Sesta parte

I PERSONAGGI

 

Alberto = Geego-Gin = twi’lek – soldier = il cacciatore di taglie col braccio bionico; è passato un bel po’ da quando ha messo per la prima volta in gioco le sue doti da leader e da diplomatico, ma se ne serve ancora e piuttosto bene sia che le stia usando per i ribelli, sia e soprattutto se le sta usando per se stesso. Alla luce delle novità scoperte sulla sua famiglia, intravede davanti a se solo un percorso oscuro e misterioso. Di chi fidarsi? La risposta che sceglie è la più semplice: di nessuno! Si aggiunga a questo un peggioramento del suo carattere che sempre più spesso dà spazio a sfoghi di vera e propria malvagità. Ciò nonostante le sue azioni sono state riconosciute come eroiche dalla ribellione e gli sono valse il grado di “second leutenant” nell’esercito ribelle.

Matteo = Highbecca = wookie – scout / soldier = ormai non solo rappresenta la parte più “tecnica” del gruppo, ma mantiene anhce il suo valore di “buonsenso e la moderazione: una sorta di coscienza del gruppo”, anche se ultimamente preferisce isolarsi e dedicarsi alla meccanica piuttosto che perdere tempo a discutere con i suoi testardi colleghi; ha abbandonato volentieri il ruolo di “comandante” per prendersi cura della sua amata navetta (rimessa a nuovo, migliorata ed armata di tutto punto) e del piccolo caccia “dragonfly”. Il nuovo obbiettivo è provare a diventare il miglior pilota peloso che si sia mai visto. È quello più legato ed interessato alla ribellione; ha la seria intenzione di darsi da fare in prima persona per abbattere l’impero e, anche per questo, gli viene riconosciuto il grado di “second leutenant” nell’esercito ribelle.

Arturo = Jere Mee Kohlson = jawas – scoundrel / gunslinger = un cacciatore di taglie che mentre si rende conto di quanto possa essere pericolosa per lui la spasmodica ricerca di ricchezza a scapito di tutto e tutti, coltiva le sue abilità di “combattente”; anzi, le sue doti di “eroe”. Affina in particolar modo il suo tempismo, se così si può dire, per risultare indispensabile nelle situazioni più disparate e disperate. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: arricchirsi; ma ora sembra un jawas più maturo e prudente. Un pensiero oscuro continua a frullargli nella testa “Quanti soldi farei se vendessi i due jedi all’impero?”. Nonostante ciò viene insignito del grado di “master warrant officer” della ribellione, cosa che in effetti lo interessa veramente poco.

Beppe = Hope = human – jedi = Ha ritrovato il vecchio maestro, ma ormai questi non ha più nulla da insegnargli. Il giovane continua a perfezionarsi da solo specializzandosi nelle tecniche di uso delle due spade. Per contro si è rinchiuso in una sorta di auto isolamento; per proteggere se stesso, ma sicuramente anche per proteggere gli altri (andare in giro con uno jedi non è salutare di questi tempi). Comincia a vedere con curiosità i timidi segnali di “comportamento jedi” mostrati da Nova, e tra i due è sorto un rapporto “... ai limiti del lecito, per quel che riguarda i jedi”. Aver salvato Paul è stato fonte di nuova ispirazione e fiducia in se stesso … ora vuole continuare a fare del bene. La sua posizione all’interno della ribellione è quella di un “chief warrant officer”, ma a lui non interessa, gli basta essere di aiuto, essere un buon pilota e, soprattutto, essere un buon jedi.

Luca = Paul Waterflyer = human – jedi = tornato in gruppo continua la sua ricerca della “verità” attorno alla Forza. Ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo va sfruttata. Aumenta ancora la sensazione di un oscuro destino ad attenderlo, anche alla luce delle rivelazioni dello spirito di Sarmak. Continua a sentirsi incompleto … ed a ciò si aggiunge una nuova ferrea volontà di evitare altre morti (gli sono bastati i caduti della battaglia di Yavin) e questo, in fondo, è un nuovo punto di contrasto con coloro che sono di nuovo suoi compagni di avventure (in particolare col twi’lek che sembra percepire tutte le perdite come “necessari sacrifci”). La sua posizione all’interno della ribellione è quella di un “master warrant officer” ma gli dà poco peso, a meno che questo non serva ad evitare situazioni violente.


NdSM: ho aggiornato, a norma di regolamento, il “grado” che i nostri eroi hanno ottenuto nell’esercito ribelle, in pratica subito dopo la battaglia di Yavin.

Diario:

GIORNO 326 – 338 (83 – 95): FUGA.
Il ritorno su Yavin non è dei più felici: l’intera flotta ribelle è dispiegata ed in partenza (attendevano solo il ritorno delle navi dei nostri eroi) per fuggire dalla base sulla luna di Yavin in seguito all’allarme lanciato dalle spie bothan riguardante un nuovo imminente attacco imperiale su vasta scala.

Ben presto i nostri eroi vengono contattati via radio dalle truppe ribelli ed invitati ad agganciarsi all’ammiraglia della flotta per un nuovo balzo in hyperdrive verso un punto di ritrovo segreto nello spazio. Non possono fare altro che obbedire e compiere la manovra di attracco. Vengono immediatamente convocati dal generale Tarth per fare il loro rapporto su quanto accaduto su Kashyyk; e, ovviamente, di nuovo obbediscono. Durante il colloquio lasciano parlare Highbecca in quanto loro comandante (stando alla gerarchia dell’esercito ribelle) in modo che sia proprio lui, quello più direttamente coinvolto, a svelare i dettagli delle operazioni in sito. Solo Paul ha voluto aggiungere qualcosa “da jedi” sulla parte di missione che, in un modo o nell’altro, si è svolta all’insaputa del wookie. Il viaggio in hyperdrive verso il punto di ritrovo sarà lungo (NdSM: ben 12 giorni) ma questo darà ai nostri eroi il tempo di riposare, curarsi, riequipaggiarsi e rifornire la nave; nonché di farsi affidare qualche nuovo lavoro. La cosa è positiva soprattutto per Hope che in seguito alle disavventure sul boscoso pianeta degli wookie necessita di una protesi cibernetica ad una gamba; protesi che gli viene perfettamente (e gratuitamente) installata durante la navigazione in hyperdrive.

 

Si parlava di lavoro; ebbene ai nostri eroi vengono proposte, dal solito generale Tarth, quattro nuove missioni, alcune più vicine ai loro interessi personali, altre decisamente più aderenti alle pressanti necessità della ribellione:
1. Scoprire qualcosa a proposito del progetto imperiale denominato “I.O.N.”, un progetto che, stando alle poche informazioni in possesso dei ribelli, ha a che fare con un nuovo concetto di nave stellare.
2. Recuperare alcuni database dal vecchio tempio jedi su Coruscant (NdSM: missione studiata dal generale in persona per ottenere qualcosa di buono per la ribellione e nello stesso tempo per venire incontro alle necessità personali del twi’lek).
3. Prendere contatto con un certo Colonnello Arcturus dell’esercito imperiale che, in seguito al suo ritorno da una non meglio identificata “lunga missione oltre il bordo esterno della Galassia”, ha manifestato la sua intenzione di disertare per poter in futuro far fronte ad una nuova minaccia proveniente da “fuori”. La missione è una decisione “personale” del generale Tarth, apparentemente in contrasto con le idee del comando dei ribelli.
4. Indagare sul misterioso complesso imperiale situato su Artus Prime: questa missione è stata decisa in seguito alle analisi fatte dai ribelli sul materiale recuperato dai nostri eroi nella piccola base imperiale su Ceti II.

 

I nostri eroi ci riflettono per qualche giorno, quindi decidono proveranno a contattare questo fantomatico Colonnello Arcturus per saggiare le sue intenzioni; al loro ritorno si dedicheranno, con buona probabilità, alla missione su Coruscant, non prima di avervi inviato Stella Impazzita e Nebbioso per preparare il terreno sfruttando le loro connessioni malavitose. Insomma la missione è accettata e l’unico che ha dei rimpianti è il piccolo jawas che rimane quasi scioccato dal fatto che nessuno ha offerto né chiesto alcuna ricompensa per una cosa tanto rischiosa “… che potrebbe sempre essere una bella trappola imperiale!”; alla fine però le sue lamentele sono poche e quindi nessuno gli dà peso.

 

Mancano poche ore all’uscita dall’hyperdirve quando i nostri eroi partecipano all’ultimo briefing tattico per definire i dettagli dell’operazione. La riunione è lunga (e noiosa, a vedere la sonnolenza del piccolo jawas) ma alla fine il piano che ne esce sembra buono; così è deciso la Exxodus con i nostri eroi e Nova partirà verso le coordinate spaziali (apparentemente un punto “vuoto” nello spazio) fornite dal Colonnello per prendere contatto e tornerà dal generale Tarth il prima possibile per riferire l’esito del colloquio. I ribelli non si troveranno più al punto di ritrovo verso il quale sono in rotta ma si rifugeranno su una nuova base sul lontano pianeta Hoth; i nostri eroi dovranno recarsi proprio lì.

 

GIORNO 339 – 350 (96 – 107): IL COLONNELO ARCTURUS.
Nemmeno il tempo di uscire dall’hyperdrive e per i nostri eroi è già di nuovo il momento di ripartire: la destinazione è, come si è detto, un punto vuoto dello spazio identificato dalle coordinate fornite dal sedicente disertore imperiale noto come Colonnello Arcturus. Highbecca ormai è un professionista del volo e la manovra di salto in hyperdirve è pane quotidiano; senza ulteriori indugi o incidenti, si parte: dopo dieci lunghi giorni di viaggio il luogo è raggiunto.

 

Non si vede niente e nessuno.

Una rapida scansione con i sensori della navetta … niente.

 

Paul si concentra sulla Forza per provare a percepire “qualcosa” … ancora niente.

Poi lo stesso jedi anziano suggerisce di provare ad usare al radio … se ne occupa il jawas che con un colpo di classe scova un radiofaro “nascosto tra le frequenze meno utilizzate”. Highbecca guida con precisione la navetta alla fonte del segnale: una boa dispersa nello spazio.

 

Seguono altre analisi … senza successo.

Ormai i nostri eroi cominciano a pensare sia necessaria un po’ di E.V.A. (Extra-vehicular activity – attivita extra-veicolare, ovvero una passaggiata nello spazio per uno o due di loro) quando dal particolarmente attento Paul parte l’idea di “rispondere al messaggio” con un BIP. Il tentativo in qualche modo ha successo: per un breve istante il continuo BIP BIP BIP emesso dal radiofaro raddoppia la sua frequenza. Poi più niente.

 

Passa il tempo … circa due ore nelle quali i nostri eroi attendono pazienti che succeda qualcosa. Ed all’improvviso qualcosa succede: dal nulla appaiono quattro caccia pesantemente armati e dal design molto strano. Presentano chiaramente visibile un logo imperiale, ma è in qualche modo diverso da quelli conosciuti dai nostri eroi. Le armi sono puntate contro la Exxodus ma, stando allo wookie, “… il bersaglio non è ancor agganciato”. La radio gracchia … una voce mascherata elettronicamente intima “Siete prigionieri del 123° battaglione imperiale “Aquila”. Non fate una mossa o sarete distrutti!”. I nostri eroi provano a rispondere al messaggio o comunque ad instaurare un dialogo: nessuna risposta!

Passano altre due ore.

 

Finalmente qualcosa si muove: una grossa nave appare sugli schermi della Exxodus e si avvicina. Si direbbe uno star destroyer ma, a ben guardarlo, è stato pesantemente modificato, soprattutto negli armamenti. Una delle “strane nuove torrette” in vista prende di mira la navetta dei nostri eroi … “Questa volta hanno acquisito il bersaglio … se sparano non avremo scampo!” avverte, preoccupato Highbecca. La radio gracchia di nuovo: “Siete prigionieri del 123° battaglione imperiale “Aquila”. Non fate una mossa o sarete distrutti! Sono il Colonnello Arcuturus, comandante del battaglione,  e voi siete miei prigionieri!”.

A questo punto comincia uno strano e lungo dialogo via radio tra Paul (eletto diplomatico del gruppo dato che lo wookie praticamente non parla) ed il colonnello imperiale; il vecchio jedi fa bene il suo lavoro e riesce a convincere il colonnello ad incontrarli prima di intraprendere qualsiasi azione ostile contro di loro. Così una navetta (una specie di lambda-wing corazzato) esce dall’hangar della nave imperiale e si muove, goffamente secondo Highbecca, fino ad agganciarsi con la Exxodus. Ne sbarcano tre persone due trooper dotati di armamenti nuovi ed estremamente pesanti ed un ufficiale: il colonnello in persona. Si apre così una nuova discussione tra i nostri eroi ed il colonnello: piano piano si raggiunge un accordo per un colloquio tra l’ufficiale disertore ed il generale Tarth; pur essendo Arcturus quello che ha cercato l’alleanza della ribellione, è lui che detta le condizioni dell’incontro. Dopo quasi un’ora il colloquio si conclude positivamente; il disertore ha avanzato le sue richieste, ha posto le sue condizioni ed ha messo sul piatto qualche offerta vantaggiosa; i nostri eroi, dal canto loro, hanno salva la vita ed hanno il compito di far ritorno dal generale Tarth per organizzare l’incontro. Ricevuti i materiali promessi dal colonnello, ai nostri cinque ribelli non resta che ripartire alla volta di Hoth, dove li attende il loro generale: se quest’ultimo sarà d’accordo per il colloquio alle condizioni proposte, questo avrà luogo da lì a 60 giorni (NdSM: il giorno 410) presso le nuove coordinate fornite dal colonnello disertore; altrimenti i nostri eroi dovranno tornare a portare la risposta negativa in questo punto dello spazio entro 30 giorni.

