Quinta Parte

I PERSONAGGI


Alberto = Geego-Gin = twi’lek – soldier = il cacciatore di taglie col braccio bionico; ha rimesso in gioco le sue doti da leader portando a buon fine diverse trattative (con gli ithorians e con l’inquisitore Tarkin). Alla luce delle novità scoperte sulla sua famiglia, intravede davanti a se solo un percorso oscuro e misterioso. Di chi fidarsi? La risposta che sceglie è la più semplice: di nessuno! Tuttavia non esista ad approfittare della ribellione per i suoi fini: scoprire qualcosa di più sulla sua famiglai è prioritario.
Matteo = Highbecca = wookie – scout / soldier = conoscenze meccaniche ancora in aumento; rappresenta il “buonsenso e la moderazione del gruppo”; ha abbandonato volentieri il ruolo di “comandante” per dedicarsi alla sua amata navetta (rimessa a nuovo, migliorata ed armata di tutto punto) ed a diventare il miglior pilota peloso che si sia mai visto. Vede allontanarsi sempre di più il suo “figlio adottivo con le treccine carnose” ma non può farci niente … e d’altr aparte l’altro ormai è adulto.
Arturo = Jere Mee Kohlson = jawas – scoundrel / gunslinger = un cacciatore di taglie che mentre si rende conto di quanto possa essere pericolosa per lui la spasmodica ricerca di ricchezza a scapito di tutto e tutti, coltiva le sue abilità di “combattente”. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: arricchirsi; ma ora sembra un jawas più maturo e prudente. Un pensiero oscuro continua a frullargli nella testa “Quanti soldi farei se vendessi i due jedi all’impero?”.
Beppe = Hope = human – jedi = senza più un maestro il giovane jedi continua a perfezionare le tecniche di uso della spada: sono pochi i jedi che sono riusciti a padroneggiare la tecnica con due spade, lui sembra essere uno di questi. Per contro si è rinchiuso in una sorta di auto isolamento; per proteggere se stesso, ma sicuramente anche per proteggere gli altri (andare in giro con uno jedi non è salutare di questi tempi): la notizia della taglia sul suo salvatore e “maestro” lo ha toccato, ma non sconvolto (almeno stando a quanto dà a vedere). Comincia a vedere con curiosità i timidi segnali di “comportamento jedi” mostrati da Nova.
Luca = Paul Waterflyer = human – jedi = il gruppo e l’allievo sono ormai poco più che una felice parentesi del passato; le sue ricerche sulla Forza lo hanno portato in giro per la galassia alla ricerca di ogni minimo segno di un maestro o di “qualcosa” che lo aiuti a capire … fino a raggiungere il desertico Tatooine. Ora l’addestramento col “vecchio Ben” lo sta impegnando a fondo, la sua percezione della Forza e del mondo sta finalmente cambiando e migliorando di giorno in giorno. E così, di giorno in giorno, aumenta la sensazione di un oscuro destino ad attenderlo. Non si sente ancora un jedi completo ed il pensiero torna spesso ai compagni di viaggio del passato: che sia con loro la chiave per sfuggire all’oscurità?

Intermezzo:

Sono passati 50 giorni da quando i nostri eroi hanno raggiunto Yavin a bordo della Vortex. La cifra pattuita è stata pagata; ed ora il gruppo è libero da qualsiasi accordo stretto col generale Tarth. Paul, dal canto suo,  è ormai da quasi due mesi che si addestra col vecchio Ben.

 

 

Nova viaggia ancora in cerca di taglie assieme a Geego-Gin, Jere Mee Kohlson, Highbecca ed Hope; si è dimessa dal servizio come trooper imperiale; qualcosa in lei sta cambiando e sente che questo cambiamento sarà più tollerabile se rimarrà lontano dall’Impero e, magari, vicino a questi quattro pazzi eroi. La necessità di mettere a frutto i soldi guadagnati investendo sulla Exxodus, porta i nostri eroi a tornare alla lontana stazione spaziale dove già hanno delle conoscenze, per sfruttarne le officine per rimettere a nuovo la nave. Tra viaggio in hyperdrive e lavori di manutenzione 30 giorni volano.

 

 

In seguito i nostri eroi, finalmente liberi da ogni contratto lavorativo, si dedicano alla vera e propria professione di cacciatori di taglie raggiungendo Coruscant e mettendosi sulle tracce di un “baro”. La cattura è facile e veloce; la riscossione della taglia è invece più complessa: la taglia è stata bandita dagli Hutt pertanto è dagli Hutt che i nostri eroi dovranno farsi pagare. Prossima tappa il desertico pianeta noto come Tatooine.
 

Diario:

GIORNO 238: QUASI UN ANNO.
È passato poco meno di un anno da quando i nostri eroi si sono conosciuti ed hanno accettato la loro prima missione come “gruppo”, quel relitto presso Ithor ormai è lontano e gli eventi hanno diviso e cambiato i nostri eroi. Cosa riserverà ora per loro il destino (o lo spacemaster)?

 

Tutto ricomincia su Tatooine dove mentre i “cacciatori di taglie” sono ancora in hyperdrive alla volta del pianeta, Paul viene coinvolto in un piccolo “problema imperiale”. I soli splendono alti nel cielo ed il nostro jedi, svegliatosi da poco dopo un addestramento notturno si ritrova da solo. Ha delle commissioni da fare in città, Mos Esley, per conto dell'amico Ben e non perde tempo ... si veste, prende la sua fida spada laser (ben nascosta dalle pieghe della tunica e del mantello) e si incammina fuori di casa. Uscendo dalla casa del vecchio Ben, il nostro jedi si trova circondato da ben otto trooper che lo dichiarano in arresto semplicemente in quanto “conoscente di Ben”; a nulla valgono i trucchi mentali che Paul prova a mettere in atto, gli avversari sono troppi e più di uno non si fa trarre in inganno.

 

 

L’uomo viene trascinato in un hangar di Mos Esley dove due inquisitori imperiali lo tempestano di domande sulla sua vita, sul suo rapporto con Ben e su qualsiasi cosa frulli loro in testa. Il colloquio, anche se non proprio amichevole, potrebbe anche andare bene per il povero Paul se non avesse la malsana idea di dire il suo vero nome; infatti non appena i due inquisitori si rendono conto della taglia sulla sua testa (e soprattutto della motivazione – “presunto jedi”) decidono di trasportarlo su uno star destroyer in orbita attorno al pianeta dove sarà sottoposto ad un nuovo interrogatorio da parte del “capitano”. Dopo un breve viaggio in navetta il buon Paul si ritrova sullo “star destroyer” in orbita attorno a Tatooine, e lì viene chiuso in una cella; non appena è da solo prova a saggiare con la spada laser (nessuno lo ha perquisito) la resistenza delle pareti e della porta della cella: niente da fare tutto sembra troppo resistente. Non resta che attendere gli interrogatori.

 

GIORNO 239 – 240: IN ATTESA.
Due giorni di attesa … per tutti. Paul resta in cella con poco cibo, poco sonno, pochi contatti umani ed un solo colloquio/interrogatorio con i suoi carcerieri. Durante uno dei colloqui la sua spada laser viene finalmente sequestrata. Gli altri sono in hyperdrive alla volta di Tatooine; durante il volo Nova ed Hope fanno degli strani sogni premonitori sul destino di Paul.

 

 

GIORNO 241: NOVITA’.
Mentre il gruppo arriva su Tatooine alla ricerca di un modo per avere i crediti guadagnati con la cattura del baro, Paul si trova coinvolto in un nuovo pericoloso interrogatorio. Lasciati Geego-Gin e Nova sulla Exxodus per sicurezza (vista l’abbondanza di trooper sul paineta è comunque meglio essere pronti a partire “al volo”), gli altri scendono per cercare soldi e notizie, magari anche sul loro ex compagno di viaggio disperso. Ci vuole tutta l’abilità del jawas sia a parole sia con le pistole per ottenere i contati giusti per incassare la taglia. Dapprima un “bruto” si pone sulla strada del gruppo ed impedisce chiacchiere utili con il barista del caso: nessun problema, un colpo di blaster ed il bruto è morto (ora bisognerà disfarsi del cadavere).

 

Tuttavia sembra che anche questo genere di "incontri" possa aprire qualche porta speciale in questo mondo di frontiera. Prima i nostri eroi riescono ad incontrare un “burocrate” al servizio degli Hutt e di conseguenza ritirano la taglia. Subito dopo investono parte della taglia per mantenere buoni rapporti con lo stesso burocrate in cambio di informazioni preferenziali su alcune taglie (tra cui quella su Paul), venendo così a scoprire che il vecchio jedi è stato catturato dagli imperiali.
Dopodiché, in un altro locale, il piccolo jawas diventa di nuovo protagonista sfoderando tutto il suo fascino per sfruttare una procace e disinibita cameriera per riuscire a fare quattro chiacchiere in sicurezza con un rodian (chiamato Shogo) dall'aspetto pericoloso. Una volta intavolato un discorso scoprono che anche Shogo è al servizio degli Hutt; il rodian quindi ha tutto il tempo di raccontare ai nostri eroi alcuni ultimi brutti accadimenti avvenuti sul pianeta di recente (ad esempio lo sterminio di un gruppo di mercanti jawas). Alla fine vengono a sapere che per sbarazzarsi dell’ingombrante cadavere causato da Jere Mee Kohlson nella breve sparatoria nella prima locanda, basta contattare (e pagare) Spork: un gamorrean che gestisce l’inceneritore di Mos Esley.


Nel frattempo tra le stelle…

 

 

Paul viene finalmente prelevato dalla sua cella per il colloquio con il comandante. Viene condotto sotto scorta in una strana sala completamente bianca arredata solo con un grande tavolo e due sedie. Paul entra appena e la porta si chiude alle sue spalle.

Qualche minuto di attesa … a Paul sembra un’eternità.

 

All’improvviso una porta si apre sul fianco della stanza (Paul è talmente agitato che non ne aveva nemmeno notato l’esistenza) e …

 

FFFFFF-WOSH!

 

FFFFFF-WOSH!

 

Ebbene sì! È proprio Darth Vader.

 

Un “umano” molto alto (circa due metri) vestito di nero e con una vistosa armatura che sembra, almeno in parte, robotica entra nella sala e comincia subito ad interrogare con foga il malcapitato Paul.  Le risposte del nostro jedi non lo convincono sebbene continui a negare di essere uno jedi con tutte le sue forze. A questo si aggiunga l'infelice frase "I jedi sono solo feccia!" pronunciata come ultimo tentativo di scagionarsi. L’interrogatorio non è lungo ma è faticoso per il nostro eroe tant’è che alla fine sviene (o meglio viene stordito dal suo interlocutore).

 

GIORNO 245 (8): UN BRUSCO RISVEGLIO.
Paul si risveglia in una nuova cella. Anche questa è grigia e senza finestre ma le sensazioni che arrivano al nostro eroe sono diverse: si sente “solo e lontano” ed anche i suoni e le “vibrazioni” che gli giungono dalla nuova prigione gli suonano strani: è convinto di non essere più su uno star destroyer, ma non ha la più pallida idea di dove può trovarsi ...

GIORNO 241 (4): INDAGINI.
Mentre Paul subisce diversi interrogatori in orbita (su uno star destroyer) attorno a Tatooine, il gruppo si mette in movimento per cercare di scoprire qualcosa di nuovo sul loro “ex amico” disperso.

 

 

Siamo in un torrido primo pomeriggio, ed i nostri eroi, recuperato anche Geego-Gin sull’astronave, si recano solerti a cercare Spork, il gamorrean che, a quanto hanno saputo, è in grado di aiutarli a sbarazzarsi del cadavere “causato” dal piccolo jawas. Il colloquio con il rozzo individuo è rapido e chiaro: “Dietro il giusto compenso posso bruciare qualsiasi cosa vogliate … anche le vostre madri!” è la proposta fatta dal direttore dell’inceneritore con la sua voce grugnente, gracchiante e ridacchiante. Ai quattro eroi non resta che accettare anche perché il prezzo pattuito è quasi irrisorio (NdSM: solo 2500 crediti). Il gamorrean fornisce anche una “anonima cassa” per il trasporto dei “rifiuti” e stabilisce che il tutto sia da portare a termine dopo il calare dei soli.

 

Con l’accordo fatto (ed un pensiero in meno in testa) il gruppo si ripresenta alla locanda dove risiede Shogo (il rodian) sperando di riuscire a scambiare di nuovo quattro chiacchiere col pericoloso malvivente. Il nuovo incontro con Shogo si apre con una piccola sparatoria: il rodian uccide a sangue freddo e con un certo sadismo un drogato che importunava Jere Mee Kohlson alla ricerca di stupefacenti; a questo bizzarro evento fa però seguito un colloquio positivo: scegliendo le parole giuste (e la giusta somma di denaro) i nostri eroi riescono a convincere il rodian a cercare per loro notizie più precise su Paul … L’incontro per “i risultati” è fissato per la mattina seguente nella stessa locanda. Con un nuovo lavoro da svolgere il rodian se ne va lasciando i nostri eroi a metà di un pasto pomeridiano ed in compagnia di brutti ceffi e cameriere fin troppo disinibite.

La sera avanza e passando di locale in locale, tanto per passare il tempo in attesa di tornare all’inceneritore, va a finire che si fanno strani incontri. Questa volta è  Highbecca ad incontrare una faccia amica: una faccia pelosa … un altro wookie. I due non possono esimersi dal salutarsi offrirsi da bere e, ovviamente offrirsi aiuto. È così che il nostro peloso eroe si offre per aiutare il nuovo amico a fare alcune piccole riparazioni alla ”sua nave”; un lavoro da fare alla svelta durante la notte, il nuovo amico wookie ed il suo equipaggio devono partire presto l’indomani. Così mentre Highbecca si prodiga ad aiutare un suo simile in difficoltà, gli altri si occupano di “buttare la spazzatura”, e presto i lavori notturni giungono al termine ed i nostri eroi si godono il meritato riposo. I due wookie si salutano con la promessa di “bere un bicchiere assieme prima della partenza” la mattina seguente.

