti strani: uno schiaffo che vola per una parolaccia ... la carne servita già tagliata nel piatto ... un canto che sembra una ninna nanna per facilitare il sonno ...

Insomma Mama è una mamma ... la mamma di tutti ... Mama è in viaggio .... verso non si sa dove ... verso non si sa cosa ... ricerca del suo destino.

Kalash An'Lular Enoreth ... "Lula"

Lula è una giovane elfa come tante nel suo piccolo villaggio, Verdefoglia, disperso chissà dove nelle Dalelands ... le terre degli elfi. Lula è una ragazza allegra e spensierata i cuiunici interessi sono la gioia, il divertimento ed il passare il tempo con il suo "fidanzato" (il suo promesso marito) Arbelas. La giovane vede il tirare di spada e lo studio della magia semplicemente come un modo per passare il tempo, senza troppa convinzione e senza la coscienza che n giorno tutto ciò le tornerà utile.

Il tempo trascorre così, sereno ed allegro, giorno dopo giorno e stagione dopo stagione. Tutto uguale a se stesso e tutto felice ... almeno fino al giorno in cui le annunciano la scomparsa di Arbelas.

Il compito spetta a sua sorella maggiore, chierica di Hanali Celanil (dea dell'amore per gli elfi) ... la giovane chierica temendo che il cuore della sorellina non regga, decide di nasconderle la verità ... di nasconderle la morte dell'amato. Le racconta invece che il giovane elfo ha deciso all'improvviso di abbandonare il villaggio in cerca di avventure nel "terribile e tetro mondo degli uomini" ... spernado che questo bastasse a spegnere ogni spernza nel cuore di Lula, senza farla soffrire troppo.

 

Ma Lula non ci sta e raccolto tutto ciò che crede le possa servire fugge a sua volta dal villaggio in cerca di Arbelas nel "terribile e tetro mondo degli uomini". Ormai è più di un anno che si aggira nel mondo e di Arbelas nessuna traccia ... ma lei non demorde e continua a cercarlo ... nel frattempo ha scoperto che gli umani non sono così tetri e terribili come hanno sempre voliuto farle credere e che, forse, anche in questo misterioso mondo "al di fuori" potrà divertirsi e gioire della vita.