NdSM: cosa che potrebbe risultare più facile a dirsi che a farsi, viste le "magie" dei tempi in hyperdrive!

 

 

GIORNO 351 – 357 (108 – 114): HOTH.
Il viaggio verso Hoth è breve, solo 6 giorni di hyperdrive, durante i quali Highbecca ha il piacere di studiare i nuovi equipaggiamenti che il colonnello Arcturus gli ha lasciato come “prova” della sua buona fede: “… l’armatura è interessante, sembra che usi un sistema idraulico per potenziare la forza di chi la indossa … ma il fucile è ancora meglio, pur lavorando con ben tre cellpack contemporaneamente, pare capace di sviluppare una potenza maggiore del previsto … e probabilmente parte dell’energia si scarica sotto forma di ioni ad ogni colpo … veramente oggetti interessanti … e se queste cose ce le hanno “regalate” chissà cosa ci tengono nascosto!

L’arrivo lascia i nostri eroi sorpresi. Hoth è un piccolo pianeta completamente coperto da una coltre di nevi e ghiaccio che ruota pigramente attorno ad una piccola stella dall’aspetto freddo. Una squadriglia di caccia ribelli si avvicina e scorta i nostri eroi alla base in cui risiede il generale Tarth. Ben presto un incontro viene organizzato, e la decisione del generale non stupisce i nostri eroi: “L’incontro col colonnello Arcturus si farà alle sue condizioni! Potrebbe essere un alleato troppo prezioso per permettersi il lusso di perderlo.”.

GIORNO 358 - 372 (108 - 122): HOTH.
Siamo su Hoth, una palla di ghiaccio che i ribelli hanno eletto a loro nuova base dopo la fuga da Yavin. I nostri eroi, dopo il briefing col Generale Tarth, vengono impiegati nei lavori piu' disparati che competono ai gradi che si sono meritati. In particolare sono Highbecca e Geego Gin quelli più impegnati ad organizzare, gestire e comandare le pattuglie terrestri cui competono i controlli attorno al grande cannone a ioni, la prima e migliore difesa della nuova base.

 

Di giorno in giorno, mentre i nostri eroi si fanno prendere dalla "vita militare", si rincorrono le voci su avvistamenti di droidi-sonda imperiali ... Lo stato maggiore della ribellione è indeciso se abbandonare da subito la nuova base appena messa in piedi o se "rischiare" di rimanere un po’ più a lungo ... si opta per una via di mezzo: allontanare il personale non necessario ed i materiali più sensibili (le navi-ospedale su tutti). Così il personale viene ridotto ... ed anche i nostri eroi si vedono costretti ad andare di pattuglia, non potendo più limitarsi a dare gli ordini.

 

Così si dividono in due gruppi: Hope e Nova al comando di Highbecca formeranno la prima squadra; mentre Jere Mee Kohlson e Paul saranno la seconda squadra al comando del prode Geego-Gin.
È mentre sono "di turno" questi ultimi che incappano in un "problemino di tipo imperiale". Il twi'lek avvista un droide-sonda ad una discreta distanza dalla loro poszione "... difficile che ci abbia individuati ... potremmo provare a catturarlo!" ... così il piano è pronto ... i tre eroi si acquattano nascondendosi nella neve ed attendono il passaggio del droide per colpirlo con una scarica di ioni con l'intenzione di prenderlo "vivo". L'agguato riesce ma i danni di ioni sono troppi ed il piccolo droide fluttuante esplode: "... forse si è autodistrutto ... " è il commento del piccolo jawas "cecchino" della situazione.

 

Ma non fa in tempo a continuare il discorso che viene interrotto dal "Guardate là!" urlato da Paul. Un nuovo droide molto più pesante sta volando in picchiata verso i nostri eroi (un droide da guerra), probabilmente attirato dall'esplosione del piccolo droide sonda. "Sparpagliatevi e nascondetevi!" sono gli ordini di Geego-gin (che si trova sempre meglio nei panni di ufficiale dell'esercito ribelle). Il droide "atterra" sollevando una nuvola di neve e creando un piccolo cratere.

I nostri tre eroi non reagiscono.

 

Il droide comincia a muoversi ... puntando dritto contro Paul.

I tre eroi continuano a non reagire: il jawas ed il twi'lek studiano il nuovo avversario ... Paul prova a nascondersi meglio. Il droide apre il fuoco: una raffica colpisce di striscio il jedi ... il droide ha trovato un bersaglio. Comincia così uno scontro a fuoco epico ... mentre Paul fa da bersaglio, gli altri due bersagliano il droide con precisi colpi di blaster. Il nemico è presto abbattuto dall’azione combinata del twi’lek e del jawas, ma Paul è gravemente ferito. Si ritorna alla base per fare rapporto e per studiare i resti del droide-sonda. Paul dovrà restare in infermeria tutta la notte per farsi medicare le ferite.

 

 

GIORNO 373 (123): A CACCIA DI DROIDI.
Mentre Paul si fa medicare al meglio gli altri decidono di mettere in atto uno strano piano ... Oramai sono tutti convinti che l'impero sia perfettamente a conoscenza della presenza dei ribelli su Hoth, così mentre si comincia ad organizzare l'evaquazione della base, i nostri eroi si prodigano per catturare un altro droide-sonda per provare a mandare falsi dati all'impero con l’intento di rendere meno “violenti” i loro eventuali piani d'attacco.

Si va seriamente a caccia di droidi per provare, di nuovo, a catturarne uno integro. L'idea è buona ... Ma la fortuna non è dalla parte dei nostri eroi ... Un’intera giornata di caccia non porta a nulla. A sera le notizie che giungono sono anche peggiori: una flotta imperiale si sta effettivamente dirigendo verso Hoth. Lo scudo difensivo del pianeta viene attivato. Si prevede una battaglia di terra per l'indomani.

 

I nostri eroi dovranno di nuovo dividersi ... Hope, Nova ed Highbecca (la prima squadra) penseranno a preparare la Exxodus per una partenza immediata in caso di segnale di ritirata totale; mentre Jere Mee Kohlson, Paul e Geego-Gin avranno il controllo del fronte di difesa del cannone a ioni.

 

GIORNO 374 (124): BATTAGLIA TERRESTRE SU HOTH.
Arriva l'alba ... Ed i nsotri eroi prendono posto lungo i trinceramenti difensivi a loro assegnati ... Geego-Gin ha il comando ... ha pochi uomini ... e solo tre torrette ... Decide comunque di assegnare qualche uomo sia a Paul sia al piccolo jawas.

 

La tensione per uno scontro ormai imminente sale.

Geego-Gin prova ad esortare gli uomini ... ed il suo discorso, pur breve, li carica a sufficenza da dar loro morale e speranza.

All'improvviso un rumore:

 


STOMP ... STOMP ... STOMP ... STOMP


È inequivocabile ...

Quattro tetrapodi imperiali (walker di tipo AT-AT) si avvicinano ... Il loro obbiettivo è evidentemente il potente cannone a ioni. Comincia una lunga battaglia ... Nessuno chiede ai nostri eroi di sconfiggere l'intera armata imperiale; lo scopo è solo guadagnare più tempo possibile per permettere l'evaquazione del maggior numero di navi-trasporto "scortate dai caccia e protette dai potenti colpi del cannone a ioni".

Gli AT-AT si avvicinano e cominciano ad aprire il fuoco contro le torrette e contro le truppe a terra ... nel contempo fanno "sbarcare" una quindicina di trooper. I ribelli dal canto loro si difendono bene, guidati dal "Tenente Geego-Gin" che coordina i tiri delle torrette e che, chiamando con ottimo tempismo un attacco aereo, pemette di eliminare in fretta la maggior parte dei trooper sbarcati.

 

Anche Paul ci mette del suo invocando la Forza per scagliare granate ed altri ordigni esplosivi contro i giganteschi walker ... purtroppo la situazione e troppo caotica ed il vecchio jedi, forse perche' inesperto di queste situazioni di "battaglia campale", non riesce a concentrarsi a sufficenza per sbilanciare uno dei tre AT-AT... (NdSM Bel tentativo però!).

La battaglia dura una quindicina di minuti ... ad un certo punto sembra addirittura che possa volgere al meglio per i nostri eroi ... fino a che non arrivano sul campo di battaglia anche alcuni temibili tie-bomber a fornire appoggio aereo ai walkers ... Le torrette ribelli vengono messe a tacere con pochi precisi colpi.

La battaglia continua!

 

Due AT-AT vengono pian piano fatti a pezzi ... ma l'ultimo (praticamente integro) non trova piu' grossi ostacoli e comincia a bersagliare il cannone a ioni con i suoi tremendi colpi ... Questo fino a che il twi'lek con un gesto di eroica incoscenza attiva il jetpack ... vola sotto al berstione ... ne scardina un portello ... ed entra. Si dirige velocemente verso la cabina di pilotaggio, proprio mentre nelle orecchie gli risuona il segnale di ritirata totale ... forza la porta ... e con due precisi copi di balster abbatte i due armieri ... Gli altri due soldati imperiali non hanno nemmeno il tempo di reagire ... altri due colpi ... altri due morti.

Sarebbe un bel trofeo quel walker ... ma non ce n'è il tempo.

 

La ritirata generale è stata ordinata ed i nostri eroi si dirigono con gran fretta verso la pista dove li aspettano gli amici e la Exxodus ... Pronti ad una fuga tra le stelle.
 

Giorno 374: FUGA DA HOTH

Dove eravamo rimasti?
La ritirata generale è stata ordinata ed i nostri eroi si dirigono con gran fretta verso la pista dove li aspettano gli amici a bordo della Exxodus, pronti ad una fuga tra le stelle. Ovvero mentre Geego-Gin, Jere Mee Kohlson e Paul gestivano al meglio delle loro possibilità la battaglia terrestre, Hope, Highbecca e Nova prepravano la nave per una partenza il più veloce possibile "in caso di emergenza". Ed è da qui che riprende il racconto.

 

I tre impegnati a terra ripiegano in fretta e si imbarcano ... Highbecca parte immediatamente (in pratica non appena chiuso il portellone della nave) dato che la radio comunica che lo scudo ha ceduto e che si teme un bombardamento.

Ed il bombardamento non tarda.

 

Lo wookie però è pronto e veloce ed il gruppo è in volo prima che la base venga colpita ... Un'ultima comunicazione radio dalla base fornisce le coordinate del punto di ritrovo … coordinate criptate secondo un codice segreto ribelle; i nostri eroi sono, quindi, ancora all'interno dell'atmosfera intenti a decidere una rotta ed a schivare i colpi che gli imperilai gli fanno piovere addosso ... Ben presto il peloso pilota nota con un buon colpo d'occhio un YT Corellian Transport dall'aria familiare e gli si mette alle calcagna. Le due navi dirigono immediatamente verso lo spazio esterno dove sono ben cinque gli incrociatori imperiali che si mettono al loro inseguimento. Saggiamente Highbecca opta per cambiare rotta rispetto all'altra nave ribelle ... Gli star destroyer si dividono: tre seguono il Corellian Transport e due si mettono sulle tracce della Exxodus, provando a più riprese a catturare la piccola nave con i loro raggi traenti. Tutti questi tentativi vanno a vuoto grazie alla notevole bravura dimostrata ancora una volta dal pilota peloso.

Geego Gin si dedica alla decrittazione del codice ... Il jawas comincia ad impostare i calcoli per l'hyperdrive ... Lo wookie pilota e coordina ... Il lavoro di squadra ha successo e ben presto la Exxodus si lascia alle spalle le due corazzate imperiali saltando in iperspazio verso il punto di ritrovo. NdSM: ci vorranno due soli giorni.

 

NdSM 2: il Corellian Transport in questione, invece, non avra' vita cosi' facile ... costretto a scappare attraverso un campo di asteroidi ... ma questa e' un'altra storia!

 

Giorno 376: SOLI.

L'uscita dall'hyperdrive e' senza scossoni ... la meta è raggiunta (stando al computer di bordo) ... ed è nel bel mezzo del nulla. Si tratta di un'area della galassia piuttosto povera di stelle e pianeti ... solo nubi di gas e campi di asteroidi ... un'area pericolosa per la navigazione. Non arriva nessuno ... ma, dopo un attimo di sconforto iniziale, la cosa non stupisce più di tanto i nostri eroi che ormai sono abituati alle bizzarrie della guida in hyperdrive: "... tra una decina di giorni al massimo dovremmo essere tutti qui ..." sentenzia lo wookie pensando alle navi in dotazioni ai ribelli.

 

Ma che fare in questi dieci giorni? Dare un'occhiata ai "dintorni" sembra accettabile ... e cosi' decide di fare il gruppo. All'improvviso (dopo qualche ora di navigazione) sui sensori della navetta appare uno strano ammasso di materia ... "Si direbbe un planetoide con una strana e nebulosa atmosfera ma costituito da una "palla" di materiale roccioso ricco di ferro ... non caprto forme di vita, nemmeno vegetali... ma ... hey! C'e una debole fonte di energia ... " sono le parole del jawas che si e' incaricato di fare le analisi coi sensori. "Dalla radio solo uno strano segnale ripetuto ... ma potrebbe anche essere un disturbo elettromagnetico causato dalle nebbie che circondano la palla di roccia ..." aggiunge il twi'lek. Comincia cosi' una tranquilla e pacata discussione tra i nostri eroi: che valga la pena scendere sul pianeta senza atmosfera respirabile per dare un'occhiata? O che sia un rischio troppo alto e senza una adeguata contropartita? Alla fine è la noia ad averla vinta; o meglio la consapevolezza di avere davanti qualche giorno di "niente da fare": il gruppo decide di scendere.