 

GIORNO 242 (5): UNA SPIA.
È da poco spuntata l’alba quando i nostri eroi si recano all’appuntamento con Shogo. “Le notizie non sono buone, e vi costeranno 3000 crediti …” così esordisce il rodian; poi, una volta intascati i soldi che gli spettano, continua “Lo hanno preso i soldati e lo hanno portato in cella su un incrociatore stellare di quelli in orbita attorno a questa palla di sassi e sabbia … lo accusano di essere uno jedi … credo stiano per portarlo in qualche struttura di detenzione “segreta”… il mio contatto imperiale mi ha parlato di Alderan, ma lo sanno tutti che quello è un luogo pacifico … tuttavia questo è tutto quello che so. Posso aggiungere che, a quanto mi è dato sapere, gli imperiali sono giunti qui all’inseguimento di alcune spie e dei droidi che queste spie avevano con loro; solo una volta arrivati qui si sono messi a fare domande su un presunto vecchio eremita con strani poteri. Questo è quello che ho saputo. Se volete sapere altro, posso provare a calcare di più la mano, ma è un rischio e non sono disposto a correrlo se non dietro un compenso molto, ma molto più alto.” I nostri eroi si accontentano e si accommiatano dal losco individuo.

 

 

Mentre il gruppo ritorna alla Exxodus, solo Highbecca si allontana per incontrare di nuovo lo wookie. I saluti tra i due “pelosoni” in locanda sono molto sentiti, ma anche molto rapidi … il nuovo amico ha una gran fretta: lui ed il suo compagno di viaggio partiranno a momenti. Un ultimo abbraccio ed i due wookie si separano; il nostro eroe può aggiungere un altro nome alla sua “lista degli amici”: Chewbacca.

È ora di rimettersi in viaggioanche per noi …” pensa tra se e se il nostro wookie mentre esce dalla locanda per dirigersi verso la sua navetta. Ma non così in fretta! Qualcuno lo segue, ma in modo talmente appariscente che Highbecca non può non accorgersene. Così contatta via radio i suoi compari ed organizza una sorta di agguato assieme a Geego-Gin … “Se questo ti segue davvero, dovrà spiegarci molte molte cose!” è il commento del twi’lek. In breve la trappola è tesa ed il nuovo “nemico” è circondato. “Mi arrendo” sono le prime parole che dice lasciando di sasso i nostri eroi. Comincia un dialogo un po’ freddo (soprattutto da parte del nostro amato twi’lek) ma che porta a scoprire la verità: è una spia al servizio del generale Tarth; è colui che doveva fare da collegamento tra loro ed il generale nel corso delle ultime missioni, e da allora non ha ricevuto ordini diversi. Ha cominciato a seguire il wookie in quanto è molto riconoscibile e contava di palesarsi non appena la situazione gli fosse sembrata sicura. La tensione viene meno, i nostri eroi spiegano all’agente ribelle in quale situazione si trovino; l’uomo ribatte offrendosi di provare anche lui a cercare notizie gli basterebbe una mezza giornata di tempo per scoprire qualcosa. I nostri eroi accettano, dopotutto “Sempre meglio vedere se riusciamo ad avere una ulteriore conferma di … qualcosa …”, e fissano un nuovo appuntamento in una locanda per mezzogiorno.

 

L’attesa è di poche ore ma per i cinque ribelli è una sofferenza. Quando giunge l’ora dell’incontro, l’uomo arriva portando con se una sensazione di liberazione … le notizie che porta sono poche ed in pratica non fanno altro che confermare quanto saputo da Shogo. In breve la decisione è presa: si parte verso Alderan. Il gruppo si riunisce sulla navetta, attua in controlli pre-volo del caso e si prepara al decollo.
 

GIORNO 242 (5) – Pomeriggio: SI PARTE.
Il gruppo, a bordo della Exxodus, comincia i preparativi pre-volo. La decisione è presa si volerà verso Alderan alla ricerca di Paul. La partenza è comunque avvolta da una strana atmosfera: dai vari uffici di controllo del traffico dello spazioporto di Mos Esley continuano ad arrivare domande e richieste di vario genere: “Chi siete? Dove siete diretti? Quale carico trasportate? Per chi lavorate? Avete droidi a bordo?” … e questa curiosità suona molto strana al piccolo jawas che conosce meglio degli altri le “strane usanze” di questo pianeta. “La cosa non mi convince … Di solito non perdono tempo con chi parte, si concentrano su chi arriva e su quanto possono chiedere come tassa per le merci trasportate. C’è qualcosa sotto. Non mi stupirei se fosse solo una mossa degli Hutt per tenere buoni gli imperiali …” sono le riflessioni del nostro piccolo eroe. Si decide per non indispettire nessuno e di fornire, con un po’ di faccia tosta, tutte le informazioni (più o meno veritiere) che vengono richieste.

 

Finalmente si parte. Appena fuori dall’atmosfera quattro tie-fighter in formazione di pattuglia puntano dritti verso i nostri eroi … e subito una solerte impiegata imperiale riprende a tempestare i quattro “esploratori” di una marea di domande, sempre le stesse “Chi siete? Dove siete diretti? Quale carico trasportate? Per chi lavorate? Avete droidi a bordo?”. La diplomazia di Geego-Gin fa il suo lavoro e dà il tempo al buon vecchio Highbecca di effettuare i calcoli per un agile salto in hyperdrive. Prossima fermata Alderan.

 

GIORNI 242 (5) – 252 (15): HYPERDRIVE ALLA VOLTA DI ALDERAN.
Effettuato con successo il salto in hyperdrive, il gruppo si gode tranquillamente il viaggio verso Alderan senza sospettare minimamente cosa li attenda lì.

 

 

GIORNI 247 (10) – 252 (15): ANCORA PRIGIONIERO.
Paul è debole. Si risveglia ancora intontito nella nuova cella, si rende conto di essere stato drogato (ed anche pesantemente) e fa molta fatica a riacquistare sufficiente lucidità mentale per meditare in modo proficuo e per studiare al meglio la situazione. Prova a percepire eventuali utenti della forza nei paraggi e ne percepisce solo uno, molto molto debole. Prova a percepire il suo allievo, ma Hope sembra scomparso … e questo non fa che peggiorare la sua situazione mentale. Alla fine si deve arrendere all’evidenza, la cosa migliore è recuperare le forze e la lucidità; solo in seguito penserà a cosa fare.

NdSM: il GIORNO 12 (249) tutti i nostri eroi vengono investiti da una terribile sensazione … da un oscuro presentimento; una sensazione di dolore angoscia e morte così forte da lasciare a terra privi di sensi i due jedi più giovani (Hope e Nova) e da lasciare in stadio confusionale il povero Paul. Si tratta del “urlo nella Forza” causato dalla distruzione di Alderan da parte della Death Star percepito anche da Obi Uan Kenobi in Episodio IV.

 

 

GIORNO 252 (15): ARRIVO AD ALDERAN.
La nave esce bruscamente dall’hyperdrive: davanti agli occhi dei nostri eroi si stende un campo di asteroidi. “Il computer deve aver fatto qualche errore … Ora lo controllo!” esclama il twi’lek cercando di tranquillizzare gli altri … Il risultato è sorprendente: “Il computer è OK!”; la voce di  Geego-Gin ora mostra una certa perplessità.

Highbecca fa del suo meglio per evitare collisioni con gli asteroidi; questo lo distrae un po’ e non si avvede, se non all’ultimo momento, dell’arrivo di ben sei tie-fighter in formazione d’attacco. Applicando un perfetto schema d’attacco a tenaglia (una efficace tattica imperiale) due gruppi di tre caccia attaccano a turno la nave dei nostri eroi. Comincia una battaglia furiosa: i caccia bersagliano con i loro laser la Exxodus; Highbecca risponde al fuoco come può e si concentra maggiormente nel pilotare la navetta schivando qualche attacco potenzialmente letale. Finalmente il twi’lek raggiunge la sua postazione di armiere ed il piccolo Jere Mee Kohlson si dedica a mantenere efficaci scudi e motori della nave. I caccia sono più agili dello shuttle dei nostri eroi ma l’armamento pesante comincia a fare la differenza: una serie di concussion missiles dimezza il numero dei tie-fighter; una serie di colpi dei caccia danneggia gravemente la Exxodus.
Geego-Gin abbatte in rapida successione con dei colpi molto precisi gli altri tre velivoli, mentre solo grazie alle acrobazie di Highbecca, che schiva in modo incredibile una serie di attacchi altrettanto precisi portati dai caccia, si evitano danni fatali alla navetta.

Il combattimento è vinto, ma a quale prezzo? La navetta è tenuta insieme per miracolo … i danni sono gravissimi. La proposta di Geego-Gin è “… troviamo una stazione spaziale qua vicino dove poter fare riparazioni, sennò non ne usciamo vivi …”. Pur se con perplessità la proposta viene accettata. Si comincia ad interrogare il computer di bordo su quale possa essere una destinazione utile, ma la ricerca non viene completata. All’avvicinarsi ad una piccola luna i nostri eroi diventano le vittime di un raggio traente. “Possiamo sfuggirgli?” è la domanda sulla bocca di tutti … “Possiamo provarci, ma è molto molto probabile che finiremo in pezzi … con la nave ridotta così non andiamo da nessuna parte!” è la pronta e triste risposta del pilota wookie. Il raggio traente attira dolcemente la nave verso un hangar di quella piccola luna che si rivela essere, in realtà una gigantesca stazione spaziale. La nave si poggia al suolo ed in pochi secondi l’hangar viene pressurizzato e dieci trooper fanno il loro ingresso prendendo di mira la navetta: “Scendete tutti dalla nave … disarmati!” ordina l’ufficiale.

 

Geego-Gin comincia ad analizzare la situazione: “Io non mi arrendo … combattiamo, tanto cosa abbiamo da perdere più di così?” e comincia a prepararsi per il combattimento. Nova concorda, dopotutto è strano che per accogliere uno shuttle appena catturato dislochino soltanto dieci soldati; qualcosa evidentemente non va, e se c’è qualche problema deve essere grosso.

 

 

Così in breve la strategia di Geego-Gin è pronta: “Quando il portellone si apre subito due granate a frammentazione, poi si scende e si finiscono i superstiti.” È un buon piano, ma prima che si riesca a metterlo in atto la nave viene colpita da un cannoncino in postazione fissa ed ulteriormente danneggiata.

 

Uscite disarmati!” ordina con nuovo impeto un ufficiale imperiale.

 

Il portellone della Exxodus si apre …E tutto quel che ne esce sono le due granate lanciate dai nostri eroi. Lo scontro ha inizio: pochi colpi ben piazzati ed in breve la superiorità dei “ribelli” è evidente. Dopo il primo scambio di colpi di blaster, restano in piedi solo tre dei dieci trooper originali, ed anche quelli hanno vita breve. Il tutto senza, praticamente, nemmeno ferire i nostri eroi. Si comincia così ad esplorare la stazione spaziale: in breve, trovato un terminale, Geego-Gin mette a frutto la sua abilità di hacker per disattivare i due cannoncini in postazione fissa; “… un altro colpo e la nave è andata … quindi è meglio disabilitarli!”.
A questo punto non ci resta che cercare il generatore del raggio traente per spegnerlo e poi trovare il modo di uscire dal campo di asteroidi tutti interi … un semplice piano di fuga no?!” è l’unico commento del twi’lek.

 

Comincia così un nuovo “dialogo” tra l’hacker ed i computer imperiali, alla fine del quale il solerte Geego-Gin ha la meglio ed una mappa della stazione è scaricata sul suo olo-proiettore portatile. “Di là!” sentenzia il pelle blu indicando l’ultima di tre porte. Si comincia a salire con una serie di ascensori, l’ultimo dei quali porta in una stanza dove un tecnico è al lavoro ad una consolle; Geego-Gin è il primo ad entrare … ha i nervi a fior di pelle … e non appena l’imperiale si alza sorpreso dalla sedia, il nostro cacciatore di taglie lo fulmina con un colpo di blaster … senza riflettere … senza nemmeno lasciare al malcapitato il tempo di finire uno spaventato “Mi arrendo!”. Si continua … un corridoio dopo l’altro … veloci … due trooper si parano davanti ai nostri eroi …

BLAM … BLAM …

 

Due trooper di meno … anche qui senza pensarci troppo … senza aver capito che stavano fuggendo (e per tanto senza poter sapere da chi o da cosa stavano fuggendo).

Un nuovo angolo da svoltare …

 

BLAM! BLAM! BLAM!

Questa volta sono i nostri eroi a finire sotto tiro. Non di un trooper ma di una torretta automatica. Geego-Gin è colpito e non può rispondere al fuoco con precisione, così si sottrae al fuoco nemico tornando sui suoi passi al riparo dietro l’angolo. Gli altri, lasciata da parte ogni prudenza, uno alla volta escono dal nascondiglio per rispondere al fuoco ed offrirsi come nuovi bersagli … una serie di colpi precisi ed una granata fanno il loro gioco e la torretta è distrutta; non prima, però, di aver colpito di nuovo i nostri eroi. "Si continua!” è l’ordine del twi’lek che gracchia nei com-link.

Ancora corridoi … Adesso silenziosi e deserti …

 

Ancora una torretta automatica … ma è già distrutta … è come se qualcuno l’avesse scardinata e strappata via dal suo sostegno sul soffitto … “… ancora una svolta e ci siamo …

 

 

Nel frattempo … qualche piano più su.

 

La porta della cella di Paul si sblocca improvvisamente … un allarme (lontano) risuona nell’aria … il nostro vecchio jedi non può lasciarsi sfuggire questa occasione … lo sa che non ne avrà altre. Si fa coraggio e si addentra nel corridoio di detenzione … nessun altro esce dalle celle: deve essere l’unico detenuto in quell’area. Un’unica direzione possibile non gli lascia molte scelte … In fondo al corridoio (debolmente illuminato da luci rosse) si apre una sala più luminosa dove due trooper armeggiano attorno ad una consolle … “Staranno tentando di richiudere le celle …” Paul si avvicina di soppiatto … furtivo … ma non abbastanza.
Uno dei trooper lo nota, imbraccia il fucile e spara … la mira non è buona e lo jedi non perde una buona occasione di procurarsi un’arma … si concentra … sente la Forza fluire dentro di se … ed in un lampo il fucile blaster vola via dalle mani del trooper per depositarsi dolcemente tra quelle di Paul. Ha così inizio una veloce ma violenta sparatoria tra il nostro jedi ed i due trooper, quello ancora armato spara, l’altro lancia granate. Paul ne esce vincitore … scottato, ferito e sporco … ma vincitore. Comincia la fuga attraverso un reticolo di corridoi tutti uguali … una fuga precipitosa … senza fermarsi a riflettere … Paul apre ogni porta che incontra, trovandosi spesso a dover fronteggiare altri trooper (più o meno sorpresi di vederlo armato ed a piede libero). Durante uno di questi scontri si imbatte in due genieri; non riuscendo ad avere la meglio con il fucile, e non avendo con se la fidata spada laser, deve optare per le granate (sottratte poco prima ad uno dei trooper uccisi durante la fuga) …

KABOOM

 

Le granate esplodono ...  e con loro esplode anche l’esplosivo che i due genieri stavano trasportando … e con loro esplode mezzo corridoio lasciando un buco nel pavimento che permette di vedere (poco) e sentire (soprattutto) altri combattimenti in corso nella stazione spaziale. Paul è troppo preso dalla fuga (NdSM: sarà la paura, la tensione, quello che volete, ma è molto poco “da jedi”) per accorgersi che sotto di lui il combattimento in corso coinvolge i suoi ex compagni.