Paul prova a percepire forza vivente sul pianeta … si concentra ... niente.

 

Mentre Highbecca, Hope e Nova resteranno sulla nave per essere pronti a partire in caso di pericolo, gli altri tre si equipaggeranno con delle tute da volo per resistere all'ambiente ostile del pianeta e daranno un'occhiata alla fonte di energia. Ma prima bisogna atterrare. Manovra che riesce molto bene allo wookie, nonostante la palla di roccia ferrosa sia praticamente un enorme magnete.

 

Davanti ai nostri eroi sta una nave spaziale dalla forma bizzarra e costituita da uno strano metallo dorato, conficcata nel pianeta dal quale sporge per un trentina di metri. Quindici minuti di decompressione ed i nostri tre eroici esploratori sbarcano. Impiegano circa un paio d'ore (delle dieci ore d'aria di cui dispongono) ad analizzare i rottami sparsi a terra della nave ed a raccoglierne campioni.

 

Quindi si avvicinano ... L'unico accesso e' percorribile solo dal jawas; la memoria corre al rottame su Ceti IV ... Jere Mee Kolhson entra  ... L'interno è buio ... ma per il piccolo jawas questo non è mai stato un problema: la sua razza in origine era sotterranea perciò vede perfettamente al buio.

Facendo attenzione a non danneggiare la sua preziosa tuta ambientale il jawas comincia ad esplorare: le geometrie interne della nave sono spiccatamente esagonali ... cunicoli, stanze, condotti, tubazioni e persino arredamenti sono di forma tendenzialemnte esagonale. Finalmente una stanza grande ... si direbbe una specie di magazzino. Su una parete sono allineati dei grossi "funghi di pietra" dalla forma vagamente ovale ... Cautamente il piccolo jawas si avvicina e prova a scalfirne la superficie con un colpo di bastone ... niente da fare ... cosi' si allontana estrae la pistola e fa fuoco ... parte una nuvola di schegge ... il "fungo" è stato appena scalfito, ma quanto basta per prelevare dei campioni. Non c'è possibilità di andare oltre le due porte della stanza (che ora si trovano rispettivamente sul pavimento e sul soffitto) non sembra si possano aprire dall'interno ...

 

Il jawas torna indietro e si sofferma ad osservare una stanza da un grata che prima non aveva notato ... altre porte  ... sono interessanti ma la possibilita' di rimanere bloccato là dentro impone al piccolo eroe di uscire e tornare a rapporto dal twi'lek. Paul nel frattempo è tornato alla nave a scaricare alcuni materiali (in particolare una lastra di metallo con uno strano marchio) ed a recuperare un po' di equipaggiamenti extra.

NdSM: e la spada laser che aveva "prudentemente" lasciato a bordo ... vai a capire perche'!

 

Geego-Gin non trova altri ingressi ed ha una buona intuizione ... chiede allo wookie di far fuoco con i cannoni della Exxodus alla base della struttura, proprio dove era entrato il jawas ... Il piano viene messo in atto ma gli effetti non sono quelli sperati. Il colpo e' troppo potente e disintegra parte della nave facendo cadere a terra la restante. I nostri eroi hanno rischiato grosso, nonostante si fossero prudentemente messi al riparo ... Ora comunque il relitto è più accessibile anche ai "grandi" (si vedono bene due "stive" e due corridoi esagonali)  ... e la fonte di energia continua a funzionare. L'esplorazione continua.

 

Le due "stive" sembra avessero le pareti coperte da uno strano muschio ... ora morto! Si va avanti ... una porta conduce nella zona dove si trova, stando ai rilevamenti, la fonte di energia. Paul sfodera la sua spada laser per tagliare la porta ... al primo contatto viene investito da una cascata di scintille che lo feriscono leggermente (fortunatamente senza dannegguare troppo la sua tutra spaziale) ... ed il suo unico commento è "Strano!"... Poi la porta viene aperta facilmente ... al di là si intravedono due consolle semifunzionanti ed un "condotto di energia" che le collegava e che ora è spezzato .... fonte di scintille e scariche elettriche: energia dunque!

A terra una strana creatura ... un lucertoloide alto poco meno di due metri, con indosso una bandoliera di strumenti dalla forma bizzarra ... una razza sconosciuta ... Paul, insospettito, prova nuovamente a concentrarsi per percepire forza vievente sul pianeta ... ancora niente. Una veloce analisi del cadavere rivela ai nostri eroi pochi dettagli: ha solo tre dita artigliate ed un piccolo pollice opponibile per ogni mano ... non indossa vestiti, salvo una specie di gonnellino, e la sua pelle è composta di grosse scaglie dall'aspetto robusto ... ha con se una strana cella di energia (che Geego-Gin preleva per esaminarla in seguito) ... sembra evoluto ... ma la tecnologia che mostra è un po "indietro" rispetto a quella nota ai nostri eroi. Viene quindi il momento di dedicarsi alle due consolle ... il jedi ed il twi'lek si accordano ... Paul si concentra e con la Forza spinge il condotto di energia di nuovo nella sua sede ... le due postazioni si riattivano e le scintille diminuiscono dando modo a geego-Gin di provare ad analizzarne una ... la cosa sarà di breve durata comunque, Paul deve fare un grosso sforzo di concentrazione per mantenere il condotto in posizione e non resisterà a lungo. Le brevi analisi danno comunque il loro frutto: sono consolle molto semplici e tecnologicamente "un po' datate" ... la loro funzione non è chiara, ma premendo un pulsante la consolle si spegne ripetendo uno strano messaggio in una lingua sconosciuta.

 

Sono passate quattro delle dieci ore d’aria di cui dispongono i nostri eroi ... è il caso di esplorare meglio la stanza dato che l'ultima porta è irragiungibile data la posizone del relitto. La nuova "perquisizione" dà buoni frutti: in uno scomparto sul muro i nostri eroi ritrovano tre manufatti adatti alle mani del rettile ed altre misteriose celle di energia che sembrano perfettamente adattarsi ai manufatti ... Geego-Gin li battezza immediatemente pistole (i due piu' piccoli) e fucile (il terzo, più grande e lungo). Passa un'altra ora ... ne mancano cinque: si passa alla stiva ... qui è Paul a fare una strana scoperta: in un altro scomparto sulla parete si trovano tre "cuccioli di lucertola" intrappolati in quelli che sembrano tre piccoli bacta-tank ... "Potrebbero essere incubatrici ..." commenta l'umano "... ma i tre piccoli al loro interno sono morti ... non percepisco nulla da loro ... ". NdSM: il buon Luca in questa occasione non ha notato la differenza tra "non percepire forza vivente"e "non percepire nulla" ...

Le indagini (ed i prelievi di "campioni") vengono interrotte da Highbecca che con in sensori della navetta percepisce qualcuno (o qualcosa) in avvicinamento. I nostri eroi escono dal relitto e si preparano ... un lucertoloide vivo e senza maschera di sorta si avvicina ... Geego-Gin si mostra amichevole ... il jawas si nasconde pronto a colpire ... Paul vorrebbe  sondare la forza ... niente di tutto ciò ha il tempo di accadere ... un'onda di pensieri tristi e deprimenti si affolla nelle menti dei nostri eroi che ne restano come abbagliati ... Quando si riprendono la superficie del planetoide è deserta ... restano quattro ore di ossigeno ... meglio tornare al lavoro nella stiva. Anche il wookie conferma la mancanza di segnali sui sensori.

 

Paul si rimette al lavoro sulla "incubatrice" ... vorrebbe staccare una delle capsule per portarla via ed esaminarla assieme al suo contenuto ... All'improvviso sente un dolore lancinante alla schiena ... il lucertoloide sta in piedi dietro di lui con una specie di spada laser molto grezza tra le mani (e lui non lo ha minimamente percepito). Comincia uno scontro tra i tre eroi ed il nuovo nemico ... che risulta particolarmente resistente ... e particolarmente difficile da prevedere tatticamente ... il tutto è complicato anche dal fatto che i colpi di spada e di artiglio del mostro danneggiano le tute dei nostri eroi. Paul è il primo a soccombere ...

Ma prima si rende conto a sue spese di una triste verità la Forza "non esiste" in questi lucertoloidi per tanto lui non "vede" il suo avversario con la Forza e non può usare parte dei suoi "trucchi migliori".

Poi, proprio grazie al progressivo cedimento della sua tuta, più che grazie ai colpi del nemico, è costretto a ritirarsi fuggendo verso la navetta ... quindi tocca al twi'lek che però riesce a limitare i danni i.. Intanto i suoi colpi e, soprattutto, quelli del jawas stendono il lucertolone. Il cadavere viene perquisito: il bottino consiste in un'altra pistola e nella "spada laser bizzarra" che si è spenta al momento della morte del mostro. Quindi i nostri eroi finiscono il lavoro e tornano alla navetta.


Giorni 377-383: IN ATTESA.
Il resto dei giorni i nostri eroi li passano in attesa, nello spazio, dell'arrivo dei ribelli. E già l'indomani la prima nave arriva ... Insomma in capo a sei giorni una discreta flotta si è radunata ... ne manca ancora una parte comprese la nave del Generale Tarth ed il Corellian Transport che per un po’ è stato compagno di fuga dei nostri eroi nei cieli di Hoth.

 

I nostri eroi ne approfittano per farsi assegnare un laboratorio scientifico portatile ... ed usano buona parte del tempo per portare avanti alcune indagini sui materiali recuperati:

• Gli artefatti precedentemente denominati "pistola" e "fucile" sono effettivamente armi ... sembrano basate su getti di antimateria o plasma piuttosto che sulle tecnologie tradizionali (ioni, laser, frag) ... sembra che parti degli oggetti abbiano una matrice biologica.

• Gli oggetti identificati come "celle di energia" effettivamente lo sono ... ma anche questi hanno un che di biologico difficilmente identificabile ed ancora più difficilmente replicabile.

• Il "piccolo luceetoloide" sottratto era effettivamente in una sorta di incubatrice, immerso in un liquido ad altissimo contenuto di sali e zuccheri ... sembra avere uno scheletro molto robusto su cui si dispongono muscoli sottili ma dalla strana conformazione ed organi "strani" ... il tutto coperto da un pesante "corazza" di scaglie ... i polmoni in particolare sembrano atrofizzati ... probabilmente la respirazione avviene attraverso la pelle.
 

Giorni 383 - 385: DI NUOVO "RIBELLI"

Dopo qualche giorno di attesa (dopo la fuga da Hoth) finalmente le prime navi ribelli raggioungono il punto di ritrovo stabilito uscendo dall'hyperdrive. La piccola flotta si sta ricomponendo, e questo fornisce ai nostri eroi la possibilità di trascorrere un paio di giorni tranquilli pianificando le prossime mosse. Il che si concretizza all'arrivo del Generale Tarth.

 

 

Giorni 386 - 387: NUOVA MISSIONE

All'arrivo del generale i nostri eroi sono quasi convinti di doverlo accompagnare all'incontro col colonnello disertore ... ma la loro convinzione è errata. Il generale ha dei piani diversi per loro ... Dei piani che li coinvolgono direttamente (almeno due di loro: Geego-Gin e Paul) … Dei piani pericolosi che li porteranno nel cuore dell’Impero.
"La vostra prossima missione sarà su Coruscant, se a voi va bene! ... Dovrete introdurvi nel tempio jedi, o meglio in ciò che ne rimane, e cercare di recuperare tutti i dati possibili dai computer che lì si trovano. So che voi avete altri interessi, più personali diciamo, per recarvi lì ... quindi direi che è l'occasione migliore per esserci utili a vicenda..."

E con questo la decisione e' presa ... Certo ci vogliono quasi due giorni tra preparativi per la partenza ed ulteriori piccole discussioni sui "dettagli" della missione. Alla fine si parte! La Exxodus guidata dall'oramai esperto Highbecca scivola dolcemente nello spazio: ci vogliono solo sei giorni di Hyperdrive per raggiungere Coruscant ... il centro dell'impero!

 

 

Giorno 393: CORUSCANT!

L'avvicinamento al pianeta non dà problemi, se non i normali controlli di sicurezza che i nostri eroi comunque si aspettavano: "... dopotutto e' pur sempre il centro dell'impero!" ... La sorveglianza attorno al gigantesco pianeta-città è strettissima ... ma la cosa sembra non preoccupare i nostri eroi. Tocca ad Hope e Paul fare i diplomatici rispondendo via radio a tutte le domande che gli vengono poste dagli operatori di sicurezza. Tutto sembra andare per il verso giusto.

 

Ad un tratto la nave viene anche abbordata da una corvetta imperiale (NdSM: una specie di "star destroyer" in miniatura) ... Un normale controllo di routine pare ... Gli imperiali salgono a bordo … Mentre il loro ufficiale interroga i nostri eroi, alcuni genieri setacciano la nave ... Niente di strano, o almeno così pare.

 

Il viaggio verso la superficie puo' continuare.