La fuga continua …

 

Altri corridoi … Altre porte da aprire … All’improvviso passando su un ponte di collegamento un jet pack in volo verso una apparecchiatura di un qualche genere attira l’attenzione del nostro jedi. Infatti, mentre Paul faceva esplodere due poveri genieri imperiali, i nostri eroi avevano raggiunto il loro obbiettivo: il generatore del raggio traente. Solo che qualcuno era giunto lì prima di loro ed aveva, apparentemente, già disattivato il congegno. Geego-Gin non si fida ed opta per un veloce controllo … sfruttando il suo jet pack rimesso a nuovo supera il “baratro” che separa i nostri eroi dal controllo del raggio traente, e si appresta a controllare il macchinario. È proprio in questo momento che Paul lo nota da un secondo ponte di collegamento posto più in alto; così il gruppo è riunito.

Il twi’lek controlla il raggio traente: “… è stato disabilitato …  e chi ci ha messo mano ha fatto un buon lavoro … non sarà semplice rimetterlo in funzione, e di certo non sarà veloce …”. Non appena il vecchio jedi raggiunge i suoi compagni, il gruppo riunito decide di tornare alla nave e provare a fuggire; basta seguire a ritroso il percorso fatto fino a lì e presto le porte dell’hangar saranno in vista.

GIORNO 252 (15): LA GRANDE FUGA.

 

La corsa lungo i corridoi della Morte Nera ha portato il gruppo ormai in vista dell’hangar. Le porte sono aperte, come le avevano lasciate solo qualche decina di minuti prima, ma le luci sono tutte spente. Geego-Gin, come al solito alla guida del gruppo, si fa avanti rasente alle pareti sfruttando i visori notturni da poco installati sulla sua “tuta da volo”; ed entra per primo nell’hangar dopo aver superato una stanza vuota che già era stata messa a soqquadro dai suoi occupanti all’arrivo della navetta ribelle. Il twi’lek continua ad avanzare … gli altri lo seguono a distanza. Jere Mee Kohlson per primo e via via tutti gli altri. È proprio il jawas a far scattare qualcosa ma non se ne avvede … e dopo 5 secondi:

KABOOOM

 

Due cariche esplodono nella stanzetta coinvolgendo il piccolo jawas, lo wookie e Paul; solo Hope si salva avendo superato velocemente il jawas portandosi direttamente dentro l’hangar. L’esplosione è il segnale. Quattordici trooper sbucano da altre stanze (e dall’interno della navetta dei nostri eroi)  e cominciano a bersagliarli di colpi di blaster. Il combattimento è furioso ma ben presto le armi pesanti (granate e razzi) messe in campo dai “ribelli” hanno la meglio sui malcapitati trooper. Si aggiungano a questo la grande precisione di tiro dimostrata da Highbecca e da Geego-Gin nonché i poteri mentali jedi sfoderati da Hope. Dopo poco più di un minuto sono ben dodici i trooper che giacciono morti a terra; uno è stato stordito dal twi’lek ed uno controllato mentalmente da Hope.

È proprio quest’ultimo a mettere in allarme i nostri eroi a proposito di due potenti cariche esplosive nascoste dagli imperiali sulla Exxodus … Highbecca corre a controllare … il tempo è poco: una la dovrà disinnescare lui, l’altra viene affidata al trooper sotto il controllo del giovane jedi. Non si era mai visto lo wookie così teso, e se il trooper in pochi secondi riesce nel suo intento (NdSM: non può che essere facile disinnescare la bomba che lui stesso ha piazzato), per il wookie sono secondi di tensione, nervosismo e sudori freddi. Alla fine, tagliato con cura l’ultimo contatto, la bomba è disinnescata.

 

 

È ora di fare il punto della situazione: la nave è in condizioni pietose, se i nostri eroi vorranno fuggire con quella Highbecca ed il jawas dovranno passare qualche ora a fare un minimo di riparazioni per metterla in condizione di affrontare un salto in hyperdrive; il trooper stordito viene legato ed imprigionato sulla Exxodus; Hope e Nova sono incuriositi dallo scontro di due grandi Forze di cui una oscura (NdSM: è in corso il duello tra Obi Wan Kenobi e Darth Vader) e vogliono andare a curiosare; Geego-Gin sostiene sia il caso di cercare una “nave alternativa” per fuggire il più in fretta possibile dalla stazione; Paul non condivide la curiosità del giovane che fu suo allievo e comincia una discussione che porta ad un allontanamento dei due jedi.

 

Insomma il gruppo discute per qualche minuto valutando i pro ed i contro di ogni possibile decisione. Alla fine la soluzione che sembra essere la migliore è dividersi di nuovo: lo wookie ed il jawas cominceranno i lavori di riparazione della Exxodus, Paul resterà con loro come ulteriore protezione in caso di “brutti incontri”; il twi’lek, Hope (ancora accompagnato dal trooper sotto il suo controllo mentale) e Nova proveranno a raggiungere uno degli hangar più grossi della stazione spaziale alla ricerca della “nave alternativa” proposta dallo stesso Geego-Gin. La ricerca è lunga (ci vogliono un paio d’ore per raggiungere gli hangar voluti) e purtroppo infruttuosa: l’unica nave disponibile sembra essere un incrociatore ribelle parzialmente smontato … troppo grande per sole sei persone “… per pilotarlo dovremmo essere almeno una ventina … e non so se basterebbe ..." le parole di Nova (che si dimostra una buona conoscitrice di veicoli e simili) sono la mannaia che stronca l’idea del twi’lek. “Ormai la nostra sola speranza è la buona e vecchia Exxodus! Speriamo che le manine dei due fenomeni riescano a fare il miracolo e che la nave ci porti via di qui.” Detto questo Geego-Gin opta per tornare all’hangar e provare a rendersi utili lì.

 

 

Passano tre ore abbondanti da quando il gruppo si divide a quando si riunisce. I due meccanici protestano che non vogliono intralci tra i piedi mentre lavorano così i nuovi arrivati si ritrovano a doversene stare con le mani in mano. Il twi’lek decide di dedicarsi alla cura del computer della navetta (una volta ricevuta l’approvazione del patrigno-wookie) e comincia ad occuparsene. Paul, solitario ed in disparte, continua a fare la guardia. Hope e Nova non resistono più alla tentazione e vanno “in esplorazione” per dare un’occhiata allo scontro tra le due grandi Forze (il trooper dominato continua a seguire il giovane jedi).

Dopo una decina di minuti una voce risuona nelle teste dei due giovani jedi “Andatevene, prima che lui vi veda … Fuggite … Salvate la vostra preziosa vita.” L’avvertimento è talmente forte e carico di dolore che i due decidono di non ignorarlo. Quasi contemporaneamente una delle due forze scompare e di lì a pochi secondi negli hangar scatta l’allarme di una depressurizzazione imminente.
Non farete in tempo a raggiungerci sulla Exxodus …” gracchia il com-link di Hope “… l’hangar si sta aprendo e verrà a breve depressurizzato … trovatevi un’altra navetta … due caccia dovreste riuscire a pilotarli … non possiamo aspettarvi dobbiamo partire!”; il giovane jedi capisce la situazione e risponde dando il suo assenso al pericoloso piano “Buona fortuna! Ci vediamo là fuori!” sono le ultime parole di risposta di Geego-Gin che il nostro giovane eroe riesce a captare.

 

Così mentre la Exxodus compie gli ultimi controlli pre-volo, Hope e Nova cominciano una nuova corsa contro il tempo per cercare due caccia che gli permettano al fuga. È la guida del trooper dominato che li aiuta a trovare in fretta un hangar adatto. Hope lo congeda dicendogli di trovare un posto sicuro dove nascondersi. Nova, dato uno sguardo ai veicoli disponibili, suggerisce di puntare su una coppia di tie-bomber pronti per il decollo: “… sono un po’ meno maneggevoli, certo, ma la loro superiore potenza di fuoco potrà tornarci utile … ed anche la loro superiore autonomia, anche se spero di no!

 

Così i due giovani puntano ai due velivoli … due piloti li vedono e provano a fermarli aprendo il fuoco … è tutto inutile: Hope evita i colpi con maestria e Nova, senza fermarsi, risponde al fuoco uccidendo uno dei due avversari (l’altro fugge impaurito).

 

Hope e Nova fanno appena in tempo a salire a bordo delle loro nuove astronavi, che l’hangar si depressurizza lasciando loro la via libera verso lo spazio. Finalmente sono tutti “in salvo” in volo nello spazio. Highbecca nota sugli schermi radar della sua nave un’altra nave non imperiale che si allontana dalla luna-stazione spaziale e si mette in rotta per seguirla “… se uno fugge da qui, di certo non è amico dell’impero … ed un nemico di un mio nemico è un mio amico …” gli altri non colgono subito le sue parole ma il pilota è lui e gli lasciano decidere autonomamente la rotta. I due tie-bomber rubati li seguono senza difficoltà.

 

Ma non sono i soli …

Sei tie-fighter si gettano al loro inseguimento … volano in formazione ed i nostri eroi temono un attacco devastante come quello subito solo poche ore prima mentre si avvicinavano ad Alderan … di nuovo è Nova a suggerire una soluzione: lei ed Hope finteranno un attacco alla Exxodus ed invece lanceranno i loro proton torpedoes contro i due gruppi di fighter che ormai puntano su di loro. Il gruppo si lascia convincere, soprattutto il twi’lek, ed il piano viene messo in atto. La manovra diversiva funziona alla perfezione: Nova pilota da vero asso ed attacca i “suoi” tre caccia con tempismo perfetto; Hope è meno perfetto e meno spettacolare, ma altrettanto efficace. L’attacco è talmente improvviso da non lasciare agli imperiali il tempo di dividersi; risultato: due torpedoes lanciate e sei caccia distrutti.
Ora è il momento di dedicarsi al recupero dei due “ladri di tie-bomber” … la manovra è complessa: per prima cosa Highbecca dovrà uscire dall’hangar con il dragonfly per fare posto ai tie-bomber (uno per volta); quindi uno alla volta i due bombardieri dovranno attraccare e Geego-Gin, una volta recuperati i piloti, dovrà forzarne il distacco armeggiando col computer; solo alla fine di tutto il wookie riporterà il caccia al suo posto e la Exxodus potrà saltare in hyperdrive.

 

La manovra comincia con un po’ di difficoltà, Highbecca si sgancia senza problemi (anzi, fa addirittura qualche acrobazia sfruttando l’estrema maneggevolezza del piccolo caccia monoposto), ma l’attracco e lo sgancio forzato dei tie-bomber non sono così semplici. A complicare il tutto, mentre viene recuperato il secondo bombardiere (quello di Nova) giunge un nuovo scontro aereo. Questa volta sono due tie-interceptor ad ingaggiare battaglia con Highbecca (sul dragonfly) e Paul (che sta pilotando la Exxodus). 

 

Il nuovo scontro è duro … i due avversari sono velivoli studiati appositamente per lo scontro aria-aria … veloci, maneggevoli e pesantemente armati … questa volta saranno i piloti a fare la differenza. Paul se la cava bene evitando, quando possibile, di subire danni e riuscendo comunque a mantenersi in posizione tale da effettuare il recupero del secondo bombardiere. Ma è Highbecca che fa veramente la differenza. Volando come mai aveva fatto prima (e confidando nella Forza come mai aveva fatto prima) attacca i due avversari con una precisione mai vista e, contemporaneamente, schiva gli attacchi più pericolosi che i due piloti imperiali scagliano contro di lui. Il primo missile lanciato dal wookie disintegra uno dei suoi avversari … l’altro reagisce con violenza attaccando duramente (e danneggiando) il dragonfly; solo una manovra diversiva eccellente di Highbecca ha evitato danni maggiori (forse anche letali). Manovra che si conclude con un secondo missile lanciato contro il secondo intercettore. Questa volta non è un centro perfetto, ma i danni subiti debilitano la navetta imperiale il cui attacco è meno incisivo; lo wookie evita con un’altra acrobazia il nuovo attacco e, contrattaccando col potente cannone laser del piccolo caccia, fa a pezzi il secondo nemico. Il dragonfly è danneggiato, ma Highbecca è vivo e non vede l’ora di andarsene da lì.

 

Le manovre di scambio dei caccia (e di recupero dei piloti) vengono completate in fretta ed in breve la Exxodus è pronta a saltare in hyperdrive. Sarà la stanchezza, sarà la nave danneggiata ma le cose non vanno molto bene per i nostri eroi … il salto riesce ma non in modo perfetto … la nave si danneggia ancora ed i tempi di percorrenza si allungano. Venti giorni di hyperdrive, a causa del brutto salto eseguito da Highbecca, per raggiungere una stazione spaziale scelta a caso  dal database del computer (una delle più vicine, in pratica, ma senza indagini né su chi la gestisca né altro).

GIORNO 252 (15): MALDESTRI IN HYPERDRIVE.
Nonostante le grandi abilità di pilota, Highbecca non è in grado di gestire al meglio una nave (la Exxodus) così gravemente danneggiata. La manovra di “salto a velocità luce” non è delle migliori e la nave ne paga le conseguenze: un ulteriore discreto danneggiamento dei sistemi ed un tempo allungato di viaggio. La nave finalmente si decide a lanciarsi in hyperdrive per portare i nostri eroi alla stazione spaziale che hanno scelto “a caso” studiando sul computer quelle più vicine. Ci vorranno ben 20 giorni.