Avvicinandosi alla superficie, Paul usa il suo com-link criptato per contattare Stella Impazzita e Nebbioso che avrebbero dovuto preparare il terreno. Il colloquio è breve (i rodian hanno evidentemente paura di essere comunque intercettati) e fornisce alla Exxodus le coordinate per uno spazioporto "sicuro", ed a Paul un luogo per un incontro "di lavoro". Nuova rotta ... Spazioporto in vista dopo pochi minuti ... ed atterraggio da manuale. Non resta che pagare lo stazionamento, noleggiare degli sprinter e dirigersi tutti assieme all'incontro coi due "banditi rodian".

 

Il luogo prescelto e' un ristorante all'apparenza lussuoso ... sembra poco frequentato. I nostri eroi entrano e si rendono conto di essere finiti in un covo di malavitosi. In breve la situazione si delinea così: i due rodian hanno sfruttato i loro contatti "sporchi" per cercare appoggio in città; questo li ha portati da un umano che pare essere un "capofamiglia" dal notevole potere e ben disposto ad aiutarli … questi ha già formulato un'ipotesi di piano sfruttando le informazioni avute dai due rodian e lo presenta ad Highbecca (tramite un traduttore), starà poi allo wookie spiegarlo ai suoi compagni.

In poche parole il mafioso propone di distrarre le guardie dell'ingresso principale del vecchio tempio jedi mandando un gruppo di drogati all'assalto dietro la promessa di "mantenere i loro vizi a vita" per chi dovesse tornare vivo. Probabilità alquanto scarsa. Questo dovrebbe allentare la sorveglianza sull'ingresso secondario e permettere ai nostri eroi un accesso "semplice". A questo va aggiounta la disponibilità a mettere a disposizione alcuni veloci mezzi di fuga per i nostri eroi. Lo wookie non e' molto convinto ... il piano non sarebbe male ma le implicazioni morali lo bloccano. Il mafioso aggiunge: "... vi lascio il tempo, stanotte, di riflettere ... sarete ospiti in un mio albergo ... così non correrete rischi inutili ... e domani a pranzo mi darete una risposta ...".

 

Il costo dell'operazione sarebbe elevato ... ma alla portata dei nostri eroi ... e garantirebbe anche il silenzio degli "esterni" coinvolti. Cosi' dopo un lauto pasto i nostri "ribelli" si ritirano nell'alloggio offertogli dal misterioso gangster ... e cominciano a discutere degli eventuali pro e contro.

NdSM: ho volutamente interrotto qui la sessione per dare tempo ai miei giocatori-eroi di valutare le implicazioni per i loro personaggi di questa folle impresa e per dare loro anche il tempo per pensare a soluzioni alternative.

Giorno 393: Notte su Coruscant.

Ormai è scesa la notte su quella porzione di Coruscant, il popoloso pianeta-città al centro dell'Impero, che ospita i nostri eroi; ma per loro non è il momento del riposo. Devono prendere una decisione importante ... una decisione diffiicile, soprattutto per persone con una forte moralità come i due jedi. Devono decidere se accettare e mettere in pratica il piano suggeritogli dal misterioso malavitoso contattato dai loro "amici" rodian per entrare nell'antico tempio jedi (NdSM: il tempio è sorvegliato a vista da guardie personali dell'imperatore). In poche parole il piano prevede di creare un diversivo mandando al massacro un certo numero (tra 20 e 100 circa) di drogati derelitti al soldo del mafioso per permettere ai nostri eroi di entrare "dal retro" con più facilità; inoltre sarebbe previsto un aiuto anche per la fuga: dei mezzi anonimi e veloci e dei bravi piloti.

 

 

La discussione è lunga ... Sebbene siano tutti d'accordo sulla validità del piano, i due jedi hanno forti rimostranze sul suo costo in vite umane: non sono disposti a sacrificare i derelitti nemmeno se fossero irrecuperabili come il malavitoso sostiene. Sulla base di questi problemi morali la discussione prosegue per ore. Ormai è tarda notte quando i nostri eroi scelgono di dividersi per provare ad aggiungere qualcosa in più a ciò che sanno: Paul andrà ad incontrare i due rodian (Stella Impazzita e Nebbioso) in un locale poco lontano dall'albergo; gli altri quattro faranno un volo fino al tempio jedi per controllare coi loro occhi la situazione.

 

Così il nostro jedi anziano si ritrova in una specie di night-club di seconda categoria, circondato da una moltitudine di "maniaci e lussuriosi" e, che lo voglia o meno, distratto da decine di spogliarelliste delle razze piu' varie in attesa di chiacchierare con Stella Impazzita e Nebbioso. La chiacchierata non dà buoni frutti: i due hanno semplicemente seguito gli ordini ricevuti dal Generale Tarth, e possono garantire sulla affidabilità del loro "contatto". I problemi morali non li toccano minimamente, quindi per loro il piano è più che valido. Non sembrano disposti a "sacrificarsi per la causa ribelle" come vorrebbe Paul, ma potrebbero rendersi utili nell'agevolare ai nostri eroi la fuga dal tempio a "missione compiuta".

 

 

Più complessa è la situazione degli altri: dapprima sorvolano con gli sprinter noleggiati al mattino il tempio jedi e la sua "spianata" ... Hope prova a concentrarsi alla ricerca di Forza vivente ... capta qualcosa ma è troppo in alto e non riesce a distinguere niente. Quindi i due veicoli atterrano e mentre Highbecca ed il Jawas restano di guardia, Hope ed il Twi'lek si avvicinano cautamente a piedi al grande spazio che circonda il tempio jedi (la famosa "spianata" di cui sopra). Il quartiere intorno a loro è praticamente deserto. I due a piedi si avventurano fino al margine della "spianata" (una vasta area con fontane ed aiuole che circonda per intero il tempio) ... di nuovo Hope si concentra sulla Forza per nuove "percezioni" ma la distanza è ancora proibitiva, e di nuovo non ottiene niente. "Avanziamo finchè possiamo ..." suggerisce Geego-Gin. I due avanzano stando ben attenti ad evitare droidi sentinella e pattuglie "volanti" ...
Arrivano fino a circa un terzo della distanza (500 metri circa sui 1500 che li separano dal tempio) quando fanno scattare un sensore e delle armi automatiche li prendono di mira. Il twi'lek abbozza delle scuse urlando contro il povero jedi, ed i due hanno la saggia idea di indietreggiare immediatamente. Le armi non aprono il fuoco. Hope ha solo il tempo di una nuova "scansione" della Forza ... questa volta capisce qualcosa in più: "... ci sono molte "auree innaturali" ... disposte su almeno quattro piani dentro al tempio ... sembrano auree piuttosto forti ... almeno quanto me ed il mio maestro ... ma sono cosi' ... cosi' ... false, strane ...". Una pattuglia a bordo di uno sprinter comincia a dirigersi verso i nostri eroi ma loro sono abbastanza furbi e veloci da nascondersi in un rudere ... la pattuglia li cerca ma non li trova (anche grazie ad un piccolo diuversivo messo in atto dal giovane Hope) ... sono salvi. Pare sia ora di rientrare.

 

Nel frattempo ... Highbecca e Jere Mee Kohlson stanno amabilmente chiacchierando del più e del meno mentre fanno la guardia agli sprinter. Ad un tratto lo wookie crede di sentire dei rumori metallici sotto lo sprinter del jawas ... il che dà il via ad una serie di controlli e manovre ai limiti dell'incredibile, per scoprire che si tratta solo di un cavo allentato. NdSM: ma sarà davvero così?
Tutto ciò mette notevolmente in agitazione i due ... che ora stanno molto più attenti ed all'erta. Tant'è che Highbecca nota di nuovo qualcosa di strano, questa volta gli sembra, per un attimo, di vedere una sagoma che li spia ... indecisi se inseguire la figura che si è appena infilata in un vicolo, i due preferiscono restare al loro posto, temendo una diversione che preluda al furto dei veicoli. In breve i due esploratori ritornano cosicchè i quattro sono di nuovo riuniti e tornano al loro alloggio discutendo delle novità. Ancora perplesso per l'accaduto Highbecca decide di fermarsi "lungo la strada" per controllare i due sprinter alla ricerca di esplosivi, trasmittenti o chissà cosa altro ... non trova nulla.

 

A questo punto i nostri cinque eroi sono nuovamente riuniti nella loro stanza ... e la discussione originale riprende da dove si era fermata qualche ora prima ... ed ovviamente si ferma esattamente dove si era fermata prima (dopotutto, come al solito, nessuno dei protagonisti si è deciso a muoversi di un passo dalle sue convinzioni iniziali). Solo che questa volta c'è una novità; a sorprersa Paul propone una alternativa: passare dai bassifondi e cercare da là una strada che li conduca in modo sicuro al tempio jedi. L’idea sembra buona ed i nostri eroi si accordano per tentare la strada suggerita dal vecchio amico. Con questa decisione presa, giunge il momento del meritato riposo.

 

Giorno 394: Preparativi.
I nostri eroi hanno deciso di mettere in atto il piano di Paul. Non sono proprio convinti del suo funzionamento, ma se non altro non preclude di poter ricorrere al piano del malavitoso in un secondo momento. Così il gruppo si divide di nuovo: Highbecca ed il twi'lek tornano alla Exxodus per riequipaggiarsi seriamente (dopotutto si aspettano grosse complicazioni imperiali). Gli altri tornano al locale del malavitoso per discutere con lui il nuovo piano e per rifiutare cortesemente ciò che gli aveva proposto. A compenso di questo gli chiedono un po' di equipaggiamenti, e pagano per grantirsi il suo "silenzio". Il gruppo si riunisce verso le 10 del mattino presso il ristorante; una volta recuperati gli equipaggiamenti richiesti da Paul, si potrà partire verso i bassifondi e verso il tempio jedi.

Giorno 394: Si va!

Siamo sempre su Coruscant!

Siamo a meta' mattina, ed i nostri eroi sono ancora al locale gestito dal misterioso malavitoso che li sta aiutando; le discussioni su come agire per raggiungere sani e salvi l'antico tempio jedi continuano, con al centro il buon Paul, tra vecchi dubbi e nuove idee ... Altre due ore trascorrono così tra l'attesa degli equipaggiamenti richiesti in vista della missione nei bassifondi e nelle fogne di Coruscant e le nuove idee più o meno fattibili e più o meno folli partorite dalla stamane feconda mente del vecchio jedi. Alla fine il gruppo opta per il piano concordato durante la notte: "... basta discutere! La cosa più semplice è passare dai bassifondi e quindi dalle fogne ... L'equipaggiamento adatto adesso lo abbiamo quindi si parte..." sono le parole con cui Geego-Gin si reimpossessa del suo ruolo di leader carismatico, chiudendo la discussione che rischiava di andare di nuovo per le lunghe e di far naufragare tutto il lavoro fin lì fatto.

 

Detto ... fatto!

Si parte...

 

Una guida li scorta, attraverso i bassifondi più infimi di Coruscant, fino all'ingresso delle fogne situato il più vicino possibile al tempio ... da lì in poi i nostri eroi dovranno arrangiarsi. Comincia l'esplorazione di questa strana ma fortunatamente non troppo complessa rete di canali fognari in metallo; i cunicoli sono delle più svariate dimensioni, da quelli dove un topo farebbe fatica a passare ad altri in grado di ospitare addirittura una piccola nave o uno sprinter. Tentando di mantenersi in traiettoria verso il tempio i nostri eroi cominciano ad inoltrarsi nei cunicoli ispezionandoli al meglio delle loro possibilita' (anche grazie all'equipaggiamento che si sono saggiamente procurati). Il primo ostacolo è il nido di un enorme "ragno" ... ma sembra che il padrone di casa non ci sia: solo la sua prole si diverte arrampiocandosi allegramente sui nostri eroi.

Nessun pericolo e nessun problema.

Poco dopo, sempre tentando di mantenersi nella direzione migliore possibile, i nostri eroi finiscono sul ciglio di una stanza allagata da una fanghiglia nerastra ... alcune cose bianche e dall'aspetto metallico galleggiano sulla superficie del pantano ... Nulla si muove ... nemmeno la Forza suggerisce al vecchio Paul la benchè minima presenza di forme di vita. Hope incanala la forza e solleva una di queste "cose bianche" scoprendo cosi' la triste verita': si tratta del cadavere di un trooper ... mezzo mangiato ... Nella stessa stanza infatti si nasconde qualche terribile creatura tentacoluta che immediatamente prova ad afferrare il vecchio jedi ed a trascinarlo nel fango; col solo risultato di vedere uno dei suoi tentacoli tranciato di netto da un fendente di spada laser. La creatura si ritira ed il problema e' superato: peccato che la strada fosse un vicolo cieco.

 

Qualche tempo dopo un nuovo problema … Il tunnel si allarga ... ed un rumore di pesanti passi arriva da davanti ai nostri eroi ... un essere enorme in carica li attacca con l'intento di procurarsi un buon pasto. "Si tratta di un qualche tipo di Rancor ... sarà un osso duro... " sentenzia lo wookie ...

E cosi' e'!

 

Con sorpresa di Paul la Forza sembra inefficace su questa strana creatura ... non resta che ricorrere alla violenza ... violenza contro violenza ... uno scontro epico e brutale ... mentre i blaster scalfiscono appena la pelle del grosso essere, le spade laser e le granate lo danneggiano ben più in profondità e con ben maggiore efficacia. Tuttavia è il solito Jere Mee Kohlson a dargli il colpo di grazia con un colpo di precisione ineguagliabile ...

Si continua ... feriti ma strettamente convinti che sia necessario andare avanti.

Uno sfiato di gas radioattivi blocca il percorso ... si cerca una deviazione ma tutte le strade alternative tentate dai nostri eroi sembrano "inconcludenti" vicoli ciechi. Saranno fortuna ed agilità a permettere ai nostri eroi di superare anche questo problema...