 

 

GIORNO 272 (35): STAZIONE SPAZIALE.
L’arrivo è meno brusco del previsto ed Highbecca si riscatta dopo la figuraccia della “fuga” con un atterraggio da manuale. Al gruppo si presenta un  funzionario della stazione, un sullustan dai modi bruschi che subito si rende antipatico maltrattando lo wookie. Presi i dovuti accordi e chiarito “l’equivoco” i nostri eroi si preparano ad una settimana di sosta forzata per le riparazioni del caso e del refuelling per la Exxodus. Highbecca non vuole scoprire le sue carte e quindi rinuncia a far riparare il caccia “dragonfly” dai tecnici della stazione e si limita a comprare un po’ di materiali per provvedere da solo in seguito alle riparazioni del piccolo gioiello. La settimana di “pausa” potrebbe anche essere piacevole se non fosse che al “cacciatore di taglie Geego-Gin” vengono recapitate una serie di nuove richieste:

 

Ricercato: Jere Mee Kohlson (jawas)
Taglia: 25000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: terrorismo
Note: viaggia a bordo di una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

 

Ricercato: Paul Waterflyer (human)
Taglia: 35000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: jedi; terrorismo.
Note: molto pericoloso; viaggia a bordo di una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

Ricercato: Highbecca (wookie)
Taglia: 25000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: terrorismo
Note: è il capitano di una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

 

Ricercato: Hope (human)
Taglia: 30000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: presunto jedi, terrorismo
Note: viaggia a bordo una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

Ricercato: Nova (human)
Taglia: 30000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: accusata di diserzione (assolta); terrorista.
Note: viaggia a bordo una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

 

Ricercato: sconosciuto (sconosciuto)
Taglia: 50000 crediti, vivo o morto, non disintegrato.
Luogo: sconosciuto.
Accusa: terrorismo, evasione, diserzione, omicidio.
Note: riconoscibile dalla “armatura che indossa con fierezza (segue descrizione dell’armatura); capo del gruppo terroristico; viaggia a bordo una nave modello predecessore del “lambda-wing”.

 

Cattive notizie insomma.

 

Il gruppo decide quindi di tenere un basso profilo e farsi vedere in giro il meno possibile. La settimana si carica di preoccupazioni ma passa senza intoppi. Solo Geego-Gin ha una certa libertà di movimento; gli altri preferiscono limitare le proprie mosse salvo lo wookie che coordina e sovrintende ai lavori di riparazione della navetta, ed il vecchio jedi che cerca un po’ di notizie su quello che succede nella galassia aggirandosi nella’area di ricreazione e ristoro della stazione spaziale. Bisogna decidere il da farsi ed i nostri eroi si riuniscono per parlarne.
Non ci sono grosse soluzioni: pare che l’unica licenza da cacciatori di taglie ancora valida sia quella del twi’lek, quindi le opportunità di guadagno si affievoliscono; in più avendo una taglia sulla testa anche il semplice andarsene in giro potrebbe presentare dei problemi; quindi, che fare? Sembrerebbe che non resti altro che cercare l’aiuto (o l’alleanza) del generale Tarth, il loro contatto con la ribellione”.



NdSM: queste sono, in sintesi, le parole pronunciate dai diversi personaggi (si potrebbe dire “a turno”) durante la lunga discussione che si è sviluppata parlando del “da farsi”; per questo non sono riferite ad un personaggio preciso ma ho voluto comunque lasciarle come discorso diretto.

 

Finché il twi’lek, fino a quel momento rimasto in preoccupante silenzio, dichiara: “Signori, io avrei altri progetti … ma non voglio coinvolgervi per forza, sono questioni personali e rischiose. Se vorrete venire con me ne sarò felice, in caso contrario ci divideremo!”. Le sue parole sono macigni. Cade un triste silenzio nel gruppo fino a quel momento intento a discutere, forte proprio dell’essersi appena riunito. È lo wookie che rompe ogni indugio: “Ti ho allevato io! Non posso certo lasciarti da solo proprio adesso che hai più bisogno di me!”. Erano le parole che ci volevano … il gruppo ritrova coesione. E presto la nuova decisione è presa, sarà Geego-Gin a decidere le prossime mosse e la prossima destinazione. Ed è presto fatto: “Bene signori, facciamo rotta verso Ryloth!”.

 

In breve la nave è pronta al decollo. I calcoli per l’hyperdrive sono presto fatti e si parte (questa volta il viaggio dura 10 giorni). Durante il viaggio il twi’lek spiega ai suoi compagni che la visita a Ryloth, suo pianeta natale, si rende necessaria per scoprire qualcosa di più sulla sua vera famiglia. Il gruppo capisce il patimento dell’amico e non può che offrire il suo appoggio e la sua collaborazione. L’altra missione “personale” consiste nello svolgere alcune pericolose ricerche presso l’antico tempio jedi su Coruscant “… direttamente in faccia all’impero!”. Il gruppo decide comunque di cominciare con la “parte più semplice e sicura” dei lavori proposti dal buon twi’lek.

 

GIORNO 282 (45): RYLOTH.
All’uscita dall’hyperdrive davanti ai nostri eroi si propone uno spettacolo insolito e magnifico: un pianeta gira velocemente attorno ad una grande stella; la faccia che mostra all’astro è sempre la stessa ed ha un colore giallo rossiccio che ne testimonia la natura desertica; all’opposto, l’altro emisfero si presenta bianco, congelato. A dividerli una cintura verde, dove è concentrata tutta la “vita” del pianeta. “Ryloth è in vista … sono a casa!” è il commosso commento di Geego-Gin. Ben presto la navetta atterra ai margini di una delle poche vere città del pianeta. E subito è una delegazione di “burocrati” twi’lek a farsi incontro. Geego-Gin si occupa delle trattative del caso e riesce così ad imparare, con un po’ di buon senso, ad assecondare le bizzarre e xenofobe usanze del suo popolo. In effetti è solo grazie al colore della sua pelle che riesce a guadagnarsi un minimo di credibilità; e così dopo aver convinto i suoi compagni a fingersi suoi “servitori” comincia la ricerca della sua famiglia.

 

A questo punto, passeggiando lungo le polverose vie della città i nostri eroi fanno una serie di strani incontri. Il primo è in un negozio: alla ricerca di rifornimenti per i lanciarazzi della navetta i nostri eroi finiscono in un negozio di armi dove, pur non trovando ciò che cercano, riescono ad instaurare un buon rapporto col proprietario. Il nostro twi’lek si dimostra interessato a comprarsi una “lama” da sfoggiare (come sembra essere di moda tra i suoi simili) e la gran disponibilità di crediti fornisce al negoziante la spinta giusta per offrire un oggetto “raro e ricercato”. Dopo qualche trattativa tra le mani di Geego-Gin appare una lightsaber di colore rosso … non resiste alla tentazione (né all’occasione) e la compra per poi donarla ai “suoi” jedi. Con un acquisto del genere il rapporto di fiducia col negoziante si rinsalda: il mercante, di nome Si’Lan, sembra essere particolarmente felice di poter servire il nostro nobile eroe e ribadisce questa cosa più volte. In seguito la situazione si complica, per strada la gente all’improvviso si getta a terra (in ginocchio) al passaggio di un twi’lek dalla pelle rosso-violacea. Questi sembra essere un politico piuttosto importante ed i nostri eroi si adeguano al comportamento degli altri (per non cercare rogne, in pratica). Il nobile si avvicina e comincia a discutere col nostro eroe dicendo di non averlo mai visto prima e dimostrandosi curioso della sua storia. Anche questa volta è il colore della pelle a fare la differenza e ben presto la chiacchierata amichevole sfocia in un invito a cena per lui e per la sua “… guardia del corpo pelosa … uno schiavo di cui andare fieri …”. Geego-Gin non può far altro che accettare vista l’importanza del suo interlocutore. Prima di andarsene questo consegna un singolare biglietto da visita al nostro eroe: un chip di credito (vale ben mille crediti) che lo presenta come “viceré di Ryloth”.

Incredibilmente più di un twi’lek si dimostra interessato all’acquisto dello schiavo-wookie, arrivando ad offrire cifre stratosferiche (150000 crediti ed anche di più) … Geego-Gin rifiuta sempre ma con garbo.

 

 

NdSM: la cosa non deve stupire più di tanto; dopotutto è il jawas quello che venderebbe anche sua madre (e non si sa se lo abbai già fatto); non il nostro eroe dalle treccine carnose!

 

Infine le ricerche cominciano a dare un po’ di frutti … qualcuno riconosce la bambina nella foto di Geego-Gin ed indirizza il nostro eroe verso una scuola vicina … qui (di nuovo grazie alla nobiltà del suo colore), sfogliando i registri del’istituto, finalmente si arriva ad un indirizzo. La passeggiata si allunga. Si arriva davanti ad una casa … da dentro giunge un canto soave … Geego-Gin bussa … gli apre un uomo. Considerando il nostro eroe come un nobile (sempre per il colore della pelle) il padrone di casa lo invita ad entrare e, vedendo la foto riconosce la bambina come sua figlia. Fa quindi accomodare gli ospiti in un salotto dove una giovane twi’lek dalla pelle rossastra canta con voce soave.

 

Geego-Gin non riesce a crederci … davanti a lui c’è una delle sue tre presunte sorelle: la maggiore.
 

GIORNO 282 (45): TROVATI.
Geego-Gin non riesce a crederci … davanti a lui c’è una delle sue tre presunte sorelle: la maggiore. L’incredulità non fa in tempo a manifestarsi che la magia del momento viene interrotta dal gracchiare del com-link. Nova, rimasta sulla navetta, contatta il twi’lek e lo avvisa di un qualche pericolo imminente. Il nostro eroe non perde tempo, si avvicina allo wookie e lo invita a guidare il gruppo di nuovo verso la Exxodus: “Correte veloci … se cercano di fermarvi, voi non fatevi fermare … ma non ammazzate nessuno … tornate alla nave … io vi raggiungerò dopo!”.

 

 

Gli altri non perdono tempo e si gettano a perdifiato lungo le strade e le stradine della caotica città correndo verso lo spazioporto. Sopra le loro teste incrociano ben tre lambda-wing che sembrano cercare qualcuno a terra. Ben presto diviene tutto chiaro: “Cercano noi!” urla Hope schivando di un soffio una raffica di laser sparata da uno degli shuttle. Comincia così una fuga precipitosa verso lo spazioporto. Il gruppo cerca di restare più nascosto possibile, ma gli imperiali continuano a martellarli a colpi di laser causando anche diverse vittime tra gli innocenti twi’lek che assistono alla scena. Ormai lo spazioporto è in vista … l’ennesimo attacco dei lambda-wing colpisce duramente Paul … il jedi è a terra, la situazione si fa critica … la reazione del gruppo è spettacolare: mentre Hope si getta sull’amico per curarlo trasferendogli parte della sua forza vitale per sanargli le ferite, Highbecca imbraccia la sua fidata balestra e si prepara a rispondere al fuoco. Solo Jere Mee Kohlson sembra disinteressarsi del ferito badando di più a mettersi al sicuro ed a nascondersi al meglio.
Pochi secondi e, grazie alla Forza che agisce tramite Hope, Paul è di nuovo in piedi. Il gruppo si rimette in movimento, ma più lentamente … un altro lambda-wing si prepara a colpire … questa volta Hope non aspetta … si concentra vorrebbe usare la forza per bloccare e “buttare a terra” uno dei tre shuttle imperiali … e sorprendentemente ci riesce, lasciando stupefatto anche colui che fu suo maestro! I danni che la nave subisce non sono gravi ma, se non altro, la mossa del giovane jedi consente al gruppo di raggiungere la Exxodus.

 

 

La situazione è ancora grave: attorno alla nave giacciono morti una decina di trooper (abbattuti dalle armi della torretta della nave) ed un palazzo è ridotto in rovina. Il gruppo sale a bordo in fretta. Nova ha già cominciato i preparativi per il decollo, cede il posto di pilota ad Highbecca e gli spiega quanto accaduto.

NdSM: la donna ha dovuto usare i laser della navetta per abbattere due gruppi di trooper imperiali che si avvicinavano minacciosi: un gruppo era all’aperto sulla pista, l’altro gruppo si stava rintanando in  un edificio che è parzialmente crollato sotto i colpi della Exxodus.

 

In breve la nave decolla. Il wookie si lascia alle spalle lo spazioporto ed i tre lambda-wing. Durante il volo la Exxodus viene intercettata da un nuovo avversario: uno "scimitar assault bomber" (una navetta di nuova generazione, secondo lo wookie). Il combattimento inizia e, se da una parte gli attacchi della nave imperiale sembrano inefficaci contro la Exxodus, dall’altra i nostri eroi non riescono a colpire e danneggiare seriamente il loro avversario. La battaglia che si sviluppa è lunga e tediosa: pochi danni subiti ed inflitti sia da una parte sia dall’altra … alla fine è più una questione di fortuna che fa tendere l’ago della bilancia verso i nostri eroi: una serie di attacchi sembrano colpire dei punti “vitali” della nave avversaria danneggiandola in modo efficace. La nave imperiale è così danneggiata da abbandonare la battaglia; i nostri eroi la inseguono per qualche attimo e poi la lasciano fuggire.

Ora bisogna decidere dove andare. “Geego-Gin parlava delle lune di Ryloth .. direi di dirigere là!” suggerisce lo wookie. Contemporaneamente la radio gracchia e la voce di Geego-Gin invita i nostri eroi a tornare sul pianeta ai margini della città.

 

I dubbi restano.

Highbecca non è convinto che quella alla radio fosse la voce del twi’lek che ha adottato come figlio. Gli altri stanno ancora discutendo che lo wookie prende l’iniziativa e si dirige direttamente verso le lune. “Il capitano sono io … decido io! Di persona Geego-Gin mi ha detto di andare sulle lune … quindi farò così!

 

Il volo è breve.

Attorno ai nostri eroi si muovono sempre più navi imperiali che sembrano cercare qualcosa: loro e la loro nave. Highbecca sceglie un cratere e si poggia sul fondo con un atterraggio morbido: “… aspettiamo qui per un po’!” Dopo qualche ora (la stanchezza comincia a farsi sentire) la nave è circondata da droidi … sono droidi da guerra, ma non attaccano. La radio gracchia di nuovo ed una voce sconosciuta chiede spiegazioni ai nostri eroi: “Chi siete? E cosa ci fate nel mio terreno?” Highbecca, coadiuvato dal suo droide protocollare, prova a rispondere ma l’interlocutore che ha di fronte si rifiuta di parlare con una macchina. Tocca a Paul fare il diplomatico.