 

E così è, anche se non passano proprio tutti indenni.

Alla fine, dopo oltre sei ore di vagabondaggio nelle fogne ... dopo aver attraversato aree sature di gas tossici ... dopo aver lottato con il rancor (o qualcosa di molto simile) e dopo innumerevoli giri a vuoto davanti ai nostri eroi si para una parete d'acciaio che "taglia di netto, in diagonale dall'alto verso il basso" il condotto nel quale si sono infilati ... Una strana idea si fa strada nella mente del twi'lek ... idea confermata dal suo datapad col quale ha tenuto traccia del percorso: "... si tratta del muro esterno dei livelli più profondi dedl tempio jedi ... ne sono certo! Gente ... siamo arrivati ... preparate le cariche!".

Giorno 394: UNA PARETE D'ACCIAIO.

Dopo sei ore di vagabondaggio attraverso le fogne la meta sembra raggiunta. Manca da superare solo un piccolo ostacolo: una parete d'acciaio dall'apparenza molto robusta contro la quale sembra interrompersi definitivamente il condotto fognario che i nostri eroi stavano percorrendo. Secondo il twi'lek la destinazione e' raggiunta e non resta che far saltare la parete per entrare nel "vero tempio jedi".

Paul non è convinto ... o meglio non è convinto che sia necessario fare ricorso agli esplosivi; per questo decide di saggiare la resistenza della parete con la sua spada laser.
Il jedi la impugna saldamente a due mani e la affonda di punta nella parete. La "lama" entra in tutta la sua lughezza producendo scintille e schizzi di metallo fuso: "Che strana reazione ..." è, anche questa volta, l'unico commento di Paul. Passa circa un'ora ... La lama, lunga circa quanto il braccio di un uomo, non è stata sufficente a perforare completamente la parete. Paul è sorprerso ma non demorde ... Invita gli altri a farsi da parte e riposarsi mentre lui continuerà a "saggiare la parete" fino a praticare almeno un piccolo foro. E dopo altre due ore di duro lavoro finalmente Paul ce l'ha fatta ... ha creato un pertugio su un altro ambiente ... un ambiente vasto a prima vista ...

Tuttavia il jedi e' stanco e la sua idea di mettere insieme le forze sue e del suo allievo per aprire un varco viene bocciata... "Voi due jedi ci servite in forze ... non stanchi e malridotti ... suvvia con un po' di esplosivo si farà presto ad aprire una nuova strada ...". Hope rincara la dose: "... in realtà siamo tutti stanchi ... quel coso ... il Rancor ... ci ha sfibrati per bene ... sarebbe meglio dormire un po' ... tanto chi volete che venga a cercarci qui?". E la proposta viene accettata di buon grado da tutti.

 

 

Giorno 395: DENTRO AL TEMPIO.

Il momento del riposo sta giungendo al termine ... è proprio il turno di guardia del giovane Hope ... All'improvviso uno strano sibilo giunge dal condotto fognario ... e col sibilo una luce verdastra. "Droidi volanti? Meglio svegliare qualcuno ..." Hope richiama l'attenzione del suo leader con le treccine e ben presto i due si trovano di fronte alla fonte del sibilo e della luce: in effetti si tratta proprio di un droide volante che si avvicina lentamente ma inesorabilemnte al gruppo (un secondo droide si allontana lungo una via diversa delle fogne).

E' un droide strano... una specie di piccolo aereo studiato per "... volare a punto fisso in caso di necessità ..."; un sensore guidato da una fredda luce verde scandaglia il cunicolo ... si sofferma sui nostri eroi e ...
I due non fanno in tempo nè a dare l'allarme nè tantomeno a prendere iniziative contro lo strano oggetto che il droide volante apre il fuoco: una cascata di materiale incandescente colpisce i nostri eroi (e tutta l'area che avevano eletto a zona di riposo). "Plasma ... sembra pericoloso ... dobbiamo disattivarlo alla svelta." urla Geego-Gin. Ancora assonnati però i nostri eroi sono lenti ed imprecisi ... e non riescono a reagire in modo sensato prima di una seconda scarica di plasma incandescente ... Paul viene duramente colpito e risulta gravemente ferito ... poi Geego-Gin si concentra ... prende bene la mira ... e con un solo letale colpo abbatte il nemico. L'altro droide volante sembra ignorare i nostri eroi e continua il suo giro di perlustrazione nelle fogne.

 

"Deve essere un droide studiato per ripulire le fogne da roditori, topi, insetti e schifezze simili ..." interviene il piccolo jawas esaminando i resti dell'oggetto volante, "... il getto di plasma che ci ha colpiti sembra studiato per ricoprire un'area vasta almeno quanto un condotto di queste dimensioni ... come una specie di grosso lanciafiamme ma con una efficacia molto maggiore come può testimoniare il nostro vecchio jedi ..."; un sorrisetto maligno scappa a Jere Mee Kohlson nel vedere in che condizioni sia ridotto Paul. Poi continua "Ecco vedete ... volo a punto fisso ... qui c'è il meccanismo di volo ... purtroppo è irrecuperabile, io speravo di venderlo! Sensori in grado di identificare forme di vita ... Si! Si! ... Senza dubbio si tratta di un droide da disinfestazione. E quel sibilo ... deve essere stato amplificato dal condotto ... oppure questo modello è molto rumoroso di suo ... ma opterei per l'amplificazione."

Dopo questo meraviglioso risveglio i nostri eroi si accordano per "sfondare la parete" ed entrare così finalmente nel tempio. Tocca al jawas piazzare gli esplosivi ed impostarne i timer; e sempre a lui toccano i controlli di sicurezza del caso,  in modo da evitare "spiacevolezze". Gli altri si portano al riparo dall'esplosione e da eventuali fremmenti o detriti allontanandosi lungo il condotto fognario e fermadosi dietro al primo angolo (al primo cunicolo che si interseca con il loro) che trovano.
10 minuti di attesa ed il jawas li raggiunge con un sorriso soddifatto "Tra 5 minuti ci saranno i fuochi d'artificio!".

 

Il countdown prosegue ... lento … Il tempo sembra essersi fermato ...

 

5

 

4

3

 

2

1

 

KABOOOM!

 

Un'esplosione devastante ... il piccolo jawas, temendo di non riuscire a sfondare la resitente parete d'acciaio ha "abbondato" con gli esplosivi ... Ed un rumore devastante ... troppo devastante ... i nostri eroi vengono storditi ed assordati ... Geego-Gin (quello in condizioni migliori) è il primo a riprendersi dalla botta ... sembra che la sua sordità sia temporanea ... gli altri invece ... Il sangue che cola copioso dalle loro orecchie è indice di una lesione più profonda ... che necessiterà di cure più appropriate.

 

NdSM: furbi eh?! E si che qualche indizio sul "rumore" glielo avevo pure dato.

 

Sordi o no la missione va portata a termine ... quindi il gruppo si arma di pazienza e si rimette in movimento ... Peccato che l'esplosione sia stata si abbastanza forta da praticare un foro nella parete d'acciaio ma anche troppo forte per la conduttura di accesso ... insomma un baratro si pone tra i nostri eroi ed il tempio jedi ... ed è proprio un jedi, Paul, ad occuparsi del problema ... con la Forza solleva un lastrone d'acciaio mescolato tra i rottami della conduttura e lo posa dolcemente a fare le veci di una passerella tra le fogne ed il tempio jedi. Così, finalmente, si entra. I nostri eroi si trovano in un hangar buio, vuoto e polveroso ... rimasto chiuso, apparentemente per gli ultimi 20 anni.
Non c'è traccia di energia ... Da una parte del grosso ambiente spiccano tre porte (due magazzini ed un ascensore) dall'altra la grande porta dell'hangar verso l'esterno e le piste di decollo, "...che chissà in che condizioni sono adesso, e soprattutto chissà dove escono ...".

 

Geego-Gin va in esplorazione ... Non trova niente di utile, ma riesce a smuovere uno sblocco di emergenza del portellone principale; dall'alra parte attende il via per il decollo un vecchio caccia "jedi" (NdSM: uno dello stesso tipo di quelli usati da Obi One Kenobi ed Anakin Skywalker nella battaglia sopra i cieli di Coruscant all'inizio di Episodio 3). Si tratta ovviamente di un modello vecchio ... ma sembra funzionante ...

Che sia un nuovo giocattolo per Highbecca?

Il gruppo di ribelli si riunisce nell'hangar per decidere il da farsi ... sono passate un paio d'ore dall'esplosione ormai. All'improvviso le luci si accendono e l'ascensore si mette in funzione. "Qualcuno sta scendendo qui ... dubito che sarà amichevole ... prepartiamoci a riceverlo!" sono le parole (gettate al vento) del twi'lek. I nostri eroi prendono posizione ... pronti alla battaglia ... L'ascensore arriva al piano e ... FSSSHHHHH ... si apre con un sibilo. Dall'interno baluginano tre lightsaber rosse. Geego-Gin non attende ... apre il fuoco dando il via ad un combattimento tra i nostri eroi sordi e tre guardie armate di spade laser ...

Lo scontro non e' molto tattico ... nell’impossibilità di comunicare, ognuno lavora per se e da solo dato che non riescono ad accordarsi ... tuttavia la superiorità dei ribelli è subito lampante: due dei tre avversari sono giovani umani con poco addestramento e dopo pochi secondi sono a terra morti; solo il terzo, un dark-user un po' più esperto riesce a resistere per un po'. Poi all'improvviso anche lui cede ed i nostri eroi escono dal combattimento vincitori e solo leggermente feriti.

L'ultima nota è per Hope che, memore dei precedenti brutti incontri con i dark users, si mette a controllare i tre cadaveri: quello più anziano non presenta nulla di strano; gli altri due, invece, hanno una curiosa (ed identica) cicatrice sulla fronte ... un nuovo mistero per il nostro giovane jedi.

Giorno 395: ESPLORANDO IL TEMPIO JEDI

I nostri eroi, ancora tutti assordati (chi piu' chi meno), decidono di cominciare la vera esplorazione dell'antico tempio jedi dall'unica via d'accesso identificata finora: l'ascensore. "Questo ascensore ferma ad un piano ancora più basso rispetto a questo ed a due piani superiori ... Tanto per scrupolo cominciamo dal basso ... " e' l'idea di Geego-Gin che guida il gruppo. Dopo qualche istante le porte dell'ascensore si aprono su un hangar ancora più grande del precendente ed in condizioni molto peggiori: segni di bruciature ed esplosioni colorano tutto l'ambiente ... non c'è traccia nè di materiali utili nè di guardie o altro personale.

 

"Andiamo su!" suggerisce lo wookie. Altro giro in ascensore ...

La porta si riapre su un nuovo hangar pieno zeppo di rottami di sprinter e sprinter bike (NdSM: qualcosa di molto simile alle "moto" usate dai trooper e dai ribelli nella battaglia sulla luna boscosa di Endor in Episodio VI ...). I nostri eroi entrano per dare un'occhiata ... per curiosare ... per vedere se qualcosa e' recuperabile (NdSM: sono tutti pervasi da uno strano "spirito jawas" di spasmodica ricerca di qualcosa di utile ...).Tocca a Paul stavolta notare un movimento ... Richiama l'attenzione dei suoi amici ... Ma non fa abbastanza in fretta ... o meglio ... i due droidi di sorveglianza che si aggirano tra i rottami sono più veloci di lui ... E mentre un droide bersaglia con le sue potenti bocche da fuoco i nostri malcapitati eroi, l'altro alterna blaster e granate ... simpatiche granate esplosive che lasciano dietro di loro una bella nube di fumo che rende difficile prendere la mira ... Comincia una battaglia tra i cinque eroi colti più o meno di sorpresa ed i due droidi corazzati ... Se da una parte Geego-Gin ed il piccolo jawas infilano una serie di colpi precisi su un nemico mentre Highbecca disturba l'altro, dall'altra i due droidi non si fanno problemi e mitragliano a tutto spiano i nostri eroi ... anche se la maggior parte dei problemi è causata dalle granate ... I due jedi sono feriti ... ed i due droidi non sembrano particolarmente provati dal combattimento. Questo fino a che una serie di colpi precisi e potenti dei nostri eroi non mandano in frantumi il primo droide ... Da lì in poi la situazione non fa che migliorare ... e dopo un altro minuto anche il secondo droide è a pezzi ... Ma anche i nostri eroi sono un po' a pezzi ... soprattutto i due jedi ... ma ciò non li fermerà ... ormai sono entrati nel tempio e devono andare avanti.

 

Di nuovo in ascensore ... verso il piano più alto.

Le porte si aprono su un piccolo atrio dall'architettura molto piu' elaborata ... non si tratta di un hangar ne' di un magazzino ... finalmente Paul riconosce qualcosa di questo luogo che ha già visitato (seppur da bambino): "... di là ... " sentenzia il jedi anziano indicando il corridoio (NdSM: sarebbe comunque l'unica via percorribile!)

Il gruppo si muove ... C'è luce diffusa ... molto riposante ... Ecco la prima stanza ... un atrio vero e proprio, anzi una specie di "sala d'aspetto" per visitatori con tanto di scrivania del custode ... Un'unica altra porta suggerisce ai nostri eroi la direzione da prendere ... Un altro corridoio ... Aperture a destra ed a sinistra rivelano una serie di piccole stanze per la meditazione ... Geego-Gin va in vanscoperta controllando dentro ad ogni stanza fino ad arrivare davanti alla porta che chiude il corridoio a circa 30 metri dai suoi compagni ... "Niente di cui preoccuparsi ... " fa cenno ai suoi compagni che avanzano... Pochi passi ed un nuovo nemico li divide dal loro leader frapponendosi tra loro con in pugno una curiosa vibrolama doppia. NdSM: Geego-Gin avrebbe individuato il nemico ma e’ stato raggirato con un trucco mentale da jedi … cose che capitano. Una mano tesa in avanti ed un colpo di Forza si abbatte sui due jedi e sul piccolo jawas ...

 

"… è un nemico da non sottovalutare ... "

Lo scontro sembra inevitabile, ma Paul ha l'intuizione giusta ... si concentra ... ed usa il lato "luminoso" della Forza per inibire i poteri oscuri del suo avversario: "... la forza sarà pure potente in lui ... ma così dovrà faticare un po’ di più per usarla!".

 

Si passa al corpo a corpo ... Un duro corpo a corpo tra i due jedi ribelli e questo "... poderoso guardiano vestito di rosso ..." (NdSM: a dirla tutta, vedendo il disegno sul manuale, secondo i miei eroici giocatori sembrava un power ranger ... e non hanno tutti i torti!). Il tutto mentre Jere Mee Kohlson, Geego-Gin ed Highbecca danno fondo a tutta la loro fortuna per colpirte l'agile nemico ed aiutare così i compagni. Tra fendenti e parate lo scontro sembra eterno con la guardia imperiale concentrata sui due jedi ... in particolare sembra accanirsi contro Paul, vistosamente ferito ... e difatti di lì a poco il nostro jedi, stordito dal dolore non riesce nell'ennesima parata e viene ferito a morte ... solo la Forza lo mantiene in vita ... A terra ... Gravemente ferito ... Ma vivo ...

Una luce di odio illumina gli occhi della guardia imperiale ... Jere Mee Kohlson capisce che la sorte del suo "amico" jedi ora e' nelle sue mani ... Cosi' si lancia in un "ultimo attacco" ... evidentemente la Forza e' anche al suo fianco, ed evidentemenete il destino di Paul non è quello di morire adesso. Il colpo del piccolo jawas è preciso e decisivo ... un colpo alla testa che ha la meglio anche sul pericoloso nemico ... il possente guardiano cade a terra, finalmente morto ... E mentre il twi'lek ha la prontezza di correre a prerstare soccorso a Paul e di medicarlo al meglio delle sue possibilità, Hope toglie la maschera che ricopriva il volto del suo nemico ... solo per socprire un volto pallido e segnato dalla ormai consueta cicatrice sulla fronte "... doveva avere indosso questa maschera da molto molto tempo ... poveraccio! ". Ma non c’è molto tempo per riposare ... Solo un minuto per riprendere fiato … Lasciato indietro Paul a rifiatare più a lungo in una delle stanze di meditazione il gruppo prosegue. Il quartetto raggiunge una rampa di scale mezza crollata ma prima di passare oltre si dedica alla vecchia biblioteca che si trova di fronte a loro. Mentre Hope, il jawas e lo wookie curiosano tra i libri qui conservati cercando tra quelli sopravvissuti al passaggio delle guerdie imperiali alla ricerca di ... non sanno nemmeno loro cosa, il twi'lek riesce a riattivare un terminale e ad ottenerne alcuni utili indizi sui jedi del passato ... "... sono dati che risalgono a circa 100 anni fa ... ma per ora non abbiamo altro ... e questo è meglio di niente ... dopotutto qualcuno magari è ancora vivo...".

 

Si prosegue ... ora l'ostacolo da superare è rappresentato da una rampa di scale crollata ... da un baratro di una trentina di metri ... da una caduta potenzialmente mortale ... ma è di nuovo Hope a farsi avanti.

La Forza è con lui ... ed il balzo che spicca lo dimostra ... un salto sovrumano che lo porta a superare il baratro e ad atterrare sulla piattaforma posta più in alto ... non resta che assicurare a dovere una corda e presto i quattro eroi ancora in forze sono riuniti.

 

Altri corridoi ... Nessuna guardia ....

Hope si concentra ... e la sua attenzione viene attirata da una grossa scultura ... una sfera rotta a metà che sembra pulsare di forza ... Il giovane jedi, per nulla spaventato si concentra ancora di più ... ne solleva i due pezzi ... e, con un po' di sforzi, li riunisce ... Ne scaturisce un lampo di luce azzurra ... i quattro eroi si sentono rinvigoriti ... "... benedetti dalla Forza ..." per dirla con le parole del giovane jedi ... Le due metà fluttuano lievemente fino al suolo … come prosciugate della poca energia che ancora avevano ... e solo ora Hope riesce a percepire alcune auree di Forza pericolose ... ma sono lontane ... in un'altra parte dell'edificio.

 

Si prosegue ... Un corridoio molto decorato punta verso l'esterno e verso il vero ingresso del tempio. “Chissà se è possibile uscire da là?” si chiede il giovane jawas; “Comunque non dobbiamo ancora andarcene!” è l’unica risposta che ottiene dal suo leader. Si va avanti ... ma prima di un nuovo baratro e di un nuovo salto per Hope, forse è il caso di esplorare una zona sopraelevata con una piccola porta ... viene sollevato il piccolo jawas ... Jere mee Kohlson avanza da solo ... apre la porta e si ritrova in una stanza con delle "tribune" (una specie di piccolo auditorium) ed un terminale di computer acceso ... "Sarà meglio chiamare gli altri!"
 

Giorno 395: L'ESPLORAZIONE CONTINUA.

NdSM: I nostri eroi sono ancora sordi, sebbene Geego-Gin ed Highbecca lo siano solo temporaneamente.

Avevamo lasciato il piccolo jawas, da solo, all'ingresso di una stanza: un piccolo auditorium con un terminale di computer ancora attivo ... Jere Mee Kohlson non si fida ad avanzare da solo, ma la sua solitudine dura ben poco ... in breve lo raggiungono anche gli altri (che si arrampicano con l'aiuto di Highbecca e di un paio di corde). Geego-Gin si preoccupa subito del terminale, lo studia un po' e stabilisce di potercisi connettere per scaricare altri dati utili ... l'operazione è rapida ed in breve il nostro "leader con le treccine" si rende conto di aver trovato ciò che cercano: "Qui c'è praticamente tutto quello che stiamo cercando ... elenchi di jedi, mappe stellari, dati tecnici sulle astronavi usate in passato dagli jedi ... c'è tutto! basterà avere il tempo di cercare ... e di copiare quello che ci serve ... certo sono dati fermi a 20 anni fa ... ma ce lo aspettavamo!".

 

Il twi'lek si ingegna per rendere più veloce e sicuro possibile il processo di download dei dati, e non perde l’occasione per cercare notizie sugli jedi che conosce: Paul, Hope, suo padre ed il generale Tarth. Ovviamente trova alcune notizie sui più anziani ma nemmeno un accenno all’essitenza del giovane Hope. Nel frattempo, proprio mentre il download comincia, anche Paul si riunisce agli altri deciso che il poco riposo nella stanza di meditazione è stato sufficente.

I primi minuti trascorrono lisci, anche se la tensione è palpabile. Il gruppo si divide i compiti di sorveglianza: Hope se ne sta all'esterno della piccola stanza per controlalre che non arrivi nessuno; lo wookie ed il jawas si posizionano nel corridoio d'entrata, pronti ad uscire ad armi spianate ed intervenire in aiuto al giovane jedi al primo segno di pericolo; il vecchio jedi e Geego-Gin stanno all'interno, il primo ancora intento a medicarsi le ferite, il secondo che controlla maniacalmente che il download non subisca impedimenti. Dopo qualche minuto una porta si apre poco distante ... su un camminamento posto circa tre metri più in basso di quello pattugliato dai nostri eroi ... ne escono due individui coperti da capo a piedi da una lunga tunica nera ... Force-users secondo il giovane jedi: " ... meglio dare l'allarme ... ",

E così in breve sulla balaustra si trovano in quattro; solo il twi'lek è ancora nella stanza a controllare il buon esito del download dei dati così lungamente cercati e sognati. Sotto di loro i due loschi figuri vestiti di nero sfoderano brillanti lightsaber rosse ed avanzano spavaldi contro i nostri eroi.

I due dark-users avanzano ... Uno dei due fa la prima mossa: proietta un "cono di forza" per stordire e buttare a terra i nostri eroi ... Paul resiste, nonostante le ferite subite e risponde a colpi di Forza; si concentra, prova a sollevare in aria uno dei due avversari ma questi ha una mente troppo  disciplinata e resiste (o se preferite, il nostro eroe è troppo malconcio per riuscire a controllare bene la Forza). Da qui in poi comincia la battaglia vera e propria ... il secondo avversario prova a ripetere l'azione del suo "gemello" e questa volta il dolore è troppo da sopportare anche per Paul che sviene; dopodichè prima tocca ad Hope usare la stessa tecnica provata dal suo maestro e scaraventare uno dei due dark user oltre la balaustra per un bel volo di 30 metri ... poi il primo dark user si concentra su Hope e cerca a sua volta di scaraventarlo di sotto incontro alla stessa sorte toccata al suo compare. Ma Hope si rivela essere un bersaglio più difficile del suo malridotto maestro e resiste ... e mentre i suoi amici cominciano finalmente a bersagliare il dark-user con le loro armi da fuoco, il giovane jedi salta acrobaticamente sullo stesso livello del suo avversario e mette in scena un bel duello: due spade contro due spade!

 

Sebbene il dark-user sembri superiore, il nostro giovane eroe non molla e, anzi, comincia a far girare il duello nel verso giusto costringendo dapprima il suo avversario sulla difensiva e quindi, sempre coperto dagli spari dei suoi compari (a cui si è aggiunto anche Geego-Gin attirato dai rumori di battaglia), comincia ad incalzarlo in maniera poderosa. Le cose sembrano mettersi bene, quando all'improvviso il rombo di un jetpack attira l'attenzione dei nostri eroi ... il secondo dark user sta risalendo lungo la parete per tornare ad ingaggiare battaglia coi nostri eroi ... Il twi'lek si avvicina al bordo, estrae una granata e la lancia contro il malcapitato avversario volante che viene spedito indietro di una decina di metri: "... almeno abbiamo guadagnato un po' di tempo ... "; per la verità è abbastanza tempo da permettere ad un ispirato Hope di abbattere il suo avversario diretto con un poderoso fendente.

Le cose però si rivelano non essere proprio così semplici ... come già successo una volta, non appena il corpo si affloscia a terra un'ombra scura si erge al suo posto ... Qualche secondo di incertezza e l'ombra si muove verso Geego-Gin sceso a livello dello scontro corpo-a-corpo per dare manforte al giovane jedi ... Il twi'lek viene avvolto da un sudario oscuro e, con gli occhi iniettati di sangue, attacca il suo amico con una spada laser che da tempo conservava ... Hope e' colto alla sprovvista e per un attimo non reagisce, continuando a subire, o meglio a schivare, i fendenti portati dal twi'lek.  Poi la decisione ... "O la va o la spacca ... Forza contro Forza ... ". Hope si concentra e prova a dominare mentalmente il suo leader ... incontra resitenza ... ma alla fine, inaspettatamente, l'ombra esce dal corpo di Geego-Gin lasciandolo a terra esausto e dolorante ...

 

La battaglia e' finita ...

Anzi no!

 

Finalmente il secondo dark-user fa di nuovo capolino dal "baratro" in cui era stato gettato ed atterra alle spalle di Hope per concludere il duello ed uccidere gli intrusi. Nonostante sia ferito si rivela un nuovo osso duro ... e solo con tenacia ed un po' di fortuna i nostri eroi risultano vincitori dopo questo secondo breve, ma apparentemente eterno, combattimento spade contro spade. Hope questa volta non si lascia cogliere di sorpresa ... si aspetta che un'altra ombra fuoriesca dal cadavere del secondo avversario ... e le sue attese non vanno deluse! Questa volta però lui è pronto a reagire ... con fermezza pianta una mano in mezzo all'ombra cercando di convogliare quanta più Forza Luminosa sia possibile ... Hope soffre ... ma con un grido disumano l'ombra si dissolve distorcendosi al contatto con la luce della Forza del giovane jedi.

Tutto finito? Ancora no!

 

Sebbene ferito e dolorante, Hope si prodiga per trasferire parte della sua energia vitale al suo maestro e si lascia andare ad un breve e meritato riposo solo dopo essersi accertato che il suo mentore di un tempo non fosse più in pericolo di vita. Geego-Gin, ripresosi dal controllo mentale, controlla il download: "Tutto OK ... ci vorranno delle ore, ma il nostro lavoro prosegue a buon ritmo ..."

Finalmente un po' di calma … E finalmente, mentre Geego-Gin continua ad operare sul suo computer per il buon esito del gigantesco download, gli altri possono dedicarsi sia a medicarsi le ferite vecchie e nuove sia controllare la stanza da cui sono fuoriusciti i due dark user ...