Stranamente la diplomazia di Paul ha successo e ben presto i nostri eroi decollano in direzione di un hangar di proprietà del loro interlocutore. La nave atterra nell’hangar … non bene … ed appena l’ambiente si pressurizza davanti ai nostri eroi si presenta un Mon Kalamari in abiti da lavoro. L’uomo-pesce è burbero e poco paziente. Si offre di ospitare i nostri eroi e la loro nave dietro un lauto pagamento … “Non c’è scelta! Accettiamo!” è la risposta di Highbecca. Dopo poco stanno tutti pasteggiando assieme al Mon Kalamari ed ai suoi “meccanici” … E dopo poco sono tutti a nanna sulla navetta.

 

 

GIORNO 283 (46): IL PIANO.
L’uomo-pesce si presenta ai nostri eroi al mattino presto: parte del pagamento pattuito sarà in “ore di lavoro” prestate dai quattro uomini, che devono quindi darsi una mossa agli ordini del loro ospite; spostandosi in un altro hangar davanti ai nostri eroi si presentano cinque strani caccia biposto dalle linee curve e “per niente aerodinamiche”; due di questi hanno bisogno di riparazioni: Highbecca e Paul lavoreranno sui motori di un caccia mon-kalamarian biposto; Jere Mee Kohlson ed Hope si dedicheranno ai sistemi d’arma ed ai sensori di un analogo veicolo. I nostri eroi hanno così l’occasione di notare alcuni “loghi” dipinti sui caccia che stanno riparando; loghi che hanno già visto quando si sono conosciuti; loghi ribelli!
Durante il pranzo finalmente i nostri eroi possono chiacchierare un po’ col loro ospite. Anzi, a dirla tutta, è lui che comincia a dialogare con loro: ha evidentemente bisogno del loro aiuto. Pare che i “capi ribelli” da cui l’uomo pesce prende ordini gli abbiano ordinato di portare i suoi cinque caccia “alla base” in anticipo sui tempi; sono caccia biposto e loro sono solo in sei quindi due velivoli sono senza equipaggio. “Se voi mi aiuterete a portare a destinazione questi caccia, io vi condonerò il debito, dopotutto siamo dalla stessa parte! Non solo, ma vi aiuterò anche a riparare il vostro caccia ed a recuperare il vostro amico twi’lek.” Il gruppo accetta anche perché si stava dimenticando di Geego-Gin. Comincia così una lunga discussione per creare un piano sicuro per recuperare il twi’lek.

La discussione è lunga. Le idee ed i piani proposti sfiorano l’assurdo. I rischi sembrano sempre troppo alti. Alla fine passano alcune ore senza giungere ad un accordo; all’improvviso è grazie a Nova che si arriva ad una prima soluzione valida: “Io ed Hope, con uno dei caccia biposto, faremo un volo di esplorazione, per controllare se ci siano ed eventualmente quanti veicoli imperiali stiano cercando la Exxodus; durante il volo contatteremo Geego-Gin via radio e definiremo i dettagli del suo prelevamento. Dopodiché voialtri volerete con la nave da trasporto che l’uomo-pesce ha accettato di prestarci, per scendere velocemente al punto di rendezvous e prelevare in fretta il twi’lek per tornare qui. Quindi ci prepareremo a partire col maggior numero di navi possibili per aiutare il nostro ospite. Che ne dite?”.

 

Il gruppo non replica … il piano sembra buono … magari qualche piccolo aggiustamento va fatto, ma l’idea di fondo è quella giusta.

NdSM: lo spacemaster (io) ha dovuto intervenire sfruttando Nova per rimettere ordine tra le varie idee proposte dai giocatori. In pratica non ho imposto loro niente, ho solo riassunto le migliori idee che loro stessi hanno sfornato per giungere, infine, ad un abbozzo di piano sensato.

GIORNO 283 (46): RIUNITI.
I nostri eroi (escluso Geego-Gin) sono ancora sulla luna di Ryloth a discutere di come recuperare il loro compagno che si trova ancora sul pianeta. Alla fine dopo la proposta di Nova, il gruppo opta per una soluzione più semplice, ed è lo wookie a riassumerla: “… dunque alla fine io e Jere Mee Kohlson prendiamo la navetta trasporto del nostro ospite mon-kalamari .. carichiamo un po’ di barre d’acciaio per avere una scusa plausibile per muoverci da qui … scendiamo sul pianeta, contattiamo Geego-Gin con il com-link e ci accordiamo con lui su come, dove e quando recuperarlo …” poi aggiunge “Nel frattempo Hope e Nova staranno pronti a bordo di uno dei caccia mon-kalamarian per offrirci supporto aereo in breve tempo, se ce ne fosse bisogno. Tutti d’accordo?!”. Nessuno obbietta, e nel giro di un’ora il piano viene messo in atto.

 

Il decollo è agevole, ed in breve l’atmosfera di Ryloth è raggiunta … il com-link gracchia e Geego-Gin è rapido a rispondere ed a dare le coordinate di atterraggio ai suoi compagni. Le coordinate puntano ad un luogo lontano dalla città, nei pressi di una “villa isolata” tra le foreste equatoriali del pianeta … l’atterraggio non è dei migliori, ed alcuni alberi ne fanno le spese …

 

 

Datemi un’ora …” chiede il twi’lek. “Devo organizzarmi un attimo con la famiglia e congedarmi dal mio ospite … aspettatemi lì … e preparatevi ad accogliere altre quattro persone.” Gli altri sono sorpresi, ma preparano la navetta senza fiatare.

Dopo l’ora prevista il nostro eroe dalle treccine carnose si presenta presso la navetta accompagnato da quattro femmine twi’lek (la madre e le tre sorelle). In breve si decolla senza troppi preamboli e, in pochi minuti, il gruppo è di nuovo riunito nella base “lunare” del Mon-Kalamarian. Geego-Gin, l’ultimo arrivato, è anche l’unico del gruppo a chiedere al mon-kalamari di presentarsi, e lui lo accontenta “Sono Sarek … Ammiraglio Sarek della quarta flotta di difesa!”.

 

 

Il resto della giornata passa in velocità con i nostri eroi che aiutano il loro ospite a prepararsi per il viaggio del giorno dopo, e con Geego-Gin che approfitta del tempo per stare con la sua famiglia e per scoprire qualcosa di più sul suo passato.

 

GIORNO 284 (47): PARTENZA.
Gli ultimi preparativi sono fatti in fretta; le navette destinate al viaggio vengono spostate sulle piste di lancio. La destinazione è Yavin. Su uno dei caccia kalamarian siede l’ammiraglio accompagnato dalla persona misteriosa che stava ospitando: si tratta di una umana piuttosto anziana, una senatrice, di nome Alhana Mainsley, che i nostri eroi avevano già incontrato sulla luna di Yavin assieme al generale Tarth. Sugli altri caccia trovano posto gli uomini dell’ammiraglio, Nova ed Hope sul terzo velivolo ed il jawas e Paul Waterflyer sull’ultimo. Highbecca, il twi’lek e la sua famiglia viaggiano (comodi) sulla Exxodus. In pochi minuti i nostri eroi ed i ribelli si accordano su come calcolare il salto in hyperdrive per viaggiare “in convoglio”.

E si parte.

 

Appena le navi lasciano la base lunare, parte una salva di razzi dalla superficie del satellite contro lo star destroyer in orbita. Un diversivo organizzato dal mon-kalamari per garantirsi un salto in hyperdrive senza trambusti e complicazioni imperiali … pochi minuti per completare i calcoli e via in hyperdrive verso Yavin (6 giorni di viaggio).

 

GIORNO 290 (53): YAVIN.
L’arrivo sul pianeta è agevole; scortati da altre navi ribelli i nostri eroi ed i loro veicoli si avvicinano alla base ribelle situata su una delle lune del gigante gassoso ed atterrano dolcemente su una pista pronta per loro: le manovre questa volta sono semplici. I nostri eroi si guadagnano così sia il diritto di riposare qualche ora dopo sei giorni bloccati nella cabina di un caccia; sia l’invito ad una riunione tattica di alto livello. Le ore di riposo passano, forse anche troppo velocemente per i nostri eroi, ed è il momento della riunione. Le notizie non sono buone, il generale Malik (capo dei ribelli su Yavin) spiega a tutti i convenuti che una gigantesca stazione spaziale si sta dirigendo verso il pianeta per portare un attacco devastante alla ribellione: “… ma hanno un punto debole … un punto debole che è sfuggito ai costruttori e che ci è stato procurato dalla qui presente Principessa Leia … la stazione sembra invulnerabile, ma le difese che ha sono poco adatte contro un attacco portato da dei caccia … e proprio i caccia possono sfruttare questo punto debole …
La discussione continua con i nostri eroi che forniscono la loro versione di descrizione della Death Star e che forniscono i dati in loro possesso (dati sottratti dai computer della stazione spaziale da Geego-Gin durante il salvataggio di Paul). Durante la riunione si discutono pro e contro del piano d’attacco e si prepara l’evacuazione di quanti più “civili” possibile.

 

L’attacco avrà luogo tra trentasei ore … ci rivedremo tra dodici ore per un briefing finale per definire gli ultimi dettagli”.

La riunione viene sciolta. I nostri eroi tornano a riposare. Geego-Gin torna dalla sua famiglia per parlare ancora un po’ con loro prima di una nuova, inevitabile separazione.

 

 

GIORNO 291 (54): PIANO DI BATTAGLIA.
Nuova riunione, questa volta di sole persone coinvolte nell’attacco: i nostri eroi hanno accettato di fare la loro parte. Lo wookie comanderà una squadriglia, la squadriglia “tuono”, che avrà il compito di creare un diversivo nei confronti dell’attacco principale, distruggendo una postazione di potenti cannoni turbolaser.

La squadriglia sarà composta da nove velivoli:
1. Il caccia Dragonfly pilotato dallo stesso Highbecca = Capo Tuono.
2. Caccia kalamarian pilotato da Jannee Albinoleffe e con Tony Mandato come copilota = Tuono 2.
3. Caccia kalamarian pilotato da Nova e con Geego-Gin come copilota = Tuono 3.
4. Caccia kalamarian pilotato da Paul Waterflyer e con Jere Mee Kohlson come copilota = Tuono 4 (o “fagiano”).
5. Caccia kalamarian pilotato da Spudd Manilunghe e con Alexis Sanchez come copilota = Tuono 5 (o “quaglia”).
6. X-Wing pilotato da Rufus Starzinger (con il droide astromec D-10 B35-T14 ) = Tuono 6.
7. X-Wing pilotato da Putrellas Morrikony = Tuono 7.
8. X-Wing pilotato da Loopo B. Scott = Tuono 8.
9. X-Wing pilotato da Hope = Tuono 9 (o “allodola”).
Il gruppo ha solo ventiquattro ore per prepararsi al meglio.

 

NdSM: Mea culpa! in un momento d debolezza ho lasciato ai giocatori la facoltà di scegliere i nomi dei piloti degli altri veicoli della loro squadriglia; ne sono risultati dei PNG dai nomi quantomeno buffi!

 

 

GIORNO 292 (55): SI DECOLLA.

È ora di decollare. La Death Star è entrata in orbita attorno a Yavin e si prepara ad attaccare direttamente la base ribelle. La squadriglia “tuono” è in volo in formazione.

In breve i caccia sono fuori dall’atmosfera della luna si Yavin; e dopo pochi istanti i caccia superano gli scudi esterni della Death Star …

 

I caccia assumono una formazione d’attacco …

La radio gracchia “Bloccare gli alettoni in posizione d’attacco!
 

GIORNO 292 (55): LA BATTAGLIA DI YAVIN.


Il gruppo di caccia è in volo …

 

La formazione a V rovesciata è serrata …

 

Un tremore si diffonde sugli scafi dei caccia quando il gruppo attraversa gli scudi esterni della Death Star.

La radio gracchia “Bloccare gli alettoni in posizione d’attacco!

 

 

Lo wookie, Capo-Tuono, ordina agli altri di cambiare formazione … si passa ad una doppia “finger-five” (in pratica i caccia si distanziano tra loro come le dita di una mano aperta e si dispongono su due assi perpendicolari … una formazione molto sicura nei combattimenti nello spazio). Il gruppo procede senza incontrare ostacoli verso le grosse batterie turbolaser che costituiscono l’obbiettivo designato come missione ai nostri eroi ... un attacco diretto ... un diversivo dal vero attacco principale! 

 

Ci si avvicina alla superficie metallica della gigantesca stazione spaziale …

 

 

Il gruppo cambia formazione … ne sceglie una meno “formale” ma più adatta al combattimento “rasoterra” … Highbecca si porta in testa al gruppo di attacco: “Seguitemi … e mi raccomando … tenete qualche proton torpedo per distruggere il nostro obbiettivo finale!

 

 

La corsa d’attacco ha inizio e ben presto i nostri nove caccia si trovano a dover fronteggiare il fitto fuoco di sbarramento di una serie di torrette. Ma i nostri eroi si aspettavano un simile volume di fuoco e rispondono con precisi colpi di laser e con precisi lanci di missili e siluri. Mentre si cominciano a mettere a tacere le torrette la radio gracchia “Caccia nemici! Davanti a noi! Sono una decina!”.

 

Senza perdersi d’animo, senza perdere di vista il loro obbiettivo, e senza smettere di colpire le fastidiose torrette, i nostri eroi si dedicano ai duelli aerei ingaggiando un feroce “corpo a corpo” coi caccia nemici: cabrate, picchiate, manovre al limte della resistenza di veicoli e piloti diventano le tattiche da applicare. Nonostante la fama degli starfighter imperiali, bastano pochi attimi per mettere in luce la migliore tattica ed il migliore armamento dei ribelli … in breve i caccia nemici (ben dieci tie-fighters) sono abbattuti.

 

 

Raggruppiamoci sul lato sinistro e continuiamo la corsa d’attacco!” è il suggerimento che Hope alla guida del suo X-Wing lancia agli altri. Suggerimento accolto con piacere da Highbecca che forte del suo nuovo grado di comandante di squadriglia ordina a tutto il Gruppo Tuono di seguire quel piano ... Si procede velocemente …

 

L’obbiettivo è in vista …

Altre torrette provano a rallentare i nostri eroi … e vengono subito messe a tacere.

 

 

È Geego-Gin il primo ad avvistare una nuova ondata di caccia nemici: “Tie-bomber questa volta!” ... “Altri dieci in arrivo a ore 2. Attenti a questi … Sono più lenti ma hanno un armamento molto molto più pesante!” ... Infatti lo scontro si presenta subito con maggiori difficoltà per i nostri eroi. Se prima bastavano poche “capriole” per evitare i laser nemici, questa volta la pioggia di missili complica le cose. Sebbene due dei tie-bomber vengano abbattuti prima ancora di riuscire ad aprire il fuoco, gli altri otto impegnano i nostri eroi in un combattimento estenuante fatto di una nuova serie di manovre incredibili, evasioni spettacolari e colpi di fortuna.

 

Nova e Geego-Gin vengono duramente colpiti e con loro anche Tuono Cinque rischia grosso … “Siete inutili lì dietro in quelle condizioni … Ritiratevi!” ordina Capo-Tuono … ed al nostro eroe dalle treccine carnose non resta che accettare il duro verdetto “Ricevuto … ci leviamo di torno!”.
Si continua con altri lanci di missili ed altre schivate al limite dell’incredibile … altri due imperiali abbattuti ed altri due ribelli colpiti … non in modo grave stavolta e quando una serie di attacchi del piccolo jawas vanno a buon segno la superiorità numerica dei ribelli diventa travolgente.

 

La lotta si mette bene … ormai il grosso cannone nemico è a tiro … Highbecca prova il primo attacco coi potenti turbo laser del “dragonfly” ma è costretto ad una manovra improvvisa per evitare la salva di turbo laser che la gigantesca torretta (l’obbiettivo che devono distruggere) prova a dirigere contro di lui.

La sorpresa è parzialmente riuscita …

Il grosso turbolaser viene usato anche contro i piccoli caccia ribelli … una mossa inaspettata … una mossa, a ben vedere inutile! I caccia sono troppo agili e veloci per essere dei facili bersagli ed i cannonieri imperiali fanno fatica a prendere bene la mira col goffo cannone a cui sono assegnati.

 

Gli ultimi tie-bomber vengono abbattuti fragorosamente … ed inizia il vero e proprio attacco finale.

Un’ultima sorpresa però sbarra la strada ai caccia ribelli (rimasti in sette a questo punto, con la fuga di Tuono tre e Tuono Cinque): dalla sommità della torretta una salva di piccoli missili colpisce il “dragonfly” di Highbecca che, nonostante le manovre eccellenti del pilota, viene comunque colpito … gli scudi reggono … i danni sono minimi! In pratica una nuova arma difensiva riversa una pioggia di piccoli missili contro le navi che sia avvicinano …

 

Tuono Nove viene colpito … la navetta resiste.

Gli attacchi insistenti dei ribelli cominciano a fare breccia: nonostante laser e turbolaser risultino inutili (per non dire pericolosi a causa di strani “rimbalzi”) sono siluri e missili a dare il colpo di grazia alla torretta.Ci vogliono ben otto lanci a segno per farla a pezzi … ma alla fine, soprattutto grazie ad una serie di ottimi attacchi di Loopo B. Scott (il pilota di Tuono Otto), la pesante e robusta struttura metallica collassa su se stessa ed il gigantesco cannone esplode.

Missione compiuta!” commenta il buon wookie. “Torniamo alla base! Ma attenti, ci saranno ancora decine di caccia in giro … Cerchiamo di portare tutti a casa la pelliccia!”. I caccia ribelli si riuniscono in formazione e si mettono in rotta verso la base … mentre, sotto di loro, sulla superficie della stazione spaziale una sequenza di piccole esplosioni testimonia che il loro lavoro ha avuto successo.

GIORNO 292 (55): VITTORIA.
Missione compiuta!” commenta il buon wookie “Torniamo alla base!” I caccia ribelli si riunisco in formazione e si mettono in rotta seguendo le indicazioni del loro peloso capitano. Entro pochi attimi arriva la notizia che tutti stavano aspettando; la radio garcchia “Obbiettivo principale colpito!” ... Il nostro wookie non se lo fa ripetere, intuisce il pericolo insito dietro quelle poche parole e, di conseguenza, ordina alla sua squadriglia di accelerare la ritirata. Pochi attimi dopo una serie di piccole esplosioni è il preludio alla grossa esplosione dell’intera stazione spaziale. Innumerevoli caccia imperiali, ed anche molti caccia ribelli, vengono coinvolti e distrutti.

Si può finalmente tornare a casa.

 

 

Il resto del volo è tranquillo ... L’atterraggio semplice … ed a terra gente festosa in attesa.

 

 

I festeggiamenti iniziano subito, dapprima timidamente, poi in modo sempre più vistoso e chiassoso. I nostri eroi non sono da meno e, Geego-Gin a parte, non perdono occasione per festeggiare e rilassarsi. Le cerimonie ufficiali sono rimandate al tardo pomeriggio.


In una grande sala, simile per l’architettura ad una cattedrale gotica, sono riuniti la maggior parte dei ribelli, soldati e graduati, in servizio alla base sulla luna di Yavin. I nostri eroi entrano timidamente e cercano posto nelle ultime file … per restare in disparte … per restare defilati. Ma non gli viene concesso. Un solerte soldatino li scorta al loro posto nelle prime file, tra coloro che sono stati gli artefici della grande vittoria ai danni dell’Impero. 

La cerimonia inizia con un lungo silenzio per commemorare i caduti.

In seguito, dopo una serie di noiosi discorsi più o meno politici, comincia la consegna delle onorificenze; sono troppe e quindi vengono solo nominati tutti gli insigniti … tranne tre, due umani ed uno wookie, che a quanto si capisce sono gli artefici dell’attacco finale che ha effettivamente distrutto la Death Star. I nostri eroi sono tutti stati insigniti di onorificenze e medaglie … Ed a tutti loro è stato assegnato un grado nell’esercito ribelle (NdSM: sono tutti CAPITANO tranne Highbecca che, per le sue doti di leader della squadriglia viene nominato direttamente COLONNELLO). Si continua festeggiare con una grande cena (NdSM: non una cena di gala, sia chiaro); durante il semplice ma lauto banchetto c’è tempo per chiacchierare con molte persone … per conoscere un po’ più a fondo questi ribelli … e per farsi coinvolgere sempre di più nella ribellione … insomma, molte chiacchiere, e poca sostanza.

 

 

GIORNO 293 – 297 (56 – 60): PAUSA.
Il gruppo decide di prendersi una pausa per riposare, medicarsi le ferite, mettere in ordine la navetta e, soprattutto per decidere il da farsi: cinque giorni … Cinque giorni in cui ognuno si prende il tempo per pensare un po’ a se stesso ed alle sue priorità personali. La situazione che si è venuta a creare dopo la storica battaglia aerea è piuttosto complessa: da una parte tutti attendono luci da Geego-Gin su cosa intenda fare lui con la sua idea di una visita all’antico tempio jedi di Coruscant; dall’altra Highbecca si dimostra il più interessato a farsi coinvolgere completamente dalla ribellione. In mezzo a questi due navigano gli altri tre: Hope che vuole darsi da fare per aiutare la ribellione; Paul che è stufo di tanta violenza e vorrebbe dedicarsi alla meditazione ed alla ricerca dei cristalli che dovrebbero servirgli per creare la “sua” spada laser; Jere Mee Kohlson, infine, si dimostra più saggio dei suoi colleghi ragionando sui crediti guadagnati fino ad ora, e nel contempo si dimostra anche più indeciso finendo per dare ragione ora all’uno ora all’altro.

In pratica per cinque giorni i nostri eroi si alternano a cercare “cosa fare” nel futuro parlando prima con un generale ribelle, poi con un altro … valutando le missioni che gli vengono prospettate e discutendone. In disparte restano Geego-Gin, interessato solo alle sorti della sua appena ritrovata famiglia, e lo wookie che passa il suo tempo a studiare le componenti degli scudi delle navette mon-kalamarian donategli dall’ammiraglio Sarek. Insomma alla fine dei cinque giorni non è stata ancora presa nessuna decisione. Una nuova grande discussione, come quelle degli inizi, è nell’aria.

 

 

E puntuale arriva: ore ed ore di discussione per decidere del loro futuro … un solo punto sembra essere quello su cui i nostri eroi concordano: “non dividersi di nuovo”. NdSM: la discussione è durata ore sul serio con i miei “dispossenti” che si intestardivano sulle loro posizioni senza cedere un millimetro. Alla fine, o meglio visto che della discussione non si vede ancora una fine, si opta per una missione “di tutto riposo” che permetta ai nostri eroi di sfruttare il tempo libero (ad esempio l’hyperdrive) per continuare e si spera concludere la discussione ancora in corso: si decide di imbarcarsi su una grossa nave (la Vortex rimessa al nuovo) per recarsi sul lontano pianeta denominato “Junkyard” per comprare caccia e navi da trasporto per la ribellione: l’attacco alla Death Star è stato un successo, ma ha avuto in prezzo in uomini e mezzi.
Si parte all’indomani (giorno 298 per 5 Giorni di Hyperdirve verso Junkyard).


GIORNO 303 (65): JUNKYARD.
Dopo cinque giorni di hyperdrive e discussioni i nostri eroi raggiungono la loro meta: un pianetino color ruggine, avvolto in una nuvola di detriti metallici, che ruota attorno ad una fredda stella bluastra.

 

Un po’ di manovre con una navetta da trasporto (la nuvola di detriti metallici è più “densa” e pericolosa del previsto) ed Highbecca atterra dolcemente sulla superficie coperta di rottami di Junkyard … in breve si profila un incontro con un burocrate del luogo che spiega ai nostri eroi la divisione in settori dell’intero pianeta-discarica.

Dopo una breve attesa il gruppo si mette in viaggio su un veloce cingolato verso la prima tappa: alla ricerca di shuttles. Raggiunto ormai a sera il luogo deputato a tali commerci tocca al piccolo jawas portare avanti la trattativa  … poca trattativa, in effetti, dato che alla fine il venditore avrà la somma che vuole in cambio di una serie di rifornimenti e del suo silenzio. Si decide di passare la sera in un albergo locale … trattamento da “ricchi” per una volta … e nelle camere sono a disposizione anche alcune “accompagnatrici”.

GIORNO 304 (66): ANCORA SU JUNKYARD.
Giorno nuovo … Dopo una riposante notte da “ricchi” ricominciano le trattative per gli acquisti di navette e caccia ... È il momento dei caccia. Quattro ore di viaggio su un altro traballante cingolato ed il nuovo venditore è raggiunto. Le trattative come al solito non lasciano molto margine ma Jere Mee Kohlson fa del suo meglio, se non altro per garantire il “silenzio” del venditore. 400 caccia sono una bella quantità da vendere e comprare ed i nostri eroi non si fanno molti problemi sul prezzo (anche perché pare che non abbiamo molta scelta visto che, in pratica, andranno a prosciugare le scorte del piccolo pianeta-discarica). Le trattative del jawas portano ad un accordo per un leggero sovrapprezzo in cambio di operazioni di carico il più veloci possibile. Si tratta comunque di almeno due giorni.

 

 

GIORNO 305 – 306 (67 – 68): TEMPI DI CARICO.
I nostri eroi mantengono le loro stanze in uno degli “alberghi” del pianeta-discarica e, in attesa sia del completamento delle operazioni di carico dei caccia acquistati, sia di pagare i suddetti caccia, passano due giorni ad esplorare un po’ il pianeta in cerca di qualcosa di “bello” da comprare per i propri desideri. Solo a sera del secondo giorno la Vortex è carica e pronta a partire … Pagato il dovuto ed espletate le formalità, è il momento della partenza (NdSM: 4 Giorni di Hyperdirve verso la base ribelle su Yavin).

 

GIORNO 310 (72): CATTIVE NOTIZIE.
Dopo quattro giorni di hyperdrive Yavin è di nuovo in vista.

 

Tuttavia il ritorno su Yavin non porta buone notizie. Il generale Tarth è in attesa proprio dei nostri eroi, ed in particolare richiede un colloquio con Geego-Gin e lo mette al corrente per primo del nuovo problema imperiale che si profila all’orizzonte; facendo vedere al twi’lek un filmato con una richiesta di aiuto … il generale incalza: “Kashyyk è stato di nuovo attaccato dall’impero e questa volta gli wookies hanno richiesto il nostro aiuto … non deve essere una situazione semplice … d’altra parte temiamo una trappola. Come puoi capire non posso rischiare di mandare truppe “regolari”; non siamo pronti ad un confronto diretto. Parlane coi tuoi amici … credo che Highbecca abbia il diritto di sapere tutto ciò, ma non volevo avvisarlo per primo per evitare che desse in escandescenza … puoi comprendermi vero?” Geego-Gin è palesemente  scioccato, dopotutto Kashyyk è la sua seconda casa: “Ok, gli parlerò io.

Come ci si aspettava la reazione di Highbecca alle notizie è rabbiosa; in pratica appena avuta la notizia lo wookie comincia a preparare la nave per la partenza … sono gli altri che lo rallentano e che lo convincono ad attendere almeno un paio d’ore, il tempo di preparare una seconda nave.

 

Infatti a tempo di record viene preparato alla partenza un YT-transport per fornire aiuto alla Exxodus; a bordo della nuova nave Nova prenderà il comando e volerà assieme a Loopo B. Scott, Stella Impazzita e Nebbioso.

Le due navi si mettono velocemente in orbita, pronte al salto in Hyperdirve in formazione: una manovra difficile che lo wookie non ha mai gestito prima. Sarà la tensione … Sarà il coinvolgimento personale … Ma lo wookie, più silenzioso del solito, gestisce le cose al meglio delle sue possibilità ed il salto va a buon fine.

 

Ci vorranno altri 4 giorni per raggiungere Kashyyk (NdSM: 4 Giorni di Hyperdirve verso il pianeta delgi wookie Kashyyk – giorni 310 – 314 (72 – 76) in hyperdrive).

 

GIORNO 314 – 315 (76 – 77): KASHYYK.
L’arrivo sul pianeta conferma le cattive notizie: uno star-destroyer è in orbita (si sta allontanando dalle navette dei nostri eroi). Ma è da solo e non si vedono caccia di scorta.