 

Di questo, in particolare, se ne occupano il jawas e lo wookie che capiscono ben presto di essere praticamente "dentro" al computer principale del tempio jedi ... Rimane solo una piccola porta a chiusura stagna da aprire verso quello che sembra essere il vero e proprio "core" dell'immenso calcolatore. "Prima di fare stupidaggini è meglio avvertire gli altri ... " Così, dopo una breve discussione si decide per aprire la piccola porta, dopotutto anche Hope si dichiara curioso di vedere cosa ci sia al di là ... sente una forza "buona" provenire da là dietro. Jere Mee Kohlson si dà da fare per aprire la serratura ... gli ci vogliono circa 10 minuti per scoprire il codice ... ma alla fine uno sbuffo di aria fredda gli conferma che la porta stagna è aperta ... è Hope però che si para davnti a tutti per aprirla ed affronatre un eventuale pericolo ...  Di fronte a lui una sorprersa ... un uomo ... o meglio un jedi stà seduto in meditazione ... ma ha qualcosa di strano ... un'apparenza traslucida ... sembra un fantasma ... da lui però non emanano malvagità nè paura ... solo serenità: è un tutt’uno con la Forza.

Hope non tentenna nemmeno un po' ... fa un passo avanti e prova a rivolgere la parola allo jedi-fantasma di fronte a lui ... non ottiene risposta ... quindi decide di mettersi a meditare lì ... per provare ad entrare in contatto con questa apparizione (cosi' come gli era gia' successo su Kashyyk). Gli altri arretrano e tornano da Geego-Gin e Paul a tentare di spiegargli cosa hanno trovato e di fornirgli una descrizione, seppure grossolana, del jedi-fantasma meditabondo: " ... un uomo, si proprio un umano ... abbastanza alto, piuttosto magro ... di mezza età, coi capelli lunghi ... ed una treccia ... veste con una tipica tunica da jedi ... qualcosa di antico ma non troppo ... deve essere qualcosa di 30 o forse 40 anni fa ... "; con questi pochi particolari uniti ad una poco precisa descrizione del viso il buon twi'lek prova ad interrogare il database che sta scaricando ... e sorprendentemente sono solo tre i "candidati" ... e tra di essi solo il nome di uno di questi colpisce Paul: QUI-GON JINN

 

"Era un grande maestro ... il mio maestro me ne ha parlato qualche volta ... Era un sognatore ... un idealista ... forse troppo idealista e sognatore ... ciò nonostante era considerato anche un grande combattente ed un ottimo diplomatico … è vissuto nel periodo più buio della repubblica ... poco prima dell'ascesa dell'impero ..." E senza aggiungere altro, ancora ferito e dolorante, Paul si alza e raggiunge il suo allievo nella piccola stanza per meditare insieme a lui contemplando lo "spirito" di questo grande eroe.

Giorno 395: LA STANCHEZZA SI FA SENTIRE.

Siamo sempre al'interno del tempio jedi ... ed i nostri eroi sono ancora stanchi e sordi (NdSM: Highbecca e Geego-Gin piano piano stanno recuperando l'udito ... il loro danno era temporaneo; gli altri invece necessiteranno di cure mediche appropriate.) ... insomma i nostri eroi sono stanchi e feriti e non aspettano altro che il download dei dati finisca; "... un'altra battaglia ci sarebbe fatale ... non sappiamo nemmeno da che parte fuggire ... " sono, in sintesi, i laconici commenti dei cinque avventurieri ... ma Geego-Gin spegne ogni lamentela con un lapidario "... siamo venuti fin qua ed abbiamo rischiato la pellaccia per questi ... " indicando il computer con i dati che vengono scaricati "... e non ce ne andremo finchè non avremo finito!".

Senso del dovere o egoismo? Non lo sapremo mai ...

 

Solo i due jedi, immersi nelle meditazioni sembrano accettare passivamente il passare del tempo; gli altri due sono nervosi, irrequieti e curiosi ... e proprio la curiosità spinge, stranamente, lo wookie ad esplorare un minimo il livello superiore del tempio servendosi di uno dei due jetpack appena recuperati ... "Niente da segnalare ... nessuno in vista ... anzi nessuna traccia di altre guardie ... magari staranno più su ... o magari il nostro jedi si è sbagliato quando ha detto di averle percepite ... " è il resoconto di Highbecca.

Dicevamo di aver lasciato i due jedi immersi nella meditazione; ebbene anche quella non dura per molto ... praticamente in contemporanea al ritorno di Highbecca, un "muro di Forza" colpisce i nostri eroi ... qualcosa di potente, malvagio ed inarrestabile: "... estremamente potente ... ed estremamente malvagio ... ". I nostri eroi vengono addirttura sbalzati a terra da questa Forza disumana. C'è chi sviene, chi resta imbambolato e chi si riprende subito, ma comunque tutti hanno sentito "qualcosa"! Qualche minuto e tutti si riprendono, ma c’è subito una brutta sorpresa ... il "fantasma" di Qui-Gon Jinn non c'è più ed una strana inquietudine si impossessa dei nostri eroi, soprattutto dei due jedi.

 

E proprio per combattere questa inquietudine, mentre Paul si rimette a meditare, Hope si aggrega ad Highbecca per una nuova esplorazione dei corridoi superiori ... anche stavolta niente di nuovo da segnalare, se non fosse che Highbecca è sicuro di aver visto un'ombra muoversi in una stanza ...

Altri misteri!

Finalmente Geego-Gin è soddisfatto: la quantita' di materiale raccolta dovrebbe essere sufficente: "Ok ... prepariamoci ad uscire da qui ... direi da dove siamo entrati ... dovrebbe essere più sicuro! Paul ... sei sicuro di farcela? Sei sicuro... " . Non riesce a terminare la frase. All'improvviso sui nostri eroi cala il buio ... la corrente è stata tolta a tutto l'edificio. "Tutti fuori! E di corsa!" ordina il twi'lek. Così i nostri stanchi eroi corrono verso l'ascensore che li ha portati qui superando di nuovo sia i luoghi teatro di tante piccole ma dure battaglie, sia i baratri che ormai caratterizzano questo tempio in rovina.
Solo quando giungono davanti alle prote bloccate dell'ascensore si rendono conto che senza energia, anche quello è fermo ... Scatta cosi' una gara di furbizia per decidere come scendere senza morire (NdSM: dico "gara di furbizia" perche' le prime idee partorite avrebbero causato morte certa dei nostri eroi!). Innanzituto si comincia forzando le porte dell'ascensore ... poi i nostri eroi tra "ispezioni" ai meccanismi che lo muovono e che lo frenano ed idee più o meno bislacche partorite un po' da tutti, arrivano ad un piano abbastanza sensato: "... sta tutto nelle mani del jawas!".

 

Infatti il piano e' rilasciare i freni dell'ascensore e tentare di usarli per controllare la discesa ... 130 metri di discesa. Gli ultimi accordi sono presi. Jere Mee Kohlson si avvicina al meccanismo frenante ... lo studia per un po' ... estrae i suoi strumenti ... e comincia ad allentarlo ...

TLAK .... TLAK ... TLAK

 

Troppo ... la cabina comincia a "volare" velocemente verso il basso ... quasi in caduta libera ... ma il nostro eroe non si perde d'animo e con una mossa azzardata aziona velocemente il meccanismo di blocco ... Bruscamente la cabina si ferma ... E tra le imprecazioni dei suoi compagni il buon jawas può rimettersi all'opera ... ormai ha capito come funziona e la cabina scende dolcemente fino al livello voluto: l'hangar da cui i nostri eroi erano penetrati nella struttura.

Una piccola sosta per riuprendere fiato ... ed un nuovo problema si affaccia: "Torniamo inidietro esattamente da dove siamo venuti? Oppure usciamo dalla "pista di decollo" di quel caccia?". Comincia l'ennesima discussione su quale sia la strada più sicura da scegliere, tra Highbecca, convinto che sia più saggio uscire dall'hangar verso uno "spazioporto di periferia" secondo quanto indicano le mappe appena recuperate, e Paul, a sua volta convinto che sia meglio tornare indietro lungo le fogne ripercorrendo all'indietro i propri passi. La discussione dà ai nostri eroi il tempo di rifiatare e di riposare un altro po' ... dopo circa un'ora la decisione è presa ed il gruppo, con uno wookie molto poco convinto, si infila di nuovo nelle fogne per altre quattro ore di marcia prima di rivedere la luce. I nostri eroi non sono proprio degli sprovveduti ed ormai ne hanno passate tante da poterli definire esploratori esperti; ed infatti l'idea del twi'lek di mappare i condotti percorsi si rivela utile accelerando un bel po' il viaggio di ritorno. Tuttavia la passaggiata nelle fogne non è priva di incidenti: ricordate lo sbuffo di vapori radioattivi? Bene ... ha colpito di nuovo ... e questa volta la vittima è il giovane Hope che si trova cotto ed irradiato in maniera abbastanza grave ... La lista dei feriti, o meglio la lista di quelli che necessitano di cure serie si allunga. Dopo quattro ore i nostri eroi sono finalmente in vista dell'uscita ... la luce che penetra è quella rossastra tipica dei tramonti nei cieli inquinati di Coruscant ...

 


Sono i suoni che giungono dall’esterno a mettere in allarme i nostri eroi (ed Highbecca e Geego-Gin, gli unici con un udito funzionante, sono abbastanza saggi da fermare il gruppo ) ...

Spari e grida ...

 

In pratica i nostri eroi escono dalle fogne nel bel mezzo di un rastrellamento imperiale dei bassifondi ... decine di trooper stanno sparando sui poveracci che hanno eletto il sottosuolo di Coruscant (tra fogne e piloni di sostegno della "superficie") a loro dimora: in una parola reietti.

Una figura spicca tra i reietti in fuga ... un umanoide dal volto simile ad un cane ... vestito con una tunica "da jedi". I nostri eroi gli si avvicinano e lui subito li coinvolge nel "salvataggio" dei reietti contro i trooper ... I cinque avventurieri non chiedevano di meglio che "sgranchirsi un po' le membra" dopo le quattro ore trascorse nelle tubature delle fogne ... Ogni presentazione viene rimandata: è ora di dar battaglia ai trooper.
Così i nostri eroi prendono posizione e cominciano a bersagliare i malcapitati trooper (che si aspettavano solo la resistenza di pochi straccioni) di colpi di blaster e granate, anche se la "ciliegina sulla torta" la pone il giovane Hope che, in pratica, scaraventa una intera baracca (vuota) contro un gruppo di trooper ... inutile dire che lo scontro, impari, si mette ben presto in favore dei nostri eroi ... almeno fino all'arrivo di due walker.

"Altri due di quelli! ... oh no!"

 

Ma i nostri eroi non si perdono d'animo ... e l'empasse iniziale è presto superata: Paul, ignorando completamente le granate che il camminatore imperiale gli vomita contro, si arrampica su un mucchio di detriti ... si concentra e con la Forza rovescia su un fianco il mostro meccanico. I suoi occupanti non possono far altro che fuggire, assieme agli ultimi trooper rimasti in vita.
Il secondo walker viene nel frattempo abbattuto grazie ad Hope che gli "vola in testa" col jetpack e, da lì sfruttando la Forza, convince l'equipaggio ad aprire ed arrendersi. Messi in fuga anche questi due soldati imperiali non resta che sfruttare un paio di granate ben piazzate e dopo una bella esplosione anche il secondo walker è distrutto.

La battaglia sembra finita ... o forse era solo la prima ondata?

Giorno 395: FINITA LA BATTAGLIA ...

I nostri eroi hanno appena abbattuto due walkers e si aspettano a breve un nuovo attacco da parte dei trooper imperiali. Da parte loro i trooper devono aver trovato molta più resistenza del previsto, quindi si ritirano con ordine e disciplina ... giusto in tempo per il calare della sera ... e per dare modo ai nostri eroi di trovare un posto dove riposare in pace e dove fare quattro chiacchiere col nuovo amico-jedi dalla faccia pelosa.

E così è ...

 

Nascostisi in una baracca poco distante dal luogo del combattimento i nostri eroi e l'uomo-cane si impegnano fino a notte fonda in una lunga serie di chiacchiere, che solo talvolta sfociano in discussioni serrate, sui rispettivi ruoli, sulla ribellione e sul reciproco aiuto che si possono fornire sia nell'immediato futuro che in prospettive ben più lontane. Dalla discussione i nostri eroi scoprono che il jedi che ora come ora gli fornisce riparo, e che si rifiuta di fornire loro il suo vero nome,  è rimasto nascosto in questi bassifondi per lunghissimo tempo (NdSM: ovviamente circa 20 anni) e che qui ha solo potuto sforzarsi di sopravvivere imparando a nascondere la propria Forza; l'uomo-cane si dimostra estremametnte preoccupato per il futuro ed ha ben poca fiducia nel buon esito della ribellione (di cui gli è ovviamente giunta voce, ma di cui ammette di non sapere molto), sa solo che il suo intresse è continuare a proteggere i reietti che piano piano si sono raccolti attorno a lui in questa zona dei bassifondi di Coruscant.
Insomma sembra una serata inconcludente, ma alla fine qualche spiraglio si apre: per prima cosa l'uomo-cane accompagnerà i nostri eroi lungo passaggi "sotterranei" fino ad una zona civilizzata e sicura vicina alllo spazioporto dove la Exxodus li attende; in secondo luogo gli fornisce delle coordinate spaziali alle quali crede sia nascosto un grande maestro jedi (non rivela ulteriori dettagli per non metterlo in pericolo); terza cosa, accetta di prendere contatti in futuro per poter fornire un minimo di aiuto alla ribellione se non altro sfruttando tutte le sue conoscenze piu' o meno losche per raccogliere informazioni; come ultima cosa fornisce ai nostri eroi il nominativo di un bravo medico disposto a curare anche i non umani (dietro compenso, ovviamente), cosa rara di questi tempi su Coruscant. Il resto della notte passa tranquillo; per i nostri eroi finalmente alcune ore di meritato riposo.