 

 

Cerchiamo un punto per atterrare vicino a casa!” suggerisce Geego-Gin … Highbecca approva e comincia ad avvicinarsi al suo pianeta. In breve radar e comunicazioni sono oscurati … da qualcosa che si trova sul pianeta, stando alle ultime rilevazioni effettuate dai nostri eroi.

 

La Exxodus atterra rumorosamente nella foresta nei pressi della “casa” di Highbecca, ma abbastanza lontano dai “centri abitati” da evitare brutte sorprese imperiali. L’altra nave segue lo wookie ed atterra a breve distanza. Tutti hanno il buon senso di rimanere a bordo in attesa di ordini dai cinque eroi. In pochi attimi le navi sono circondate da truppe wookie … Uno wookie ed un umano si fanno avanti con le armi spianante … Il portellone della Exxodus si apre ed Highbecca si impegna in una breve discussione … i due wookie non si conoscono ma pare che Highbecca sia comunque conosciuto dal “capo” di questo gruppo di ribelli pelosi. I nostri eroi vengono accolti dagli wookies che li scortano dal loro capo: una lunga marcia di qualche ora nella foresta … un momento di “pace” che stimola la nostalgia di Highbecca, Geego-Gin e, infondo, anche di Jere Mee Kohson.

Si arriva infine ad un complesso di grotte dove questo gruppo di wookies ha sistemato la sua base. Il capo si dimostra più amichevole, dopotutto viveva poco lontano dal nostro wookie e quindi lo conosce, e comincia subito a spiegare ai nostri eroi la situazione senza perdere tempo in convenevoli: “Gli imperiali sono sbarcati in forze e con numerosi walkers … le nostre armi non possono competere, ma loro fanno fatica nella boscaglia … un altro gruppo sta cercando di recuperare armi più pesanti da un vecchio campo di battaglia qua vicino … Si sono stabiliti nelle città, in particolare in una piccola città del nord dove stanno interrogando e torturando gli abitanti … non sappiamo cosa stiano cercando ma hanno ridotto a vegetali viventi già diversi wookies …”. A queste parole il primo a reagire è Paul Waterflyer, finora rimasto zitto e “vittima” degli eventi; il vecchio jedi si concentra sulla forza “Il pianeta è vivo … la forza è potente … ma ci sono due anomalie una vergenza indefinita e positiva a nord … ed un servitore del lato oscuro a nord-ovest … ha una grande forza … ma è una sorta di “rabbia”!”. Con queste parole Paul si intromette nei discorsi, attirando l’attenzione degli altri. La riunione continua. Alla fine la decisione è presa: “La cosa più importante è ottenere delle armi migliori … poi ci concentreremo sul resto … Voi potreste aiutarci in questo vero? Sicuramente ne sapete e ne capirete di più di noi wookie … Vi muoverete domani!” … il gruppo accetta e si prepara ad una notte nelle grotte prima di una nuova marcia nella foresta.

 

La notte passa tranquilla, nonostante il clima di guerriglia in cui si trovano i nostri eroi; ed al mattino di buon’ora si parte verso la Palude di Shkanyyk sede di una battaglia contro i droidi nell’ultima guerra. Arrivati sul posto Highbecca incontra un suo grande amico, anch’egli esperto di macchine, che dirige i lavori di recupero. L’attenzione ora è concentrata su un vecchio walker quasi intero ma semisommerso nel fango … Le operazioni sono lente … Il marchingegno sembra essere delicato e fragile …

Paul si concentra … si fa avanti … “Ci penso io! Fatevi da parte!” … l’umano stende il suo braccio destro verso il walker … con la mano fa il moto di raccoglierlo … la Forza è con lui … ed incanalandola verso il relitto lo solleva in aria (tra lo stupore degli astanti) e lo depone dolcemente al suolo. Paul è soddisfatto … finalmente sta usando la Forza per fare del bene e portare speranza.

Altri piccoli problemi di impaginazione ... quello che seguirà,quindi, non sarà reimpaginato ma solo corretto dove eventualmente necessario.

GIORNO 315 (77): KASHYYK – PALUDE DI SHKANYYK
I nostri eroi sono ancora al lavoro nella Palude di Shkanyyk (NdSM: sede di una vecchia battaglia contro i droidi nella guerra di circa trenta anni or sono), impegnati nelle operazioni di recupero di alcuni vecchi macchinari per ottenere armi adatte a combattere i walker imperiali.
Il lavoro è lungo, ma procede bene … e, dopo un’intensa giornata, giunge l’ora dell’agognato riposo; una tenda non è certo una stanza di lusso, ma è una valida alternativa ed un interessante cambiamento rispetto alla cuccetta di una navetta.

GIORNO 316 (78): SCOMPARSI.
La notte è tranquilla ed il sonno molto ristoratore. Non così il risveglio: “Woooooooorghhh!” Uno wookie grida l’allarme! Il perimetro difensivo è stato violato … due guardie sono addormentate e non si svegliano … i nostri eroi si armano di tutto punto ed escono … si guardano attorno per rendersi conto della situazione e: “… mancano Paul, Hope e Nova …” sentenzia Geego-Gin. Highbecca non gli da ascolto e per prima cosa vuole sincerarsi delle condizioni dei due fratelli pelosi: “stanno bene” commenta la guaritrice incaricata di prendersi cura di loro “stanno solo dormendo … e dormono come sassi!”.
Solo a questo punto il nostro peloso eroe si rende conto della scomparsa dei tre compagni e decide di mettersi alla loro ricerca … qualche minuto nei boschi circostanti ed una traccia è trovata: “Si dirigono a nord, verso l’area sacra … queste tracce sono inequivocabili.”

I nostri eroi, o meglio i tre rimasti al campo, si mettono subito all’inseguimento … mantengono un buon passo ma non riescono a raggiungere le loro “prede” … evidentemente le tre ore stimate di vantaggio sono sufficienti a mantenere le distanze.
Inoltre è di nuovo Highbecca a notare una cosa che lui giudica inquietante: la foresta è silenziosa, troppo silenziosa … ed anche belve che normalmente non si farebbero problemi ad attaccare uno wookie, se ne stanno tranquille ed alla larga. “Qualcosa non va!” è, comunque, l’unico commento del “peloso”. La lunga marcia forzata ed il terreno impervio affaticano parecchio i nostri eroi ed anche lo wookie, rinomato uomo “di fatica”, comincia ad arrancare quando giunge la sera … “Accampiamoci …” suggerisce il twi’lek “… in queste condizioni ed al buio non andremo da nessuna parte!”. Così i nostri tre esploratori optano per una piccola radura su una collina … cominciano ad organizzarsi per fare la guardia ... ma all’improvviso prima lo wookie e poi il jawas cadono addormentati. Geego-Gin non si fa prendere dal panico (anche se è visibilmente preoccupato) e, dopo essersi sincerato di non riuscire a svegliare i suoi compagni, si organizza per una lunga e solitaria guardia notturna.

GIORNO 317 (79): L’AREA SACRA.
Il risveglio dello wookie e del piccolo jawas è dolce … hanno dormito bene… molto bene, come non accadeva da tempo … sono estremamente riposati. Ovviamente questo non vale per Geego-Gin che ha passato la notte in bianco vegliando sui due compagni. “E adesso vado a dormire!” sono le uniche parole che rivolge ai suoi due amici … e, detto fatto, si sdraia e si lascia andare ad un sonno profondo (ma poco riposante) per circa quattro ore; agli altri due, resisi conto dello strano sonno che li ha colpiti la sera prima e del conseguente comportamento del twi’lek, non resta che aspettare il suo risveglio.

Nel frattempo…

Paul si sveglia … gli sembra di aver dormito per giorni interi … e gli sembra di non aver mai dormito così bene. Apre gli occhi e si ritrova nella semioscurità di una caverna rischiarata solo da pochi cristalli azzurrognoli luminescenti. Un forte odore di incenso pervade l’ambiente ed impedisce al nostro eroe di concentrarsi a dovere per utilizzare la Forza. “Ma dove diavolo sono … E perché sono vestito ed equipaggiato per bene quando l’ultima cosa che ricordo è di essermi spogliato per andare a dormire?” Con queste ed altre mille domande per la testa il nostro vecchio jedi comincia ad esplorare la grotta: una stanza rotondeggiante con un unico cunicolo che ne esce … segue il cunicolo e scopre la triste verità ”… la strada è bloccata! Sono murato vivo qui dentro? Ma com’è possibile?!” Ancora nessuna risposta … Paul è veramente solo. Appoggia le mani sulla pietra che blocca l’uscita e prova a spingere … con la forza fisica non ottiene nulla … ma con sua sorpresa alcuni cristalli inseriti (sembrerebbe di proposito) nella roccia reagiscono alla Forza che scorre nel nostro eroe … ne attingono una parte … ed il masso si sposta rivelando una caverna più vasta illuminata da un enorme cristallo azzurrognolo sito nel suo centro.

La situazione improvvisamente migliora per il nostro vecchio jedi: non è più da solo … praticamente in contemporanea al suo arrivo da altre due stanzette molto simili spuntano Nova ed Hope; i due giovani sono nelle sue identiche condizioni (riposati al meglio ma intontiti dall’incenso). I tre jedi cominciano a studiare la situazione preoccupati dalla mancanza di uscite … e ben presto si rendono conto della presenza di una strana vergenza nella Forza in quella stanza, anzi, nel cristallo che le sta in centro.

Decidono, per prima cosa, di dedicarsi allo studio dell’unica cosa “strana” della stanza: il cristallo. Le prime indagini non portano a nulla, non finchè qualcuno non prova a sfiorarlo. Il primo è Paul, ma tutto ciò che ottiene è uno strano suono incomprensibile. Il secondo è Hope … questa volta va meglio, sembra un linguaggio, ma nessuno dei tre lo capisce. Solo alla volta di Nova le parole sono scandite con chiarezza: “Il mio nome è Sarmak … son un maestro jedi! Chi siete voi che richiamate la mia memoria? Cosa cercate da un vecchio maestro come me?” … Paul è sconvolto; lui è l’unico che ha sentito nominare un certo Maestro Sarmak … ma l’ha sentito solo nei racconti del suo vecchio maestro … ne ha sentito parlare di come fosse un grande maestro vissuto quasi mille anni or sono! L’immagine di un vecchio cerean vestito “da jedi” con una tunica ed una spada laser appesa alla cintura appare all’interno del grande cristallo.

“Maestro, ci onora la tua presenza qui, ma per la verità non sappiamo nemmeno dove sia il “qui” … quello che cerchiamo è una migliore comprensione dell’universo e della Forza che lo governa!” Con queste parole il nostro vecchio jedi imposta una discussione col maestro “fantasma” che sembra rinchiuso nel cristallo; nessuno chiede spiegazioni a riguardo … tutti e tre i jedi si dicono desiderosi di imparare qualcosa ed il maestro li accontenta mettendoli di fronte ognuno ad una sfida sulla strada che li riporterà in superficie

• Paul si trova costretto ad affrontare una tremenda creatura: un grosso animale predatore e carnivoro (NdSM: un Rankor). La scelta per il nostro eroe è tra una lotta violenta e rischiosa ed una “agile fuga” … la decisione di Paul è una via di mezzo: usa la Forza per sollevare in aria il bestione e fugge, subendo un solo attacco dai lunghi artigli della creatura (un graffio sulla schiena), passandogli sotto e sfruttando la sua maggiore agilità … “Non è una creatura malvagia … la natura l’ha creata così … vuole solo mangiare … e non è mia intenzione togliergli la vita!”
• Nova, analogamente, deve scegliere se aiutare una femmina di un grosso felino che difende una nidiata o un maschio alla fame che vorrebbe cibarsi dei piccoli. Per “solidarietà femminile” e stimolata dall’istinto materno opta per dare il suo aiuto alla femmina … il maschio è presto sconfitto ma la femmina, non fidandosi appieno della giovane umana la ferisce ad una spalla per intimarle di andarsene (e l’intimidazione ha effetto). (NdSM: in pratica la lezione per Nova è che spesso nelle controversie che un jedi è chiamato a dirimere entrambe le parti in causa possono avere una parte della ragione … lo jedi dovrà decidere con saggezza).
• Hope si ritrova con una questione più complessa: deve scegliere tra difendere una donna che fugge da uno jedi oppure assecondare il jedi che la percepisce come “lato oscuro” (NdSM: Hope non percepisce alcuna ostilità nè “oscurità” dalla donna). Dapprima il giovane prova a discutere con l’altro jedi, più anziano di lui, per farlo desistere dai suoi propositi … poi si ritrova “pugnalato alla spalle” dalla avvenente dama che cercava di difendere e che lo colpisce con quella che sembra una “frusta laser”. Lo jedi più vecchio si frappone fra Hope e la donna ed inizia una spettacolare battaglia contro di lei … Hope non tenta nemmeno di intervenire … dopo qualche minuto, finalmente, lo jedi trova un varco nella difesa della donna e la abbatte con un solo poderoso colpo. Non solo il giovane ha avuto la possibilità di vedere alcune tecniche di spada nuove, ma ha anche capito che spesso le apparenze ingannano e che dietro la gentilezza può nascondersi il male!

I tre si ritrovano all’uscita ciascuno del proprio tunnel nei pressi di una radura vicina all’area sacra degli wookies … Paul è il primo a rivedere la luce uscendo da un grotta; è seguito presto da Nova che esce ferita e trascinando dietro di se il cadavere del felino maschio dalla cavità nascosta tra le radici di un grosso albero … nel frattempo arrivano anche i tre esploratori (Jere Mee Kohlson, Geego-Gin ed Highbecca) rimessisi sulle tracce dei tre jedi dopo aver concesso le famose quattro ore di sonno al twi’lek. NdSM: è ormai pomeriggio inoltrato a questo punto della storia. Manca solo Hope che, sbucando da dietro una cascata deve trovare il modo di passare oltre senza lasciarci le penne … si concentra … punta la mano verso la cascata ed invoca la Forza … la cascata si blocca per un istante a mezz’aria ed il giovane può spiccare un balzo ed atterrare atleticamente all’esterno al margine del laghetto dove la cascata riprende immediatamente a tuffarsi.

Il gruppo è riunito … ma non c’è nemmeno il tempo per discutere su cosa sia successo che le sensazioni dei tre jedi (all’unisono) li mettono in guardia: un dark user si è introdotto nell’antico tempio wookie. Il gruppo non esita e guidato da un Highbecca fervente di ardore religioso (NdSM: se così si può dire) si dirige verso l’area sacra. “Se vi dico di non proseguire oltre, voi fermatevi …” spiega lo wookie “… nemmeno a me è consentito l’accesso a tutte le aree del complesso … spero solo che l’intruso non sia dove io non posso andare!”.
Vana speranza … raggiunto il perimetro esterno i non-wookie si devono fermare … e solo Highbecca avanza verso il pericolo … l’intruso si è addentrato dove non doveva …

Peggio ancora, l’intruso è sceso nelle cripta, luogo interdetto anche alla gran parte degli wookie … Highbecca non sa cosa fare, dopotutto sarebbe un sacrilegio se dovesse scendere di sotto. Tuttavia proprio dal sotterraneo provengono rumori di vasi e cocci infranti … lo wookie non potrebbe scendere, per rispettare le usanze del suo popolo … d’altra parte non vuole nemmeno lasciare che uno sconosciuto compia uno scempio … la scelta rimanente è una sola: “WOOOOOOOORRRGH!” Highbecca urla la sua sfida!
L’intruso comincia piano piano a salire le scale ed i nostri eroi, accortisi di ciò cominciano a pensare ad un piano … i pensieri sono subito smorzati da Paul: “Fatevi indietro … lasciate fare a me ed Hope … questo è un lavoro da jedi!” … Gli altri, in parte sorpresi dalle parole dello jedi, si fanno da parte … ma non avranno il tempo di restarsene con le mani in mano.

Mentre dalle profondità della cripta wookie esce, avvolto dalla luce rossastra di una lightsaber, un jedi oscuro (NdSM: sith mi sembra eccessivo … apprendista sith, forse, è più giusto) che cerca di stordire con un “colpo di Forza” il povero wookie rimasto troppo vicino all’apertura, alle spalle dei nostri eroi, dal margine della foresta spuntano due walkers bipedi che cominciano a bersagliare con i loro cannoni i nostri malcapitati ribelli.

Ha inizio così un’epica battaglia combattuta su due fronti: mentre Highbecca, Jere Mee Kohlson, Geego-Gin e Nova si appostano dietro ad un muretto per contrastare i due walker a colpi di armi da fuoco, Hope e Paul si concentrano in una battaglia tra jedi contro l’oscuro Force-user che si è presentato a loro col sinistro nome di Darth Void.

Gli attacchi dei walker sono imprecisi e di conseguenza non impensieriscono più di tanto i quattro eroi che si danno da fare per abbatterli, per contro la sicurezza fornita dalla robusta corazzatura spinge i trooper imperiali a sottovalutare i danni che i ribelli poco a poco infliggono ai loro veicoli: la tattica la decide il twi’lek … “Cominciamo a colpirne tutti uno … concentriamo il fuoco ed abbattiamolo … poi, forse, possiamo provare a catturare il secondo!”.

Parole forse spavalde, ma che trovano l’assenso degli altri, inutile dirlo, soprattutto del piccolo jawas che non vede l’ora di giocare un po’ con quel coso. Al contrario le cose non si mettono affatto bene per i due jedi … sebbene siano in due contro uno, il dark user sembra essergli superiore … si dimostra essere sia in grado di combattere con furia e potenza con la sua spada rosso sangue; sia in grado di sfoderare poteri devastanti quali fulmini che feriscono e stordiscono i nostri eroi …
È un duello avvincente, fatto di parate, finte, Forza ed agilità … lo scontro incalza coi due jedi in difficoltà … ma di certo non è una passeggiata per il loro oscuro avversario che viene ferito più volte … la situazione, tuttavia, sembra volgere al peggio per i due eroi-jedi.

Nel frattempo la perseveranza e le armi da fuoco dei nostri quattro “soldati” fanno il loro lavoro ed uno dei due walker, in preda alle fiamme, esplode fragorosamente. È il momento per Geego-Gin per mettere in atto il suo folle piano: coperto dal fuoco di Nova e dello wookie si lancia in volo col jet pack … scarica un missile sulla “testa” del walker e vi atterra sopra con grazia. Ancora qualche colpo per sfondare il portello e, arma spianata e con una potente granata in mano intima la resa ai due occupanti (che, inutile dirlo, essendo senza via di scampo accettano di essere fatti prigionieri).
Intanto il piccolo jawas si introduce nel tempio per curiosare un po’ in giro all’insaputa di tutti e, in fondo, anche per dare un aiuto ai due jedi … la situazione gli sembra disperata quando vede cadere Paul sotto un devastante colpo di lightsaber. Il piccolo eroe però non si fa prendere dal panico ed esplode un paio di colpi contro il sith … questi, dal canto suo prova a pararli con la spada … ma è colto un po’ alla sprovvista, accecato dalla rabbia, e fallisce. È stato ferito da un … “coso” del genere … non può permetterlo … e per pura vendetta sadica si accanisce contro il piccoletto procurandogli una dolorosa ferita e mettendolo in fuga. Di ciò approfitta Hope che, riprendendo un po’ fiato, si getta all’attacco e ferisce gravemente il nemico … l’attacco lo lascia scoperto … sembra la fine quando il sith si prepara a calare la sua spada contro il povero giovane jedi. Ma uno sparo dall’ombra rivela la verità … altro che fuggito … il jawas è ancora lì … si è solo spostato per avere un migliore angolo di tiro … ed il suo colpo va di nuovo a segno centrando in pieno volto il nemico ed abbattendo definitivamente lo stremato dark user.

La battaglia è finita … Hope è gravemente ferito … Paul è moribondo … il jawas è ferito … ma i nostri eroi hanno vinto: un dark user è stato abbattuto ed un walker imperiale è nelle mani dei sei ribelli (assieme e due prigionieri).

GIORNO 317 (79): DOPO LA BATTAGLIA.
Si fa sera su Kashyyk per i nostri eroi. I combattimenti contro il “dark user” ed i walkers imperiali sono appena finiti, ma non c’è tempo per riprendere fiato; non ancora. Hope, Paul e Nova ridiscendono nel santuario wookie richiamati ancora una volta dallo spirito del maestro jedi rinchiuso nel cristallo; ancora una volta devono dimostrare di saper usare la forza per essere degni dell’incontro. Il colloquio questa volta è più tranquillo … ma anche più enigmatico … si parla del futuro e del passato dei nostri eroi … si parla di cristalli per le spade laser (NdSM: finalmente i tre jedi riescono ad impossessarsi dei preziosi cristalli necessari alla costruzione di una nuova spada) ed il tutto culmina, con sorpresa dei nostri eroi, in una cupa profezia in cui l’impero galattico non è che la prima “crisi” che attraverserà la galassia.

Nel frattempo Highbecca, Jere Mee Kohlson e Geego-Gin si occupano di interrogare i due prigionieri … i due trooper si dimostrano particolarmente codardi ed arrendevoli e risponderebbero alle domande dei nostri eroi anche senza le pur leggere torture messe in atto dal twi’lek. Stando a quanto appreso dai prigionieri il loro compito era solo scortare il dark user ed obbedire ai suoi ordini; non sanno nulla di wookies catturati e torturati … e sanno solo che alla eventuale morte del loro leader avrebbero dovuto trasmettere il codice “ordine 51” e tornare velocemente alla base.

Il gruppo si riunisce a breve … “Che si fa ora?” è la mezza domanda sulla bocca di tutti. “Riuniamoci agli altri wookies ribelli …” propone Highbecca; “… quindi consegneremo loro i prigionieri e studieremo con loro il da farsi!” Il viaggio di ritorno a bordo del walker catturato è piuttosto veloce ed è appena calata la notte quando i nostri eroi raggiungono la Palude di Shkanyyk e consegnano i prigionieri ai ribelli pelosi.

I due jedi (e Nova) non perdono tempo, si fanno presentare ad uno sciamano e chiedono quale sarà la loro punizione per aver violato un’area sacra a loro interdetta. Lo sciamano è perplesso: “… la punizione sarebbe la morte! … ma … come potrei dare la morte a coloro che hanno fatto tanto per noi wookies e che sono discesi dove non dovevano solo per eliminare il male?” sempre più pensieroso e serio, il vecchio wookie aggiunge “… ebbene ho pensato ad una soluzione diversa … se voi foste sciamani e wookie non ci sarebbe stato nessun sacrilegio … ovviamente non potete diventare wookie … e quindi nemmeno sciamani … ma credo che i nostri antenati saranno soddisfatti ugualmente se accetterete di sottoporvi alla prova della visione. È la prova che devono superare tutti i wookies che vogliono diventare sciamani … A voi la scelta: la prova della visione o la morte!”.
I tre senza pensarci due volte accettano la prova … dopotutto erano ben consci del fatto che stavano infrangendo una regola sacra. Lo sciamano, soddisfatto, continua: “… ebbene, così’ sia! Vi avverto però che questa prova porterà grandi sofferenze … e potrebbe comunque condurvi alla morte!”

Detto questo l’anziano (NdSM: in tutto ciò coadiuvato da un interprete) conduce i nostri tre eroi in una tenda dove prepara per loro e quindi consuma con loro uno strano infuso di erbe … l’effetto è immediato … i nostri eroi si lasciano andare ad un lungo sogno ad occhi aperti fatto di visioni, dolori, delirio e crisi epilettiche. Il rituale dura l’intera notte.

Nel frattempo gli altri tre consegnano i prigionieri e discutono con i “capi” quale sia la condotta migliore al momento. Tutto questo li porta a scoprire che gli imperiali hanno cominciato una ritirata strategica. “… è il momento giusto per attaccare … e domani all’alba colpiremo!” sentenzia lo wookie.

GIORNO 318 (80): L’ALBA.
Non è ancora sorto il sole quando i tre eroi “normali” cominciano a svegliarsi; il loro piano è semplice: si muoveranno con il walker verso le loro navi e, dopo averlo consegnato alle truppe wookies, si prepareranno al decollo ed a fornire supporto aereo all’attacco di terra che i ribelli intendono lanciare contro le truppe imperiali. Ma per prima cosa bisognerà vedere in che condizioni saranno i tre jedi.

E di lì a poco è Paul a trascinarsi fuori dalla tenda … nauseato, stanco e quasi incosciente non ha energie se non per allontanarsi di qualche metro e stendersi sull’erba e prendere aria. Passa quasi un’ora prima dell’uscita di Nova … anche lei è messa male … oltre a nausea, stanchezza ed incoscienza presenta un braccio slogato (o forse rotto secondo le osservazioni del jawas). Per ultimo dopo un’altra manciata di minuti esce Hope … è quello in condizioni peggiori: una gamba è girata in malo modo … evidentemente rotta. I tre sani si precipitano in aiuto dei jedi e fanno in modo che una guaritrice wookie possa prestare le prime cure … ma la situazione è grave … bisognerà ricorrere al bacta tank ed  al droide medico per risanare al meglio Hope e Nova. Cosi i tre malati vengono caricati, praticamente incoscienti, prima sul walker e poi trasferiti sulla Exxodus.

Di lì a poche ore infuria la battaglia … una battaglia che i wookies vincono senza problemi soprattutto grazie all’aiuto dei nostri eroi … con un po’ di perdite certo, ma conquistando un bel po’ di armi e facendo un buon numero di prigionieri. È già pomeriggio quando la battaglia è finita ed in uno degli insediamenti più grandi si cominciano a radunare i prigionieri ed a studiare quello che hanno abbandonato sul terreno: particolare attenzione viene dedicata ai computer … in particolare dal twi’lek e dallo wookie. Highbecca si arrangia da solo con i computer ed i droidi e trova alcuni dati di navigazione … ordini per il movimento di altre truppe (NdSM: una nave nota come Executor sta per fare rotta verso Yavin) … dati di inventario … dati tecnici sulle truppe e le armi sbarcate … una serie di “coordinate spaziali” legate a pianeti, missioni imperiali o semplicemente annotate con cura.

Geego-Gin invece preferisce sfruttare i prigionieri … non ne ricava poi molto di più di quello che già sanno, tranne forse la conferma al fatto che le truppe mandate su Kashyyk e gli equipaggiamenti di cui erano dotate fossero di seconda scelta. Insomma la battaglia di Kashyyk è conclusa ed ai nostri eroi non rimane, praticamente nulla se non tre feriti piuttosto gravi, un walker imperiale da risistemare e la riconoscenza degli wookies (che solo Highbecca sa essere un dono degno di nota). Il gruppo viene invitato a festeggiare per l’intera giornata successiva … ovviamente si accetta, ma solo dopo essersi assicurati che Nova ed Hope non siano più in pericolo di vita. NdSM: mentre per Nova l’operazione chirurgica eseguita dal droide medico è sufficiente e basterà un po’ di riabilitazione per riottenere l’uso perfetto del braccio malandato, per Hope la situazione è più complicata: la gamba è salva ma senza una protesi lo jedi zoppicherà per sempre (perdendo l’agilità che è il suo punto di forza).


GIORNO 319 (81): FESTEGGIAMENTI
La vittoria contro i trooper viene festeggiata rumorosamente ed a lungo dagli wookies che organizzano enormi banchetti in tutte le loro comunità coinvolte nella faccenda. I nostri eroi non si fanno pregare troppo e partecipano ai festeggiamenti (assieme agli altri non-wookies presenti sul pianeta) … Un’intera giornata di gozzoviglie e banchetti è stancante ed i nostri eroi si ritrovano stanchi ma soddisfatti a riposare sulle loro navette in attesa del ritorno a Yavin fissato per l’indomani. All’appello manca Highbecca, rapito dai suoi simili e festeggiato, finalmente come un vero eroe, della sua gente.

GIORNO 320 (82): RITORNO.
Si parte. Il gruppo si riunisce e parte alla volta di Yavin con le due astronavi. I feriti andranno curati al meglio dai medici ribelli e bisognerà trovare un modo (ed un luogo) per far avere una protesi di buona qualità ad Hope. Highbecca è tornato solo al mattino, stanco e sporco ... nemmeno lui sa bene come abbia festeggiato, l’ultima cosa che ricorda è una gara di bevute con un suo amico … e di essersi svegliato circondato da “donne wookie”. I calcoli sono fatti in breve e, seppur con qualche sobbalzo di troppo, le navette scivolano in hyperdrive alla volta del gigante gassoso …
NdSM: il viaggio durerà 6 giorni (i nostri eroi arriveranno su Yavin il giorno 326 (83).