 

Giorno 396: DI NUOVO NEL MONDO CIVILIZZATO

NdSM: facciamo un passo indietro e riassumiamo le condizioni di "salute" dei nostri eroi: Geego-Gin ed Highbecca pur avendo subito qualche leggera ferita stanno benino e stanno lentemante recuperando l'udito "perduto" a seguito della furbata con gli esplosivi nelle fogne; Paul e Jere Mee Kohlson non sono altrettanto fortunati, il primo lamenta alcune ferite un po' più gravi della media (ha rischiato la morte più volte in poche ore) ed entrambi sono permanentemente assordati; da ultimo il giovane Hope oltre che una sordità permanente lamenta anche una grave contaminazione da radiazioni ... insomma, siamo messi bene no?

Di buon'ora il jedi-reietto sveglia i nostri eroi per guidarli in una marcia di circa sei ore lungo altre zone dei bassifondi per raggiungere una zona vicina allo spazioporto: ben presto ai nostri eroi non basta che salire una scala ed aprire un cancello: i cinque si congedano, per ora, dall'uomo-cane.

 

I nostri eroi decidono di attendere che cali l'oscurità ... solo allora escono allo scoperto per trovarsi, piu' o meno persi, nello smog di una zona industriale: non avendo una precisa idea di dove dirigersi decidono di dividersi in due gruppi; mentre Geego-Gin ed il jawas si dirigeranno verso l'interno della zona industriale, gli altri prenderanno la via opposta seguendo il viavai degli operai che hanno appena smontato dal turno. NdSM: un po' di buon senso ... in ognuno dei gruppi c'e' un personaggio in grado di sentire, ed i com-link fanno il resto: i due gurppi sono sempre in contatto tra loro. Così mentre i due umani e lo wookie si ritrovano ben presto a vagare lungo una larga strada costellata di bar e night club più o meno malfamati e piccole ed inaffidabili cliniche specializzate nell'installazione di protesi cibernetiche, gli altri due riescono ad uscire senza troppi fastidi dalla zona industriale, per ritrovarsi (un minimo più "orientati" di prima) in un quartiere piuttosto "ricco". Ed è qui che cominciano i problemi con le guardie che pattugliano la città ... prima un controllo di documenti ed un breve colloquio per chiarire se il nostro twi'lek avesse visto dei "tipi sospetti" ... poi un pedinamento che si conclude in un buon locale con i nostri due eroi che si fanno servire da bere da una bizzarra cameriera con tre tette e che scambiano quattro chiacchiere sia con lei sia con un altro inserviente ottenendo sia conferma dell'identita' e dell'affidabilità del medico sia le giuste indicazioni per raggiunegre la sua clinica ... Un nuovo piano si fa largo nella mente di Geego-Gin che non perde tempo e lo comunica agli altri: dopo essersi riuniti nei pressi dello spazioporto (ma senza entrarvi) il gruppo dirigerà unito alla clinica dove provvederà a riposare abbastanza a lungo da recuperare tutte le magagne accumulate in questi giorni su Coruscant.

Detto fatto ... di lì a circa un'ora il gruppo è riunito ... e dopo una breve corsa in taxi, si ritrova nei pressi della famosa clinica. Purtroppo per i nostri eroi ancora un piccolo ostacolo si pone tra loro ed il meritato ed agognato riposo: un teatro! Ebbene si ... in un teatro di questo lussuoso quartiere sta per iniziare una rappresentazione evidentemente molto importante, tanto da farvi presenziare molti umani importanti ed eleganti (siano essi ricchi industriali, politici piu' o meno decaduti, o alti gerarchi imperiali). Questa eccessiva eleganza fa a pugni con lo stato pietoso dei nostri eroi (NdSM: sono appena usciti dalle fogne e non avevano nè tempo nè modo di cambiarsi d'abito) e questo dapprima causa solo l'irruenza degli inservienti del teatro che si informano a più riprese e con insistenza e maleducazione se "i signori" sono diretti al teatro in quello stato pietoso; poi culmina nell'intervento di una squadra di trooper che ferma il jawas e lo wookie per chiedergli i documenti ...

 

La situazione è pericolosa ... Ma il twi'lek ha l'intuizione giusta ... è da quando sono risaliti sulla superficie che sentono parlare di attentati ... una bomba potrebbe distrarre a sufficenza gli imperiali da dare modo agli altri di divincolarsi e fuggire ... di nascosto strappa la spoletta di una granata a frammentazione e getta la granata in fondo ad un vicolo tra due "container" ...

 

KABOOM

 

 

Si scatena il panico ... e le guardie rilasciano i nostri eroi per correre a vedere cosa sia successo ... questo dà ai cinque ribelli giusto il tempo di correre a perdifiato (più o meno simulando panico) verso la clinica che rappresenta, per ora, la loro salvezza. Finalmente entrano in questo edificio asettico ed anonimo ... e vengono accolti da una robo-infermiera che dopo una veloce analisi subito li divide a seconda della gravità della situazione ... e subito fornsice al nostro bravo leader con le treccine un preventivo per le cure. Il prezzo sembra accettabile e ben presto i nostri eroi si ritrovano a dover seguire diversi droidi che li scortano, ognuno, nel luogo che li attende per le cure più appropriate. In pratica mentre Geego-Gin ed Highbecca si rifocillano e si riposano in una "stanza per gli ospiti" gli altri vengono curati ...

Ora, mentre Hope ed il jawas se la caveranno con poche ore per vedere il loro processo di guarigione giungere al termine, le cure di Paul (il più grave dei tre) si protrarranno per circa tre giorni; tre giorni che i nostri eroi passeranno negli alloggi della clinica (noleggiati per l'occasione) approfittando di questo posto, tutto sommato lontano da occhi indiscreti, per lasciare che ritorni la calma dopo la loro fuga dal tempio jedi.

Giorni 397 - 402: "LASCIAMO CALMARE LE ACQUE"


NdSM: eravamo rimasti con i nostri cinque ancora "ospiti" di una clinica medica specializzata in non-umani per riposare e riprendersi da tutte le varie magagne accumulate in pochi giorni di permanenza su Copruscant.

Solo la sera prima i nostri eroi sono giunti fin qui in cerca di cure e riparo; adesso è mattina ed un sonno ristoratore ha rinfrancato notevolmente lo wookie ed il twi'lek, il buon riposo ha dato i suoi frutti ed i due provano a fare un "bilancio" della situazione ... la conclusione è ovvia ma è anche sensata e saggia: "... c'è stata troppa confusione in questi giorni ... abbiamo sollevato un gran polverone ... meglio lasciare calmare le acque prima di rimetterci a fare chissà quale e quanta altra confusione per recuperare la Exxodus e tornare nello spazio!".

 

Di lì a poco mentre Geego-Gin affitta stanze per se e per gli altri nella "pensione" della clinica, anche il jawas ritorna "tra i vivi"; per i due jedi ci vorrà più tempo. In totale tre giorni da dedicare alle cure ed al riposo dei malati; oltre a questi, serviranno altri due giorni per preparsi al meglio, recuperare qualche vestito meno appariscente, ed in ultima analisi, per dedicarsi alla pianificazione delle prossime mosse. In questi giorni di pausa Highbecca viene comunque tranquillizzato via radio da Nova: la sua Exxodus sta bene e non è successo nulla di rilevante, salvo qualche trooper che ha chiesto di vedere il comandante ben sapendo che si trattava di uno wookie.

NdSM: per non si sa bene quale motivo, tocca al jedi anziano andare a fare "shopping" peccato che i suoi gusti non siano raffinanti e non abbia nemmeno un buon rapporto con i soldi ... se da un lato è pur vero che Paul spende poco, dall'altro riesce a procurarsi solo delle tute da lavoro (qualcosa di simile ad una tuta da meccanico/operaio) ed i suoi gusti non coincidono affatto nè con quelli del jawas che si vede costretto a rattoppare il suo vecchio mantello super coprente pur di nascondere bene i vestiti procuratigli nal vecchio jedi, nè con quelli del suo allievo che rimpiange le sue tutine nere in simil-pelle (rese però inutilizzabili dalla “doccia di radiazioni” che si è preso nelle fogne e dalle varie battaglie che ha attraversato).

 

 

Giorni 403 - 404: LA NAVETTA.

Giunge finalmente il momento tanto agognato di andarsene dalla clinica: "... ma è meglio essere cauti; mandiamo Paul in perlustrazione ... è un umano, darà meno nell'occhio ... e potrà dirci che situazione troveremo allo spazioporto ...". Questo è il piano formulato da Geego-Gin ... ed il piano viene approvato con la variante che saranno entrambi i jedi a muoversi e non solo Paul. Il sopralluogo porta a risultati inaspettati: sembra infatti che non ci siano probelmi ad abbandonare il pianeta se non una burocrazia eccessiva e controlli maniacali delle navi in partenza; inoltre sembra che le truppe imperiali stiano interrogando, tutto sommato gentilmente, tutti i capitani delle navi in transito, quindi niente di strano nemmeno nella convocazione dello wookie.
Ecco, il vero problema si dimostra essere la burocrazia ... cosi' mentre Hope si intrattiene sulla navetta con Nova (rimasta da sola per diversi giorni) e ne approfitta per cambiarsi d'abito abbandonando la tuta da metalmeccanico fornitagli dal suo solerte maestro, tocca al povero Paul prima sorbirsi una lunga coda e poi scorpire di non essere in grado di compilare adeguatamente tutti i moduli necessari anche solo per un semplice volo "atmosferico" (senza lasciare il pianeta). Nel frattempo gli altri tre si recano in visita dall'amico "mafioso" che li ha supportati nella loro missione ... una visita di cortesia per saldare debiti e crediti ... per cercare ancora un ultimo supporto ... e per cercare notizie su questi misteriosi attentati che hanno violato la solita atmosfera "tranquilla e sonnacchiosa" di Coruscant. Insomma i due jedi tornano alla clinica con la coda tra le gambe ed il gruppo dovrà attendere l'indomani per la partenza vera a propria. Agli altri va meglio: vengono a conoscenza di un piccolo spazioporto privato e "nascosto"; in pratica un hangar ed una pista di decollo a disposizione di chi può permettersi di pagare; " ... ed a noi servirebbero giusto un paio di giorni per riequipaggiare la nave, fare i rifornimenti del caso e prepararci al viaggio ... senza contare che avrei pensato ad un paio di modifiche da fare sulla navetta ... così, se avessimo una settimana di tempo da "perdere" non mi dispiacerebbe ..." proclama lo wookie senza troppi problemi.

Anche questa volta, detto … fatto! La decisione è presa ... e l'indomani la truppa si divide di nuovo con Highbecca ed i due jedi che vanno a recuperare la navetta e gli altri due che vanno al piccolo spazioporto privato a prendere accordi per ben otto giorni di sosta. Anche questa volta la fila per le scartoffie da compilare è eterna, solo che stavolta lo wookie sa benissimo cosa scrivere e dove ... Si aggiunga la chiacchierata che gli imperiali vogliono fare con lui (e che in effetti fanno) ed è subito chiaro come sia possibile perdere un giorno intero per riuscire a fare un volo di 150 km scarsi con la navetta lungo la superficie del pianeta ... "Ma allontanarci sarà più difficile ancora ..." commenta il twi'lek; "I nostri "amici" ci hanno segnalato la presenza di almeno 1/3 della flotta imperiale in orbita attorno al pianeta ed impegnata in controlli e pattugliamenti ... Se cercano noi… ed è quantomeno plausibile ... sarà durissima!".

 

Giorni 405 - 413: ENGINEERING.

Raggiunto il piccolo spazioporto semisconosciuto ... E raggiunto un accordo col suo proprietario dall'aria malfamata i nostri eroi si concedono otto interi giorni per procedere ai lavori di manutenzione e rifornimento della nave; in particolare il prode wookie si dedica ad effettuare delle "... piccole ma decisamente interessanti modifiche..." che gli sono venute in mente nei giorni in cui è stato lontano dallo spazio! Alla fine dell'ottavo giorno Highbecca riunsice il gruppo e, eccitatissimo e palesemente orgoglioso di ciò che ha fatto, esprime la sua soddisfazione: "... e collegando il generatore ausiliario alla derivazione di flusso ho migliorato l'efficenza dei nostri scudi del 20% ... mica poco ... certo ho dovuto compensare la depressurizzazione nel modulo di scambio interfasico ... ma da lì con una giunzione ai motori atmosferici ... una limatina ai thrusters ... il gioco è fatto ... il resto è stato facile ... è bastato ridirezioanre gli ugelli di scarico secondari in modo da creare una sovrappressione nella matrice energetica interna et voila'!" ... quindi, resosi conto che avevano smesso di seguire il suo discroso al "generatore ausiliario" replica al silenzio che lo circonda "... in pratica abbiamo scudi più potenti e siamo anche leggermente più veloci di prima!" A questo punto gli altri non possono far altro che gioire assieme al loro peloso capitano.

 

 

Giorno 414: PARTENZA!

È giunta ormai l'alba ... l’ultima alba su Coruscant (per questa volta). I motori della navetta sono in preriscaldamento ... Highbecca è seduto al posto di comando ed effettua gli ultimi controlli pre-volo. Gli altri sono ai loro posti (con il Jawas intento a studiare la nuova consolle degli scudi) ... Manca solo il twi'lek impegnato a saldare il conto col loro ospite. Pochi minuti ed anche il leader è a bordo. Un ultimo controllo che tutto sia in ordine e che ognuno sia al suo posto ... dalla piccola torre di controllo dello spazioparto arriva il segnale di GO … e finalmente: "Si parte! Addio Coruscant!".